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Dinamo autoritaria, Cantù cade al PalaSerradimigni

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Sassari ritrova la vittoria in campionato, a cadere al PalaSerradimigni è Cantù che esaurisce le energie nell’ultimo quarto e sbatte contro una più solida Dinamo. Belle, Savanovic e Stipcevic sono i protagonisti in maglia casalinga, a Cantù non basta il solito Johnson e un ottimo Cournooh.
La cronaca:
Tutta di marca Sassarese l’inizio di gara, in attacco Cantù non funziona, male in uscita dai blocchi e puntualmente punita in difesa sui cambi, il parziale dice 7-0 e time out Bolshakov.
Johnson sblocca dal campo la RedOctober, ed è sempre lui che riporta gli ospiti a 2 possessi di svantaggio, ma non cambia l’atteggiamento difensivo, dove Lydeka domina sul pick and roll con il suo fisico e Sassari vola sul 17-4.
La reazione Canturina è tutta nelle mani di Johnson, segna solo lui per 9 minuti prima che Dowdell firmi un minibreak di 5-0 che riavvicina la RedOctober, 21-14 al 10’.
Nel secondo quarto Lawal non segue lontano da canestro Johnson, quella che doveva essere una sfida tra ex compagni di squadra spalle a canestro, si tramuta in una costante ricerca del pick and pop degli ospiti, con l’ex Pistoia puntuale nel punire dalla lunga distanza, 15 punti al 12’ per lui e -6 Cantù, che insiste nella ricerca del tiro dai 6.75, tanto da trovare il -2 con Parrillo a metà quarto.
Pasquini nelle rotazioni insiste con Carter da ala piccola e riaffida la regia a Bell, prima di abbassare il quintetto con Lacey e Stipcevic, la mossa sembra funzionare, ma il tecnico fischiato a Sacchetti, permette a Cantù, di costruire un break di 4-0 che vale il primo sorpasso ospite a 2’24” dalla fine del primo tempo.
Senza un 4 di ruolo Cantù gioca in maniera migliore in difesa, Darden regge su Savanovic e la squadra di Bolshakov chiude in vantaggio la prima parte di gara, con Cournooh protagonista 33-37 al 20’.
Con Sacchetti a 3 falli, Pasquini sceglie Savanovic da 4 e Lawal nel pitturato, per provare a costringere Cantù ad adattarsi, Bolshakov sceglie Parrillo in guardia su Bell; il ritorno dagli spogliatoi è di marca Sassarese, Savanovic porta a scuola Calathes, Bell colpisce dalla lunga distanza e Sassari ritrova subito la testa della gara.
Con il ritorno in campo di Cournooh, Cantù ritrova la fiducia, regge su Bell e Lacey in difesa e trova la tripla del nuovo controsorpasso, dall’altra parte del campo continua la buona prestazione di Savanovic e, il ritorno sul parquet di Stipcevic permette a Sassari di riprendersi la testa della gara.
La gara diventa una partita a scacchi e rimane in equilibrio, Cantù prova ad attaccare di più il canestro con gli esterni e continuare a sfruttare Johnson lontano da canestro, Sassari sceglie il tiro dalla lunga distanza associato al gioco in post basso di Lydeka e, alla fine del terzo quarto è Sassari a comandare 57-54 con.
L’ultimo quarto inizia con Stipcevic in lunetta, per via di un fallo tecnico fischiato Darden per proteste, è il preludio di un break che vale il +11 con lo stesso croato mortifero dalla lunga distanza e Savanovic sempre in saldo positivo contro Calathes 67-56 a 7’ dalla fine.
Dowdell blocca l’emorragia, ma l’inerzia della gara è pienamente nelle mani di Sassari, Bolshakov sceglie di abbassare il quintetto e Darden su Savanovic, ma il Serbo fa male anche lontano da canestro, Pasquini risponde con Lydeka in campo, il Lituano regge si Johnson e Sassari può amministrare il vantaggio giocando anche con il cronometro, trovando soluzioni aperte e aumentando la forbice del distacco.
Finisce 80-65 per i padroni di casa.