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In countdown, Pistoia si inchina a Gentile. Grande partita, ma decisioni arbitrali discutibili

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Giocate spettacolari, difese al limite, arbitraggio discutibile, una gara giocata punto a punto e vinta da Milano, che ha sfruttato alcune situazioni favorevoli ed ha attinto a piene mani dallo straordinario talento di Gentile. Pistoia è stoica, lotta e difende, ma cede sul più bello. Tantissime emozioni nel countdown al giro di boa.

 

10 vittoria consecutiva dell’Olimpia in campionato. Dopo la sconfitta patita alla quinta giornata, la squadra di Banchi ha messo la marcia del sorpasso e adesso è solitaria in vetta alla classifica, con 4 punti sulle inseguitrici. Non sarà spettacolare, ma ha giocatori in grado di fare la differenza e colpire come un cobra, quando l’avversario inizia a calare d’intensità.

9 rimbalzi per Alessandro Gentile. Il primo quarto è da stropicciarsi gli occhi, chuso con 12 punti e ben 17 di valutazione. Banchi lo fa riposare nel secondo periodo e Pistoia va avanti di 10 punti. Chiude la sua prestazione monstre con 25 punti, 7/12 dal campo, 10/10 ai liberi, 9 falli subiti ed un assist. Giocasse sempre cosi, la nostra nazionale avrebbe trovato il vero leader per i prossimi 10 anni.

8 la valutazione di Langston Hall. Il rookie di Pistoia, se trovasse maggiore determinazione e leaderhip, potrebbe essere veramente un fattore. Nei finali di gara riesce sempre a fare la cosa giusta e la mano non gli trema; anche ieri piazza la bomba del -2 ad un minuto dalla fine, riaprendo una partita che sembrava ormai chiusa. Segna 13 punti con 5/10 dal campo, 2 falli fatti ed un assist.

7 rimbalzi difensivi per Landon Milbourne. Altra prova di grande sostanza dello statunitense, che non ha demeritato nemmeno quando ha dovuto lottare contro l’enorme Samardo Samuels nel ruolo di centro. 12 punti, anche se sporca la prestazione con un brutto 3/10 da 2, 10 rimbalzi, 2 assist e 15 di valutazione, per 34 minuti in campo.

6 punti per Cj Williams. Troppo discontinuo, anche all’interno della gara stessa, manca di quell’intelligenza cestistica che fanno distinguere il campione dal buon giocatore. Avrebbe una buona mano, ma non sempre riesce a trovare le giuste conclusioni; chiude la partita con 2/10 al tiro, 1/1 ai lberi, 5 rimbalzi, 2 assist e 2 di valutazione. Siamo al giro di boa, ed ancora deve accendersi; il pubblico pistoiese aspetta ancora la scintilla.

5 falli subiti da Samardo Samuels. Nei primi 2 quarti viene controllato benissimo dai toscani e dopo 20 minuti mette a referto solamente 4 punti e 2 rimbalzi. Pian piano la sua fisicità inizia ad essere dominante e, grazie anche a qualche favore arbitrale, chiude con 13 punti, 7/10 ai liberi, 6 rimbalzi e 3 assist.

4 falli subiti da MarShon Brooks. L’ex nba è lo stakanovista della gara, con ben 38 minuti in campo e questo dimostra quanto sia importante per gli equilibri di Milano. Mette a referto 12 punti, con un poco significativo 4/13 al tiro, 3 rimbalzi, 1 palla recuperata e 7 di valutazione finale. Non una partita da ricordare, ma tanta sostanza nei momenti chiave.

3 gli arbitri che hanno diretto la gara, Sabetta, Rossi e Borgioni. Anche se non lo facciamo mai, difficile non parlare di loro alla fine di questa gara. Alla fine fischiano 18 falli a Pistoia e 21 a Milano, con uno scarto minimo. Ma se andiamo ad analizzare meglio lo scout, Milano tira 27 liberi contro i soli 11 dei toscani. I passi di Samuels sono spesso abbonati, ma la decisione che ha fatto infuriare tutto lo staff pistoiese è stata quella presa da Michele Rossi. A un minuto dal termine, con rimessa in attacco per Milano che ha 5 secondi per tirare, fischia un’infrazione a Filloy, su rimessa di Gentile. Il capitano della GTG probabilmente pesta la linea bianca ed il cronometro si azzera e riparte da 14 secondi. Da regolamento ineccepibile, non è un fischio che vediamo spesso e ancora una volta chiediamo un metro più uniforme sui vari parquet di Serie A. 

2 palle perse da Ariel Filloy. Per determinazione, abnegazione e carattere, questa è stata sicuramente la più bella partita del capitano biancorosso. Gioca 26 minuti, dando una scossa al suo ingresso in campo e risultando spesso decisivo con le sue penetrazioni. 11 punti, 3 rimbalzi, 6 falli subiti e 3 assist, per un giocatore rivitalizzato.

1 assist per Joe Ragland. Se Milano porta a casa la vittoria, grande merito è anche dell’ex canturino, che segna la bomba decisiva da 8 metri ad un minuto dalla fine. Segna 19 punti, frutto di un discreto 7/13 al tiro, 2 rimbalzi, 16 di valutazione e tanto fosforo in campo.

0 rimbalzi offensivi per Gilbert Brown. Da qualche tempo è sempre uno dei migliori, per non dire il migliore, della formazione di Paolo Moretti. Mette punti, fisicità, sa difendere, tirare da 3 e penetrare; non sarà un fuoriclasse, ma è indubbiamente un giocatore di buon talento. Anche ieri 18 punti, 5/8 da 2, 5/6 ai liberi, 5 rimbalzi in attacco, 4 falli subiti, 1 assist e 17 di valutazione.