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La Grissin Bon torna a Reggio per rialzare la testa, Milano concentrata per la spallata decisiva

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alessandro gentile, milano

La finale scudetto riprende il suo cammino questa sera nell’inferno del PalaBigi (diretta sky spor 2 h. 20.40 e in contemporanea su RaiSport) dove i padroni di casa promettono battaglia al grido di “not in my home” come recita la maglietta che sarà distribuita ai tifosi reggiani.
La Grissin Bon cerca di rialzare la testa dopo le prime due sfide nettamente a favore dei Milanesi, e per farlo avrà bisogno di tutta la carica del proprio pubblico per superare il gap fisico che tanto sta facendo male in questo confronto, complice anche le assenze di Aradori e Stefano Gentile. Proprio Pietro Aradori sta lavorando per rientrare il prima possibile (difficile una sua presenza già stasera) e in gara 2 si è sentita molto la sua assenza, in particolare per reggere il post basso degli esterni milanesi che troppo facilmente hanno superato i più “snelli” Della Valle e De Nicolao.
Servirà la miglior circolazione di palla, e magari meno affidamento al tiro da 3 punti, cercando di tornare a creare quello spazio che in regular season spesso ha punito gli avversari, mentre in difesa diventa fondamentale chiudere l’area ai lunghi milanesi costringendoli a forzare da fuori senza ritmo.
Milano invece deve confermare le idee tattiche viste in precedenza, giocando molto il post basso ma non solo in avvicinamento ma anche per riaprire e ribaltare il lato cercando il tiro da fuori con spazio, facendo entrare nella serie Krunoslav Simon, apparso opaco in questa finale. Gentile deve continuare a prendersi i suoi tiri in arresto e in penetrazione, insistendo col post basso in particolare se marcato da Della Valle. In difesa va fatta particolare attenzione su Kaukenas, che in casa vorrà replicare la prova di gara 1, ma anche su Polonara che fin qui ha ampiamente deluso ma che davanti al proprio pubblico può trovare colpi a sorpresa. Come ogni anno le finali si vincono in difesa e Milano deve ricordarselo bene anche per evitare i soliti Blackout difensivi che possono costare caro.