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L’equilibrio è di casa a Sassari, 2-2 Dinamo

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jerome dyson, sassari Dyson trascina Sassari alla seconda vittoria consecutiva, il cuore di Reggio spinge la GrissinBon ad una grande rimonta, ma dopo 45 minuti è la Dinamo a trovare la vittoria.

Non bastano 40 minuti per decidere di chi è il punto in palio in gara 4 della serie di finale; la Dinamo gioca 25 minuti da applausi e trova 20 punti da amministrare, la Reggiana reagisce da metà terzo quarto e trova il modo di ricucire lo strappo fino a portare la gara all’overtime.
I 5 minuti del supplementare sono ricchi di speranza e cuore per entrambe le squadre, ma poveri di contenuti tecnici, alla fine sono i padroni di casa a prendersi la vittoria, mentre Reggio polemizza con gli ultimi fischi arbitrali, in particolare l’antisportivo di Lavrinovic, che ha creato il breake dei padroni di casa.

La cronaca:
Parte bene Sassari, che guidata da coach Sacchetti sceglie un quintetto pesante, con Kadji e Lawal in starting five, una soluzione per opporsi alla zona usata ripetutamente da Menetti nelle gare precedenti, Reggio però cambia e prova a difendere a uomo; Chikoko non regge il ritmo della gara e Sassari trova il break del 7-2 con Menetti costretto ad affidarsi da subito a Lavrinovic. Sassari ha delle buone percentuali dalla lunga distanza, mentre Reggio risponde in contropiede, si va punto a punto, con gli ospiti che rispondono ad ogni minibreak dei padroni di casa. Lavrinovic lavora molto bene spalle a canestro nel pitturato avversario, mentre Sassari continua a fare male dai 6.75. 25-21.
Reggio ritrova Drake Diener sul parquet, fondamentale per dare respiro a Cinciarini (un solo minuto), ma il passo del grande ex della partita non è ancora quello dei migliori e Sassari prova ad approfittarne. Menetti si riaffida alla zona, la Dinamo colpisce ancora dalla lunga distanza e scava il primo allungo importante, le bombe di Devecchi, Logan  e Sanders insieme ad una difesa biancoblu ottima sugli uno contro uno, mettono alle corde la GrissinBon. Reggio si affida solo a Lavrinovic che risponde presente, ma non basta per reggere contro la squadra di Sacchetti, in particolare la Reggiana soffre la capacità di Logan di tenere in difesa su Cinciarini, asfissiato sin dal primo palleggio e lui, chiave del gioco ospite, fa pagare agli ospiti alla fine dei primi 20 minuti, un gap di 12 punti.

Alla ripresa del gioco, Sassari segna più punti nei primi secondi rispetto a quelli segnati nel terzo quarto di gara 3; proprio l’approccio diverso degli uomini di Sacchetti permette alla Dinamo di trovare e rinnovare, tripla dopo tripla, il massimo vantaggio, che tocca quota 22, con Sassari trascinata da Dyson capace di colpire dagli  8 metri. Il time out di Menetti è linfa vitale per la Reggiana che sfrutta gli errori avversari per colpire e tenere aperta la gara, Cinciarini attacca costantemente il canestro, la difesa biancoblu non sembra riuscire a tenerlo e il gap tre le due squadre si riduce tanto da far chiudere il quarto con la parità per punti sui 10 minuti e un complessivo 68 56.
Reggio non molla e sempre con Cinciarini e Lavrinovic trova il modo di portarsi a -9; la GrissinBon però con il quintetto piccolo, paga a rimbalzo, dove Sassari raccoglie diversi secondi possessi e riesce a continuare a guidare con un buon margine, Dyson e Sanders zoppicano, con il secondo costretto a lasciare il paqruet, la Dinamo prova ad adattarsi al quintetto Reggiano e a metà quarto la GrissinBon si porta a -7 76 69.
Il quinto fallo di Kaukenas con Sosa in lunetta per tre tiri a 5′ dall fine, frutta a Sassari 0 punti e la gara rimane sempre aperta e ricca di incertezza. Della Valle trova l’and1 del -6, Silins poco dopo lo imita e gli ultimi due minuti iniziano sul 78 75 Sassari.
Ancora Silins trova la bomba del pareggio, dopo che Sassari dorme su un rimbalzo difensivo, l’ultima azione è dei padroni di casa che non trovano il modo di andare il tiro, arriva solo una rimessa dal fondo con 77 centesimi a disposizione, che ancora una volta il Banco non sfrutta, mentre il cronometro decreta l’esigenza dell’overtime sul 80 – 80.
Il supplementare non è per i deboli di cuore, si va punto a punto, saltano tutti gli schemi e si va di isolamento in isolamento, con Dyson che dai 9 metri trova la tripla del +4 dopo due grandi giocate difensive di Lawal, Reggio non molla, rimane sulla coda di Sassari e con una magia di Cinciarini trova il -2.
Dyson in lunetta non è preciso come dalla lunga distanza e gli ultimi 30” iniziano sul 91 88; arriva il fallo su Polonara a 8” dalla fine, che in mezzo ad una bolgia fa 2\2 e tiene aperta la gara. Time out Sassari e sulla rimessa Lavrinovic va a commettere antisportivo su Brooks che riporta a +3 i padroni di casa; ancora un fallo dopo la rimessa con Dyson che chiude la gara dalla lunetta. Reggio polemizza per le ultime decisioni arbitrali, con Lavrinovic e Polonara, il primo su un ultima rimessa indica ironicamente la direzione favorevole a Sassari, mentre il secondo decide di non attaccare sull’ultimo possesso lasciando cadere il pallone vicino a Lamonica; un segno di amarezza per le ultime decisioni avverse, che lo stesso Menetti poi in sala stampa dirà di non ritenere corrette, decisioni che però non rovinano la festa al PalaSerradimigni, con i biancoblu che portano la serie sul 2-2.

I tabellini:

Sassari:
Logan 11, Sosa 7, Formenti, Sanders 18, Devecchi 3, Lawal 10 + 14 rimbalzi, Chessa, Dyson 28, Sacchetti, Vanuzzo, Brooks 7, Kadji 10

Reggio:
Chikoko 4; Polonara 16; Lavrinovic 20; Della Valle 10; Pini; Kaukenas 9; Cervi; Silins 17; Diener, Casu; Lavacchielli; Cinciarini 14