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Difesa e contropiede: Cantù ritrova se stessa e batte Roma

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Cantu fine partita vs RomaRitrova il sorriso in campionato l’Acqua VitaSnella Cantù, che batte 83-80 davanti al proprio pubblico l’Acea Roma, al termine di un match controllato per larghi tratti ma portato a casa solo nelle battute finali.

Un sontuoso Aradori (25, 9/11 dal campo e 5 reb) indica la via per tre quarti di gioco, in cui sciorina il suo repertorio offensivo, oltre ad annullare Hosley (9 e 5 assist, ma 5 perse), prima di passare il testimone a Ragland (16, 2/4 da tre) che segna la partita nell’ultimo quarto con le giocate decisive. Ma la differenza Cantù la fa nella metà campo difensiva, forzando 18 sanguinose palle perse di Roma (13 nel secondo tempo, ben 6 nel solo ultimo quarto) che producono 16 punti in transizione e più in generale permettono ai brianzoli di controllare costantemente il ritmo partita. Un indiavolato Goss (22, 5/7 da due e 4/4 da tre) ed un Baron (20, 3/4 da tre e 4 assist) chirurgico dalla panchina, insieme al miglior Szewczyk (10 e 4 reb con 3/4 dai 6.75) della stagione dal perimetro reggono quasi da soli il peso dell’attacco di Dalmonte, ma la difesa biancoblu del quarto conclusivo, con Jenkins (7 con 5 recuperi e 6 assist) che si incolla al folletto romano (solo 2 punti nel 4° periodo) decide la partita. Cantù ha il torto di non chiudere la partita quando potrebbe, sopra di 15 nel terzo quarto, anche a causa della grande prestazione balistica dei capitolini (11/21 dall’arco contro il pur buono 10/26 biancoblu), ma il festival di triple della coppia Bron-Goss non basta per ribaltare il risultato.

Aradori lay up vs RomaIn cronaca. Avvio sotto controllo delle due formazioni, molto attente a non concedere spazi in difesa. Il primo break lo ispira un Leunen come sempre concreto (12, 7 reb e 3 assist), con l’elegante fade away e la tripla, seguite dal contropiede di Jenkins che costringe Dalmonte al timeout sul 16-8. Cusin (4 e 3 reb) fa sentire la sua presenza in vernice e una VitaSnella pronta a correre tocca il +9 con i guizzi di un Gentile (5, 1/7 dal campo, 2 assist) in seguito poco lucido, al rientro dal virus che lo aveva bloccato in settimana. L’ingresso di Szewczyk con tripla omaggio nel finale di quarto fissa il 23-17 interno al primo intervallo.

Uter (6 con 4 reb, 2 recuperi) bagna il suo esordio in partita con 4 punti in fila a centro area. Cantù muove bene la palla e con un produttivo Aradori (14pti a metà gara) mantiene un paio di possessi di vantaggio – 36-30 a metà frazione – , ma lascia qualcosa nella propria metà campo, punita dagli esterni romani quando prova a collassare l’area. E’ Baron a trovare i primi punti dalla distanza, con i giallorossi bravi a usare il fisico con Jones (9, 3 reb e 4 assist) e Hosley per procurarsi falli e liberi che li riportano a contatto, 39-37 a 3′ dal riposo lungo. La “sparatoria” finale vede un positivo Rullo (8, 2/5 da tre) a bersaglio due volte dall’arco, mentre Goss spara – segnando – senza senso dai 9 metri nel 45-40 dopo 20′.

Sempre l’ex varesino dall’angolo inaugura la ripresa, ma Cantù stringe le viti in difesa e vola in transizione, sfruttando anche un paio di mismatch che vedono Leunen approfittare di Goss in area. Ne esce un 10-0 cui partecipa anche il solito Aradori, che lancia i padroni di casa sul 60-47, massimo vantaggio ritoccato poco dopo sul 64-49 a metà terzo quarto. L’Acea muove poco la palla ma le triple da fantascienza di Baron (che per due volte nella partita si guadagna il fallo da tre tiri liberi sul perimetro) e Goss permettono ai romani di non affondare, col tiratore bianco da Rhode Island a fissare il 68-59 che lascia aperta la partita dopo 30′.

Goss vs RaglandRoma diventa incandescente dai 6.75 dopo l’ultimo intervallo, nella versione senza Mbakwe (6 con 8 rimbalzi) che allarga il campo a dismisura: i due traccianti di Baron e i due di Szewczyk schierato da 5 riportano a contatto i capitolini fino al 72-71 con 6′ sul cronometro. VitaSnella si innamora troppo del tiro da tre, spesso preso con eccessiva fretta, ma Ragland trova il bersaglio dal perimetro per respingere l’assalto, prima che il tecnico alla panchina di casa (dopo un fischio mancato – francamente incomprensibile – per la chiara infrazione di campo Acea) rimetta tutto in discussione sul 75 pari a 4′ dalla conclusione. Ancora il mancino da Wichita State (9 punti nell’ultimo quarto), dopo una partita silenziosa (0 assist il dato più anomalo del suo score), infila il canestro più fallo e la sua seconda tripla per il nuovo +6 canturino. La partita si fa frenetica, con lucidità intermittente per tutte e due le squadre, ma ne esce meglio Cantù, che con la schiacciata in contropiede di Aradori sembra chiudere i giochi sull’83-75 a poco più di 1′ dalla sirena. Hosley però segna dal parcheggio la sua unica tripla e VitaSnella non costruisce nulla, subendo anzi la penetrazione di Goss dell’83-80 con poco più di 30” sul cronometro. I biancoblu lasciano correre l’orologio senza segnare, ma hanno la presenza per spendere il fallo a centro campo a 3” dalla fine per impedire la chance del pareggio agli ospiti. Lo 0/2 dalla lunetta di Goss chiude ogni discorso, con Uter che esce vincente dalla tonnara per il rimbalzo.

Successo importante per Cantù, che mette in cascina il 2-0 negli scontri diretti, oltre a lasciarsi alle spalle gli ultimi risultati negativi in una settimana decisiva anche per l’Eurocup con la trasferta di Mercoledì ad Ulm. Roma recrimina per una partita che poteva anche raddrizzare, con più concentrazione nel trattamento di palla, evidenziando la necessità di una point guard, dopo la rescissione con Taylor, che metta ordine nei momenti chiave delle partite.

Stefano Mocerino

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