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Cremona prima domina, poi rischia. Suo il derby contro Cantù

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cameron clark, cremona, tiroVittoria fondamentale per la Vanoli di coach Pancotto, che ferma l’Acqua Vita Snella Cantù 71-63 al termine di una partita sempre condotta e rimessa improvvisamente in discussione nel quarto periodo. I cremonesi fanno un passo da gigante verso la Final Eight di Coppa Italia, con la nona piazza occupata da Varese e Bologna, adesso distante 4 lunghezze, mentre i brianzoli sono definitivamente estromessi dalla kermesse di Desio.

Partita che per 28′ ha un solo padrone, con la Vanoli a dettare il ritmo grazie a una difesa di squadra puntualissima, al centro della quale spicca un Cusin (13, 5 reb, 5 falli subiti) capace di farsi sentire anche in attacco. Il pick’n’roll comandato da Vitali (11, 8 assist, 7 falli subiti) fa contenti tutti, a partire dal lungo friulano in vernice, così come i tiratori sul perimetro. Cremona non tira in maniera stellare (6/21 da tre alla fine), ma mette triple chirurgiche per mandare fuori giri le rotazioni della difesa ospite. Dall’altra parte, Cantù non risolve, anzi sprofonda nelle percentuali dai 6.75, con un 2/18 che abbatte al minimo le possibilità di portare a casa il match e soprattutto rende prevedibile un attacco ostinato nel cercare il ferro con giocate in isolamento. La sola gestione della palla nei primi 20′ – 9 assist e 5 perse Cremona, solo 3 con 11 palloni al vento per i brianzoli – basterebbe a spiegare il 40-29 interno dell’intervallo lungo, che potrebbe essere più ampio se non fosse per il lavoro sotto le plance di Eric Williams (18, 9/13 dal campo, 11 reb). Tutt’altra musica, purtroppo per Sacripanti, nel reparto esterni, con un Johnson-Odom ( 7, 2/9 al tiro, 1 solo assist) pernicioso nelle scelte ed un Feldeine (9, 3/10 al tiro, 2 assist) che costeggia la partita, finendo col perdere anche il pallone della staffa che segna la resa nel finale. Pancotto pesca certamente meglio dalla sua panchina, con i contributi nei due quarti centrali anche di Mian e Gazzotti, ma è Cameron Clark (17 e 7 reb), fondamentale come a Bologna per la Vanoli, a prendersi la responsabilità ed il merito di indirizzare nuovamente la sfida verso i padroni di casa, dopo l’impronosticabile rimonta ospite.

Perchè Cantù prova a riaprirla, seppur tardivamente dopo aver toccato il -18 al 27′, sul 54-36, prima col solito Williams nel pitturato per chiudere 56-43 al 30′, poi cambiando ritmo alla partita con i quattro esterni in campo. Senza un Hollis (6, 2/8 dal campo) imbarazzante, Sacripanti rinuncia anche al confuso Johnson-Odom, mentre un Gentile (7, 1/3 da tre, 4 assist) fin lì negativo, prende in mano la squadra, nel 13-0 di parziale che porge la parità a 56 con 8′ da giocare. VitaSnella morde finalmente dietro e riesce a lanciare il contropiede, con le due ali Abass e soprattutto Jones (14, 5 reb), che chiude ripetutamente al ferro. Nella giornata peggiore di Hayes (2, 1/7 dal campo) è però Clark a suonare la sveglia per Cremona, con 7 punti consecutivi che rimettono in moto l’attacco Vanoli. La tripla di Gentile del nuovo pari a quota 63 è l’ultimo sussulto per una Cantù cui manca la lucidità, non raro dopo una rimonta, per trovare il guizzo del successo.

Giusto così, per una partita che nei primi tre quarti ha detto molto del momento differente delle due squadre. Se Cremona ha sciorinato la propria idea di pallacanestro, con un Vitali pronto ad esplorare tutte le opzioni del pick’n’roll su cui si basa il suo attacco, Cantù ha mostrato tutti i limiti di un gioco che vive di isolamenti (solo 9 assist e 16 perse alla fine) senza ritmo, che finisce per avere ripercussioni anche nella metà campo difensiva. Non c’è neppure il tempo di riflettere per Sacripanti e i suoi, attesi tra meno di 48 ore al difficile impegno casalingo contro Reggio Emilia, mentre Cremona può affrontare senza troppa pressione l’impegno in trasferta al Taliercio contro la capolista Venezia.

MVP: nel rispetto del significato letterale di Most Valuable Player è certamente Cameron Clark (17pti, 5/12 da due 1/3 da tre, 4/5 TL, 7 reb, 3 perse, 3 stopp, 1 ass, 15 di valutazione) l’uomo che lascia il segno più profondo sulla partita. Quando Cremona rischia il panico dopo aver dilapidato 18 lunghezze di margine, inchioda 7 punti vitali, impedendo a Cantù di mettere il naso avanti e girare del tutto l’inerzia della partita.

Tabellini e statistiche:

Vanoli Cremona- Acqua VitaSnella Cantù 71-63 (21-17, 40,29, 56-43)

Vanoli Cremona: Hayes 2, Gazzotti 4, Vitali 11, Mian 4, Campani 6, Ferguson 6, Mei ne, Clark 17, Cusin 13. Bell 8. All. Pancotto

Acqua VitaSnella Cantù: Johnson-Odom 7, Feldeine 9, Abass 2, Bloise ne, Maspero ne, Laganà ne, Jones 14, Shermadini, Hollis 6, Buva, Gentile 7, Williams 18. All. Sacripanti

Tiri da due: Cantù 21/41, Cremona 20/41

Tiri da tre: Cantù 2/18, Cremona 6/21

Tiri liberi: Cantù 15/18, Cremona 13/18

Rimbalzi: Cantù 38 (9 off.), Cremona 36 (7 off.)

Assist: Cantù 9, Cremona 14

Palle perse: Cantù 16, Cremona 13

Valutazione: Cantù 57, Cremona 80

 

Stefano Mocerino

 

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