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Il derby delle isole è pronto per un nuovo atto: il preview

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sek henry, capo d'orlando Il derby delle isole in una versione rinnovata, può dire molto sul cammino e le ambizioni di entrambe le squadre;  scopriamo quali possono essere le chiavi tattiche di questa gara.

 

Curioso incrocio quello tra Sassari e Capo d’Orlando, per lo meno per i nostalgici appassionati di Basket Italiano, perché sono le due squadre con cui Meo Sacchetti ha raggiunto i risultati più prestigiosi della sua carriera da allenatore. Il ciclo dell’allenatore originario di Altamura però si è concluso la settimana scorsa e il PalaFantozzi ospiterà l’esordio in campionato di coach Calvani sulla panchina della Dinamo.
Motivazioni diverse per far bene da una parte e dall’altra; la Betaland vuole trovare continuità nei risultati e dopo l’ottima vittoria di Torino, vuole ritrovare il sorriso fra le mura amiche dopo oltre un mese di astinenza, dato che l’ultima vittoria dell’Orlandina in casa è datata 25 Ottobre, in quel caso furono i vice Campioni d’Italia ad alzare bandiera bianca, oggi invece saranno i possessori dello scudetto a chiedere strada al PalaFantozzi. Sassari dal canto suo vuole proseguire il percorso di crescita iniziato dalla gara con Pesaro, che ha visto oltre la vittoria con i Marchigiani, anche una bella prestazione d’orgoglio in casa del Cska in Eurolega, ma che non è bastata per trovare i due punti, lasciando per ora, come unico obiettivo, quello di trovare una nuova chimica di squadra, attarverso le vittorie in campionato.

Qui Capo d’Orlando
Sia Ilievski che Stojanovic dovrebbero essere della partita, ma Griccioli in conferenza stampa con Jasaitis, predica molta calma e attenzione nell’affrontarare questa gara:
«È ancora presto per parlare del nostro rendimento perché abbiamo giocato solo 8 gare – afferma il cestista natio di Vilnius – e le 4 sconfitte sono arrivate o con pochi punti di scarto o nell’ultimo quarto dopo essere stati in vantaggio per parte della gara. Abbiamo avuto un buon inizio di stagione, ma adesso siamo concentrati solo al match contro Sassari, squadra molto atletica costruita per fare l’Eurolega. Per tentare di batterli dovremo rimanere concentrati e concreti in difesa per 40’ contro una squadra che copre molto bene il parquet e va a rimbalzo in attacco. Giocheremo davanti al nostro pubblico, e dovremo essere bravi a fare la nostra gara imponendo il nostro ritmo. La Serie A Beko è un campionato difficile – conclude l’ala lituana – e ci sono squadre attrezzate, ma queste 8 gare hanno dimostrato che puoi vincere e perdere contro tutti, e per farlo di deve essere sempre bravi a rimanere concentrati».
Dello stesso avviso coach Giulio Griccioli, che contro Sassari lo scorso anno ha realizzato un’impresa al PalaFantozzi, ma che contro Calvani non ha mai giocato nel massimo campionato: «Sono pienamente d’accordo con Simas – esordisce il tecnico senese – affronteremo una squadra costruita per partecipare all’Eurolega con grandi talenti con un fisico esplosivo. Ancora è presto per pronosticare grandi cambiamenti, ma sono sicuro che qualcosa della nuova gestione di coach Calvani verrà portata e applicata contro di noi. Sicuramente tireranno da tre punti e faranno una difesa spalmata su tutto il campo, e dovremo essere bravi a imporre il nostro ritmo, decidendo noi quando aumentarlo. Il loro potenziale offensivo è evidente e sappiamo che possono creare parziali importanti qualunque sia la loro idea di pallacanestro.Sarà una gara tosta, emozionante e stimolante. Veniamo da una vittoria esterna a Torino – prosegue Griccioli – e in più dovrebbero essere recuperati sia Ilievski che Stojanovic. Speriamo di poterci presentare con tutto il roster a disposizione, poi quello che potranno effettivamente darci lo scopriremo durante la gara».

Qui Sassari:
Ancora in dubbio Alexander per la Dinamo che verrà valutato prima della palla a due, mentre Calvani, vuole dai suoi, prima di tutto attenzione e pazienza, riconoscendo in Capo d’Orlando una profondità del roster che implica il rispetto dell’avversario, le parole del coach biancoblu:
Ripartiamo dalla partita di Mosca: avevo chiesto alla squadra di tenere una alta soglia attentiva e di mettere in campo grande energia. Francamente la risposta c’è stata, ora possiamo concentrarci per migliorare e sistemare quelle cose che non vanno. La partita di Mosca ci ha dato alcuni segnali importanti, da un lato maggiore consapevolezza nei nostri mezzi, capendo che possiamo essere competitivi ad alti livelli, dall’altra l’umiltà di capire che ci sono delle cose da mettere a posto. Ovviamente in questa settimana la squadra ha inserito dei concetti nuovi, con il cambio in panchina, e il gruppo li sta metabolizzando questi. Ma sono molto fiducioso perché avendo giocatori maturi e di esperienza possiamo accorciare i tempi. Usiamo le partite per migliorarci, consapevoli che dobbiamo essere concreti e concentrati. Sicuramente la sfida di Mosca costituisce per noi un ottimo punto di partenza”.
Venerdì ha fatto il suo esordio in Eurolega e ora tornerà nella massima serie, è emozionato? “A chi mi chiede dico sempre che l’emozione è quando ti nasce un figlio, come è successo a me ormai 20 anni fa. Sicuramente c’è il piacere e la consapevolezza di far parte di un club come la Dinamo e tornare ad allenare in A, grazie al presidente Sardara e al gm Pasquini che mi hanno voluto qui. Per quanto concerne l’Eurolega mi riempie di gioia tornare là dove avevo conquistato il mio posto con merito sul campo con la Virtus Roma. Sono grato di poter vivere questa esperienza con la Dinamo”. Qual è la situazione infermeria? “Abbiamo recuperato qualche acciacco e saremo al completo, ci sarà anche Alexander che abbiamo voluto preservare a Mosca”. Che squadra è Capo d’Orlando? “Si tratta di una squadra solida, ottimamente allenata da Giulio Griccioli e dal suo staff, che ha dimostrato di poter e voler fare bene battendo una realtà consolidata come Reggio Emilia e mettendo a segno due importanti blitz fuori casa. Riavranno Ilievski dopo lo stop e hanno inserito un giocatore pericoloso come Stojanovic, allungando ulteriormente il roster. È una squadra competitiva che tratteremo con rispetto seppur con la consapevolezza nei nostri mezzi e la volontà di vincere”. Quale sarà la chiave della partita? “Andare avanti sul canovaccio di Mosca dove energia e intensità hanno cambiato l’inerzia del match, permettendoci di reagire sul -12 recuperando il gap e portandoci all’ultimo giro di cronometro pari. In passato è successo che questa squadra su parziali così importanti gettasse le armi e permettesse all’avversario di dilagare, questo contro il Cska non è successo e credo sia un ottimo segnale mandato dal gruppo. Sono molto felice che i tifosi giunti a Mosca per seguire la squadra abbiano potuto godere di un’ottima partita, con la nostra squadra che ha tenuto testa ai candidati alla final four di Eurolega. Credo sia stato il giusto omaggio per i fedelissimi che hanno investito soldi ed energie per venire in trasferta in Russia. Per noi è una grande soddisfazione che siano tornati a Sassari felici di aver assistito ad una bella partita combattuta”.

L’appuntamento è fissato per le 20:30 al PalaFantozzi, arbitreranno la gara i signori: Mazzoni, Aronne e Paglialunga