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La liturgia del Pianella officiata dal Cardinale pareggia la serie tra Roma e Cantù

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La legge delle storiche lamiere di Cucciago non fa sconti neppure in semifinale e la Lenovo di coach Trinchieri impatta sul 2-2 la serie contro Roma, dopo aver perso i primi due episodi nella Capitale. I biancoblu si impongono con lo stesso punteggio di Gara 3, 81-73, dopo una partita sempre condotta grazie ad un avvio veemente e a una gestione del vantaggio costruita sulla grande concentrazione in difesa, unita a brani di eccellente pallacanestro offensiva.

E’ la serata del Cardinale, che risfodera il bisturi, occasionalmente riposto in Gara 3, per sezionare la partita con il suo tiro micidiale e la sua “freddezza da assassino” (il virgolettato è di coach Calvani in conferenza stampa): Mazza ne firma 19, con 3/5 da tre, un pesantissimo 10/10 ai liberi frutto di 6 falli subiti e, per buona misura, 2 recuperi per un 23 totale  di valutazione. Ma parlando di difesa il primo nome da annotare è quello di Jeff Brooks (10 e 8 rimbalzi), che si sacrifica su un Datome (4, 2/12 al tiro) chiaramente fuori condizione per i problemi alla caviglia (in spogliatoio nel post partita avvolta dalla borsa del ghiaccio, dopo aver giocato anche oggi sotto infiltrazione prima della palla a due), assieme a uno Scekic, che, doppio tecnico a parte (ne riferiamo in cronaca), si muove come pochi nel pitturato sui due lati del campo. Aradori (13 più 5 rimbalzi) e Ragland (14 con 4/5 da due) guidano la squadra nel primo tempo, in una staffetta ideale col Capitano del secondo tempo ed un Tabu (7 con 2/5 da tre in 17’) che ritrova fiducia e personalità che sembrava aver smarrito.

La Virtus fa le cose migliori con la zona, con cui imbriglia l’attacco canturino in momenti diversi della partita, specie nel secondo tempo, ma in attacco, senza il contributo del Gigi nazionale, trova soltanto il solito Goss (24 con 9/16 dal campo) e la fisicità di Lawal (20 più 7 rimbalzi), mentre Jones (13 e 7 rimbalzi) disfa in difesa quanto di buono produce in attacco, quando trova due triple pesanti nel tentativo di rimonta ospite. A preoccupare il coach capitolino è anche la tenuta fisica della squadra, tra infortuni e rotazioni oggi accorciate anche dai problemi di falli per un arbitraggio che a Calvani (lo dirà in conferenza stampa) non è proprio piaciuto e che, in generale, ha indispettito molti e scontentato tutti con un metro poco chiaro fin dall’inizio. La maggior profondità di una Cantù comunque messa a dura prova dalle partite ogni due giorni potrebbe risultare utile con la serie che si allunga almeno fino a gara 6.

In cronaca. Dopo un avvio contratto da ambo i lati è Cantù a scuotersi per prima, con la tripla di Brooks, l’incursione al ferro di Ragland e la transizione chiusa da Tyus (8 e 6 reb) per il 7-1 su cui coach Calvani ferma la partita. Come in gara 3 è Goss a dare a scossa ai suoi con 5 punti in fila, ma Cantù va in doppia cifra di margine, 17-7 con Cusin agile a rimorchio in transizione. L’attività di Lawal nelle aree e a rimbalzo riavvicina Roma a –7 con 2’ da giocare, mentre la zona Acea comincia a creare qualche problema alla Lenovo, brava però a chiudere avanti 23-14 con un’altra rasoiata di Ragland e l’appoggio di Scekic da sotto.

I due precoci falli di Taylor (6 con 3/8 dal campo) obbligano Calvani a rivolgersi a D’Ercole e Bailey, mentre con Tabu in regia Cantù appare inizialmente meno fluida, ma è proprio la tripla del belga del 28-18 ad aprire la fuga biancoblu. L’abituale contributo di Mancinelli in apertura di secondo parziale si sublima nello splendido no look per Aradori, con una Cantù graffiante in difesa e brava a correre ad ogni occasione. Il Cardinale dà inizio al sermone che lo porterà ad essere alla fine Mvp dell’incontro e dall’arco fa decollare il gap, che tocca il massimo sul 39-21 a 2’ dal riposo. Ancora la zona di Roma frena l’impeto dei padroni di casa, ma è Ragland con il 12° punto, ancora in 1vs1, a fissare il 43-28 dopo 20’.

Roma apre il 3° quarto con la forza fisica di Lawal a produrre qualche dividendo. L’Acea rientra sotto la doppia cifra di margine, 45-37 al 24’ grazie a due preziosi appoggi al vetro di uno stoico Taylor. Trinchieri corre ai ripari con Scekic a presidiare l’area difensiva con le sue letture di qualità e Lenovo riprende in mano il match tornando a +12 sull’ennesimo contropiede di Aradori. E’il terzo fallo più tecnico al centro serbo a guastare i piani canturini, in una partita che diventa frammentata e nervosa. Bobby Jones prova a dare sostanza alla rimonta di Roma con la tripla del –6, 54-48 sul finale del quarto, che riserva ancora un’altra frettolosa (come quella per Scekic) grande T a Taylor, che permette a Mazzarino di affondare i 4 liberi del 48-38 dopo 30’.

Sempre zona per la Virtus in avvio del quarto di coda, mentre in attacco ancora Jones pesca la tripla più fallo di Ragland del 58-51, ma il Cardinale sciorina la replica immediata e due canestri di Tyus, ben trovato in roll scrivono il 65-53 dopo 3’. Sempre il Capitano dai 6.75 inchioda il +17 che sembra chiudere i conti, contro una Roma in affanno dal punto di vista fisico e che si affida a Goss per cercare i tiri della rimonta. Due nuovi squilli di Lawal in vernice lasciano intravedere uno spiraglio, subito chiuso da Brooks, che decolla per schiacciare in tap-in l’errore da tre di Tabu. Sul 77-62 a 3’ dall’ultima sirena i giochi sembrano fatti, se non che Scekic, non da lui, cade nella rete delle schermaglie con la terna, rimediando il 2° tecnico con palla in mano e generando lo 0-7 con cui la Virtus riesce a far correre qualche brivido ai 4000 del Pianella, sul 78-73 a 1’ dal termine. La Lenovo chiude i conti dalla linea della carità, grazie ai falli guadagnati da Aradori e Ragland, pareggiando una serie che si trasforma in una sfida al meglio delle 3, dove Cantù ha ancora bisogno dell’impresa in trasferta, mentre la Virtus, per rotazioni e problemi di infortuni, sembra la squadra più provata a livello fisico. Tra 48 ore al Pala Tiziano una Gara 5 a dir poco decisiva dirà di più sull’inerzia della serie.

 

Lenovo Cantù- Acea Roma 81-73   (23-14, 43-28, 58-48)

Lenovo Cantù: Abass ne, Scekic 3, Smith ne, Leunen 3, Mazzarino 19, Brooks 10, Tyus 8, Tabu 7, Ragland 14, Aradori 13, Cusin 2, Mancinelli 2.  All.Trinchieri

Acea Roma: Goss 24, Jones 13, Tonolli ne, Gorrieri ne, Datome 4, Bailey 1, D’Ercole 2, Taylor 6, Lawal 20, Czyz 3, Lorant, Tambone ne.  All. Calvani

 

Stefano Mocerino

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