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Home Serie A Il nuovo format “salva grandi piazze” piace a big e Fip: prende campo la super Serie A a 24 con 2 Conference

Il nuovo format “salva grandi piazze” piace a big e Fip: prende campo la super Serie A a 24 con 2 Conference

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Prende sempre più corpo in seno alla Lega Basket l’ipotesi di un nuovo format “salva grandi piazze” per la Serie A. Secondo le ultime indiscrezioni, vista la necessità sempre più impellente di far rientrare nel giro che conta le big ormai decadute e impantanate nelle secche delle A2 – causa fallimenti finanziari e tecnici (le due bolognesi, Roma, Treviso, Siena quelle più recentemente finite in disgrazia) – si sta facendo spazio il progetto di una super Serie A a 24 squadre, suddivisa in due Conferenze stile Nba da 12 squadre, per un totale di 30 partite di regular season (andata e ritorno contro squadre della stessa conference, e un “orologio” da 8 gare in base ai piazzamenti contro avversarie non affrontate in precedenza).

Secondo i primi intendimenti, il format dovrebbe entrare in vigore dalla stagione 2019-2020, e non dispiacerebbe quasi a nessuno, a partire dalla Fip: la possibilità sarebbe preferita a una Serie A unica a 18 (e con 34 match) che secondo molti non porterebbe i risultati sperati, ovvero quello di far riassaggiare in tempi brevi il grande basket alle piazze storiche della pallacanestro nostrana, ingabbiate come cani intorno all’osso dall’attuale formato dell’A2, che vede una sola promozione a fronte di un corposo concentramento di big. Fisiologicamente, una Serie A dove la sola Milano domina in solitaria e in lungo e in largo a livello di presenze, sponsor e grandi nomi non fa bene economicamente al movimento: serve un rilancio per tornare ai vecchi fasti. Proprio i meneghini, grazie al loro assenso, potrebbero dare la spinta propulsiva alla riforma. Si sfregheranno le mani in molti: Virtus e Fortitudo sembrano già in pressing per accelerare i tempi della manovra, ma saranno tutti da valutare però i criteri con cui verranno inglobate le squadre dalla A2 alla A. Motivi economici, storici o di merito? La discussione è aperta.

 

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