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Il punto sulla A: Nella giornata in cui Milano ipoteca il primato, italiani protagonisti

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Il verdetto più importante che lascia ai posteri il ventiquattresimo turno del massimo campionato è quello che oramai Milano può dirsi vincitrice della regular season dall’alto dei suoi tredici successi consecutivi, e soprattutto dall’ alto dei suoi sei punti di vantaggio sulle inseguitrici in classifica, le quali nelle ultime settimane di campionato hanno messo in moto un vero e proprio passo del gambero. Il tredicesimo sigillo consecutivo per l’EA7 Milano è arrivato sul campo di Porto San Giorgio contro la Sutor Montegranaro: una gara alla vigilia con poche insidie per i meneghini visto i problemi  di roster dei sutorini, ma il team di Banchi ha dovuto faticare nei primi tre quarti per avere la meglio sulla coraggiosa truppa di Recalcati, che ancora una volta ha avuto il suo uomo simbolo in Daniele Cinciarini, il quale si sta dimostrando alla luce della grande stagione disputata meritorio, anche, delle attenzioni del ct della nostra nazionale Simone Pianigiani, ora in tour negli States per programmare con i big italici del Nba la prossima estate. A proposito di uomini nazionali nella vittoria dell’Olimpia si è distinto Ale Gentile, che bissando l’ottima prova di 72 ore prima contro l’Efes in coppa sta dimostrando: punto prima di essere in crescita dopo gli ennesimi acciacchi che lo hanno penalizzato in questa annata, ma , soprattutto,  punto secondo di saper vestire i panni di leader nel momento del bisogno con Langford out. Alle spalle dei milanesi è avvincente la corsa per il secondo posto, con ben cinque squadre in lizza per la seconda piazza play-off. Al  secondo posto in classifica troviamo l’Enel Brindisi, l’Acqua Vitasnella Cantù e l’eterna Montepaschi Siena, mentre al terzo posto con solo due punti di ritardo dalle seconde il Banco Sardegna Sassari e l’Acea Roma. Tra le seconde in classifica ha fatto sicuramente clamore la sconfitta interna dell’Enel Brindisi contro la Granarolo Bologna, se si tiene in considerazione che l’espugnare il parquet pugliese è impresa improba per chiunque, e soprattutto se si pensa al terribile periodo di risultati delle V-nere da inizio anno solare.  Sull’incontro del PelaPentassuglia, invece, qualsiasi pronostico della vigilia è stato smentito, nonostante la presenza tra le fila brindisine dei recuperati Dyson e Todic (i migliori per coach Bucchi), mentre la Virtus ha preso in mano le redini dell’incontro dal secondo quarto in avanti con un Matt Walsh assente, ma con  l’ottimo reintegro di Jerome Jordan, a testimoniare come  le valutazioni sul lungo statunitense possono essere uno dei tanti punti di partenza per spiegare la crisi virtussina degli ultimi mesi. Si arresta al secondo posto , anche, la corsa di Cantù al PalaMaggiò di Caserta nella giornata dei tanti ex,  e decisa proprio da questi ultimi. Ad avere la meglio è stata, infatti, la Pasta Reggia trascinata nell’ultimo minuto di gioco da un  monumentale Jeff Brooks in attacco ed in difesa (forse a dare un occhiata al  roster di coach Sacripanti manca proprio un uomo negli spot di 3/4 con le caratteristiche dell’ex Jeff) su una squadra brianzola,  trascinata nella sua incredibile rimonta con il sorpasso prima del “Brooks –time”  dall’altro ex Stefano Gentile, al proposito del quale spese parole analoghe come quelle in precedenza per Daniele Cinciarini. Ad approfittare degli scivoloni brindisini e canturini non si è fatta pregare la Mens Sana, che al PalaEstra ha asfaltato una Sidigas Avellino in grande difficoltà arrivata al quinto stop consecutivo e con l’obiettivo play-off sempre più distante. Chi ha fatto un grosso passo in avanti verso il posto season, dal canto suo, è stata la Grissin Bon Reggio Emilia con la super vittoria interna nel big match di giornata sulla Dinamo Sassari. Sempre in ottica nazionale il confronto tra i registi, che sulla carta dovrebbero essere i vice di Daniel Hackett, è stato stravinto da uno strepitoso Andrea Cinciarini (10 assist a referto) su Travis Diener, mentre l’altro cugino Drake insieme a Caleb Green non sono riusciti ad arginare le folate degli scatenati reggiani. Al quinto posto in classifica Sassari è stata agganciata dall’Acea Roma, che ha vinto facilmente il proprio turno interno contro la Vuelle Pesaro, nonostante i 37 punti di Elston Turner tra i biancorossi. Mentre Roma  si conferma una squadra camaleontica nei risultati e nelle prestazioni sulla quale in questo momento è difficile pronosticare obiettivi e risultati da raggiungere da qui a fine stagione, l’obiettivo dei pesaresi rimane chiaro: cioè quello di raggiungere i cugini della Sutor al penultimo posto con due punti di svantaggio, ma con differenza canestri nel doppio confronto a favore. Inoltre, per quando riguarda, i discorsi salvezza mantiene quattro punti di margine su Pesaro la Vanoli Cremona, travolta nel posticipo domenicale di Raisport dall’Umana Venezia al Talercio con 100 punti sul groppone inflitti da Taylor e compagni. Nel match veneziano i discorsi salvezza si sono intrecciati con i discorsi play-off, nei quali i veneziani, che si potranno avvalere da qui a fine stagione del rinforzo a cinque stelle Sasha Vujacic, hanno due punti da rimontare dal duo al settimo posto composto da Reggio Emilia e Caserta. Rientra, anche, se con visuale più distante nella rincorsa play-off anche la Cimberio Varese, che con il suo secondo successo consecutivo firmato a Masnago dall’ottimo Achille Polonara (tanti gli italiani protagonisti nell’ultimo turno di campionato per la gioia di coach Pianigiani) su Pistoia, ha agganciato al decimo posto proprio i pistoiesi ed Avellino.