fbpx
Home Serie A La capolista Cantù cade in terra di Toscana. In countdown la vittoria di Pistoia

La capolista Cantù cade in terra di Toscana. In countdown la vittoria di Pistoia

0

La Giorgio Tesi Group si beve l’Acqua Vitasnella Cantù, in un finale al cardiopalma, dopo essere stata sotto per 40 minuti. Grande prova di carattere degli uomini di Paolo Moretti, mentre per Cantù pesano le fatiche di coppa.

 

10 il voto per la Giorgio Tesi Group dopo la prima giornata di ritorno. Paolo Moretti ha forgiato la squadra che, dopo un avvio da incubo, ha pian piano iniziato a capire che in A1 si fanno le cose sul serio. Gli americani hanno iniziato a fare gli americani ed il pubblico di Pistoia ha fatto il resto. E poi c’è capitan Galanda a tirare il gruppo.

9 i falli subiti da Deron Washington. Mvp della gara, l’americano chiude con 27 di valutazione, segnando 15 punti nonostante la percentuale del 38%, 14 rimbalzi complessivi, 11 dei quali difensivi, 9 falli subiti e 3 assist. Quando si accende sono dolori ed il suo atletismo spacca la difesa canturina; la bomba ad inizio supplementare è la svolta della gara.

8 rimbalzi difensivi per Pietro Aradori. L’azzurro di Cantù è il miglior rimbalzista della squadra, con 9 palloni catturati sotto le plance. Questo la dice lunga sulle difficoltà patite dai suoi compagni contri i toscani. Mette a referto 18 punti, con 3 assist, ma anche 3 palle perse.

7 i punti di Giacomo Galanda. Soffre, lotta, barcolla, ma non molla. Il capitano dei biancorossi è l’anima della squadra e quando segna, con le sue lunghe leve, incita il palazzetto, che risponde con boati da far tremare le fondamenta. Forse la sua ultima stagione, ma che carriera signori.

6  come 2+4, 24 la valutazione finale di JaJuan Johnson. L’ex Nba torna a fare la differenza con le sue mani dolcissime; segna 16 punti, cattura 7 rimbalzi e ci mette 4 stoppate, con un atletismo esagerato.

5 assist per Joe Ragland. Il folletto canturino a tratti è imprendibile e, con un paio di magie, sembra chiudere la contesa. Soffre la fisicità di Wanamaker, ma tiene bene il confronto e segna 19 punti, catturando 4 rimbalzi, ma subendo anche 2 stoppatone, con un 17 di valutazione finale.

4 gli assist di Brad Wanamaker. L’americano continua a destare forti dubbi in cabina di regia, ma quando c’è da metterla dentro nei momenti cruciali, risponde sempre presente. Segna 16 punti e cattura 6 rimbalzi, ma perde anche 5 palloni, troppi per uno che vuol fare il play. D’altronde, sapesse anche gestire meglio certe situazioni, non sarebbe nel nostro campionato.

3 i rimbalzi di Denis Marconato. Il “vecchio” Denis rimane in campo ben 20 minuti e, assieme a Galanda, ci rende memori dei tempi d’oro del basket azzurro. Segna 9 punti e subisce 4 falli, con un buon 10 di valutazione, anche se la sua presenza sotto canestro non è molto continua.

2 palloni fondamentali recuperati da Guido Meini nel terzo quarto. Non segna, ma quando c’è da lottare, il play pesciatino è il primo ad uscire dalla trincea. Gentile si innervosisce quando c’è Guido a stargli alle calcagna e, anche se la valutazione dice solo 1, nella gara i suoi 17 minuti valgono oro.

1 tiro libero su 4 messi a segno da Kyle Gibson. Uno dei migliori tiratori della Lega dalla linea di carità, incappa in una giornataccia al personale. In compenso mette a referto 17 punti, con 7 su 13 dal campo, con 2 rimbalzi e 4 falli subiti. Entra ed esce dalla partita, ma quando ci entra è finalmente decisivo.

0 rimbalzi offensivi per Leunen. Gioca 41 minuti e segna 11 punti, con 3 su 7 dalla lunga distanza; cattura 5 rimbalzi difensivi, copn 3 palle perse e 4 assist. Gioca una buona gara ed è fra i migliori dei suoi.