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Il CountDown di Sassari vs Venezia

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  Fra statistiche, curiosità e commenti, ripercorriamo in 10 passi con il nostro countdown, la sfida fra la Dinamo Sassari e la Reyer Venezia.

10: Il voto per Travis Diener, 17 punti e 14 assist, una doppia doppia da paura con quei 9 cioccolatini nel terzo quarto che hanno innescato il bombardamento bianco blu; in un frangente della partita si è ritrovato marcato da Diawara, il pubblico gridava al fallo sulla pressione del Francese, ma lui non si è scomposto comunque, lo ha guardato, lo ha ubriacato con il palleggio e lo ha lasciato sul posto andando a chiudere con un lay up al quale mancava solo il tappeto rosso, DEVASTANTE
9: Come i canestri dal campo di Diawara, l’unico ad impensierire veramente la difesa Sassarese, anche se in un occasione ha letto la targa di Diener, torna a casa segnando un ventello, fatto di un gran bel gioco in post basso in cui ha fatto spesso male, fin quando era in campo, ad un mastino come Thornton, lui si ricorderà anche di una tripla messa a segno praticamente dal parcheggio, mentre Venezia tutta vorrà ricordarlo presto come trascinatore, già da Domenica contro i suoi ex compagni di Brindisi, AFFAMATO
8: Come il numero sulla maglia di Jack Devecchi, nella sua famiglia le canotte con questo numero sono una ricorrenza, pare che ci sia un cuginetto infatti nato l’ 8 \ 8 \ 88 che usa la stessa cifra sulla schiena e che non se la cavi male a pallacanestro; per una volta però, e non solo entro i confini sassaresi, non si parlerà di Devecchi come il cugino di Gallinari, ma sarà il Gallo ad essere riconosciuto come il cugino di Devecchi; grande prova quella del ministro della difesa, si carica di responsabilità per l’uscita di Thornton e lo sostituisce come meglio non si potrebbe; che fosse una garanzia nella propria metà campo è cosa nota, che potesse essere un terminale offensivo così incisivo è stata una sorpresa, soprattutto per Mazzon; considerazione a margine da parte di chi scrive, Pianigiani un pensierino dovrebbe farlo su di lui, ok che il parco guardie ed ale piccole italiano è quello più fornito, ma nessuno del giro azzurro difende come il numero 8 della Dinamo, CONCRETO
7: Come TV7, sconosciuta per chi legge dalla Sardegna, tristemente nota per chi legge dalla Laguna, è la rete che avrebbe dovuto trasmettere la diretta dell’incontro per l’ambito locale della Reyer, purtroppo si sono presentati diversi problemi che hanno impedito a tutti gli spettatori Veneziani di poter seguire la prima parte di gara, lasciando spazio solo per quella in cui era meglio girare canale. Riuscire ad offrire un servizio del genere non è cosa semplice, ma questo non cambia il fatto che un intera città, compreso il centro storico, avrebbe voglia di poter seguire 40 minuti di incontro senza problemi, voglia che andrebbe premiata con qualche accorgimento tecnico in più, RIVEDIBILI
6: Come i canestri totali di Rosselli, prestazione autoritaria la sua, con in mezzo anche la schiacciata che presumibilmente lo farà apparire nella top ten della Lega, come sempre è dedito al sacrificio e gioca d’intelligenza, ma non basta per arginare la forza dello Tsunami Dinamo; per lui il PalaSerradimigni rimane un incubo e forse per un attimo ha ripensato anche a quell’invasione di campo del 2010 che lo ha visto protagonista da sconfitto in maglia Veroli, NIGHTMARE
5: Come le volte in cui, prima di oggi, Sassari aveva toccato quota 100 punti, che la partita contro la Reyer fosse da punteggio alto era auspicabile, che la Dinamo mettesse a segno 108 punti contro una difesa che nelle ultime due gare non ne aveva subito meno di 70, è stata una sorpresa, CARRAMBA
4: Come i punti di Hubalek, LO ZINGARO IN CIABI, così come è stato definito simpaticamente dalla tifoseria COMMANDO della Dinamo è apparso emozionato per il suo primo ritorno al PalaSerradigni da avversario, ha riapprezzato il pubblico e il coro a lui dedicato HU HU HUBALEK, in un primo momento ha provato a rimanere composto ma le voci degli oltre 4500 presenti, lo hanno spinto a muovere la testa a tempo come ai bei tempi in maglia DINAMO; il sassarese di adozione però non si è fatto influenzare e ha giocato onestamente i 16 minuti che Mazzon gli ha concesso, facendosi anche notare per una bella stoppata su una penetrazione di Travis Diener, l’affetto e la stima non mancano a Sassari, ma il buon Jiri deve fare ancora molta strada per conquistare anche quelli del pubblico lagunare, AMARCORD
3: Come lo schema con cui Mazzon indica di difendere a zona ai suoi, zona che per lunghi tratti ha messo in crisi il reparto offensivo di Sassari, per lo meno per la prima parte di gara, come dichiarato dallo stesso Mazzon, una volta abbandonata questo tipo di pratica difensiva la Dinamo ha dilagato, trovando dai 6.75 i canestri che hanno deciso la gara, 55% con 17/31 per Sassari (6/9 Drake Diener con un tiro dagli spogliatoi che è valso 4 punti), 36% con 8/22 per Venezia, GRANDINATA
2: Come i minuti di gioco per Candussi, al suo esordio stagionale, seconda presenza assoluta in LegaA, soluzione coraggiosa per Mazzon al quale non mancavano le varianti vicino a canestro, eppure ecco la fiducia al classe94 from Palmanova che prova a mettersi in mostra e a farsi spazio in una squadra piuttosto lunga. Probabilmente conserverà con cura questa maglia, nonostante fosse quella d’allenamento con il numero disegnato con il nastro adesivo bianco, IL RAGAZZO SI FARA’ ANCHE SE HA LE SPALLE STRETTE cit.
1: Che va letto come PRIMO, parliamo del primo infortunio muscolare per Thornton, per lui un risentimento alla gamba destra che verrà valutato nella mattinata di Lunedì, giocatore indispensabile nel sistema di Sacchetti potrebbe rappresentare una brutta tegola in caso di infortunio grave, Bootsy però non è uno che si arrende in partenza davanti ai problemi e sarà pronto a far di tutto per rientrare il prima possibile, ALLARME
0: Come le gocce di birra lasciate nei locali dentro ed adiacenti al PalaSerradimigni, a prosciugare le scorte ci hanno pensato la voglia di condividere la passione per uno sport delle due tifoserie; da una parte una 15ina di splendidi tifosi Reyer che si hanno sobbarcato un bel viaggetto per arrivare al PalaSerradimigni e nonostante la batosta hanno cantato per tutta la gara, dall’altra la solita eccezionale ospitalità sarda che non ha fatto mancare le attenzioni alla tifoseria Veneziana, dimostrando come un pallone possa essere simbolo di unità e condivisione piuttosto che di rivalità e ostilità; quando la libertà di esprimere se stessi è più sicura di una gabbia per animali, ESEMPLARI

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