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Final 8: Il CountDown di Sassari vs Brindisi

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Tra voti, curiosità e statistiche, ripercorriamo il quarto di finale fra Dinamo Sassari ed Enel Brindisi, attraverso il nostro esclusivo conto alla rovescia che in 10 passi ci racconta tutta la partita:

10: Come il voto che spetta a DRAKE DIENER, i numeri ci parlano di 36 punti con 30 di valutazione; in una serata in cui le rotazioni ridotte dei lunghi Sassaresi costringono la vicecapolista a giocare distante da canestro, MANDRAKE tira fuori 8 bombe alcune delle quali da casa sua, che impediscono a Brindisi di scalare un solco importante e poi chiudono la partita, TRASCINATORE
9: Come il voto per GIBSON, vero leader e capace di giocate pazzesche, vedi bomba con i piedi inchiodati a terra da 8 metri, al di là dei 26 punti si vede anche il vero piglio da leader che può far diventare grande Brindisi, CONDOTTIERO
8: Come i rimbalzi offensivi dell’ENEL, che in una partita in cui poteva avere la meglio sul piano delle carambole, date le limitazioni dei lunghi Sassaresi, perde la battaglia dei rimbalzi e ne regala ben 20 nel proprio pitturato agli avversari, la Dinamo ringrazia e apprezza sentitamente il generoso presente, DISATTENTI
7: Come le doppie doppie punti e assist di questa stagione di Travis DIENER prima di questa partita, con ancora negli occhi l’unica sconfitta in campionato subita al PalaSerradimigni per mano dei Pugliesi, TD12 regala altri 12 cioccolatini ai compagni e segna 13 punti seppur spadellando da tre ma portando a casa l’ottava doppia doppia, GENEROSO
6: Come le stoppate di Cedric Simmons, immenso sotto canestro; a fare le spese della sua maestosità, sono Ignerski, Drake Diener e soprattutto Easley, che vede da molto vicino il numero 14 Brindisino anche andare a schiacciare per 5 volte con i ferri del forum che ancora vibrano, condisce la sua bella prestazione con la doppia doppia da 18 punti e 10 rimbalzi, PREPOTENTE
5: Come il voto per la terna arbitrale, la partita è complessa da dirigere, oltre l’importanza dell’evento c’è da gestire anche un po’ di tensione sportiva che deriva dai precedenti delle due squadre, TAURINO, LO GUZZO e MARTOLINI si fanno un po’ schiacciare dall’incontro, talvolta peccando di fiscalità, talvolta prendendo abbagli clamorosi, RIVEDIBILI
4: Come i tempi che non sono bastati per decidere l’incontro; curiosamente, anche l’ultima volta che Brindisi e Sassari si sono incontrate in coppa (FINAL4 LegaDue 2010), hanno dovuto far ricorso a 5 minuti di extra time per chiudere i conti, il finale quella volta fu diverso, ma dato lo spettacolo in campo alla fin fine escono tutti col sorriso, REVIVAL
3: Come i tiri dalla lunga distanza che sono serviti alla DINAMO per fare canestro, la media di questa partita infatti è dell 33,3% 1su3; l’assenza di Vanuzzo, i problemi alla schiena di Ignerski, la poca fiducia concessa a Diliegro, fanno si che Sassari non riesca ad avvicinarsi al pitturato e sia costretta ad affidarsi ancora di più del solito al tiro dai 6,75 per un totale di 48 tentativi, forse troppi, ma con 16 canestri quindi comunque efficaci, ARCERI
2: Come i punti di GRANT, che entra in campo, vola a schiacciare per liberare anche un po’ di rabbia, ma si appende troppo al ferro (secondo regolamento) e regala un tecnico che vale due punti e rimessa da centro campo per Sassari, sugli sviluppi arriva un nuovo fallo del nipote del mitico HORACE, altri due liberi e partita impattata dalla DINAMO, con il numero 45 che ritorna in panchina, RASSEGGNAZIONE
1: Come la stoppata di THORNTON, se Simmons è stato un mastino dell’area per 44 minuti e 59 secondi, è bastato un solo secondo a Bootsy per identificare la giocata difensiva della partita; quando Gibson parte in contropiede e vuole tirare giù il ferro, non solo per dare più punti di scarto, ma anche per dare una mazzata psicologica alla gara, il numero 10 della Dinamo vola per tutto il campo e inchioda l’esterno Pugliese spegnendo la luce Brindisina, non è mancato il suo apporto in attacco, vedi la serie di triple spaventosa che hanno restituito l’inerzia della gara alla DINAMO, INFINITO
0: Come i punti di Ignerski, che soffre per via dei dolori alla schiena che ne condizionano il rendimento e sbaglia in attacco qualsiasi cosa, al posto del canestro trova un tombino chiuso che rifiuta ogni suo tiro, anche da pochi centimetri; oggi probabilmente non avrebbe fatto centro nemmeno se al posto del canestro avessero messo un lago, ma non è mancato l’apporto per la squadra, che si traduce in 9 rimbalzi e tanto lavoro sporco; alla DINAMO ricordano bene diversi casi in cui i giocatori acciaccati hanno disertato il campo, ma il Polacco si farà ricordare per la sua voglia di sacrificarsi, ESEMPIO