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Countdown di San Valentino tra Brindisi-Cantù. Dai 10 cioccolatini di Reynolds alla prima volta di Milosevic

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milosevic, brindisi

L’Enel Brindisi sconfigge per 86-68 l’Acqua Vitasnella Cantù, al termine di un match a senso unico. Andiamo a rivivere curiosità, statistiche e retroscena della sfida attraverso il countdown targato BasketItaly!

10 come gli assist di Scottie Reynolds. Come un incantatore di serpenti, suona la propria melodia, così il play statunitense annebbia le menti degli avversari, ipnotizzandoli con le sue sopraffine giocate. Nel giorno di San Valentino, decide di dispensare cioccolatini per i propri compagni, deliziandoli con 10 prelibatezze. Attraversa uno stato di forma fisica finalmente positivo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Sciorina basket e spettacolo puro, realizzando anche 13 punti con 6/8 da 2. E’ il perfetto direttore d’orchestra di un’Enel che ora non si vuol più guardare indietro! “Ah come gioca Scottie…”

9 più 1 = 10, come i punti di Brad Heslip nel secondo quarto. Il tiratore canadese esce dalla panchina e da una scossa ai suoi, intorpiditi da un approccio troppo soft per un match già decisivo per la lotta ai playoff. Decide di mettersi in ritmo e bersagliare la retina, infiammando il match con un perfetto 100% dal campo, in virtù del 2/2 da 2 e 2/2 da 3. Nei restanti 19 minuti in cui rimane in campo. trova però un cliente scomodo come Cournooh in difesa, che non gli lascia più mezzo centimetro di spazio, sparando da oltre l’arco con 2/5. Chiude a referto a quota 16 punti, risultando comunque una delle pochissime note liete in casa Acqua Vitasnella. Fiammata canadese!

8° posto in classifica raggiunto dall’Enel Brindisi. Grazie al prezioso successo con Cantù, la squadra pugliese riaggancia il treno playoff, raggiungendo all’ottava posizione, nonché l’ultima utile per accedere alla post-season, una Venezia in piena crisi d’identità, con la conseguenza del fresco esonero di coach Recalcati. Proprio la Reyer sarà la prossima avversaria, al ritorno in campo dopo il weekend delle Final Eight di Coppa Italia. Una sfida dal sapore già decisivo. Ora si fa sul serio!

7 rimbalzi e 3/3 da tre punti per Andrea Zerini. Qualcuno nel post partita (coach Piero Bucchi esordisce così scherzando in conferenza stampa), invoca una sua candidatura a sindaco di Brindisi, vista la situazione decisamente non proprio rosa e fiori ai vertici della città adriatica. Capitan Zero è il simbolo di un’Enel tutta grinta e attributi, ma anche classe e voglia di vincere. Con l’addio di Kadji. parte ormai fisso in starting five, e anche in quest’occasione, mostra tutte le proprie caratteristiche da condottiero. Il plus/minus di +24, il più alto della serata, la dice lunga sul suo apporto mentale e tecnico. Agent Zero!

6 le palle perse per Roko Ukic. Deludente prestazione per il play croato, apparso poco incisivo e decisamente svagato al timone di una squadra senza una precisa identità di gioco. A pochi minuti dalla palla a due, l’assistant coach Brienza, rivela come Cantù sia solamente ora in fase di pre-season, per assemblaggio di uomini e idee, ma tutto ciò naturalmente non può permetterselo a dispetto del calendario e dell’importanza delle sfide da ora in avanti. Ukic chiude con 11 punti, 5/7 dal campo, 6 rimbalzi e 3 assist, ma non pare mai in controllo dei compagni e della partita. Simbolo dell’oggettiva difficoltà!

Gagic Djordje, brindisi

5 i falli di Awudu Abass, che lo constringono a finire anzi tempo la propria partita, dopo 24 minuti di gioco. Pronti, partenza, via e l’italiano commette subito 2 falli in pochi minuti, presagio di quello che sarà il continuo del proprio match. Non riesce a incidere in attacco, 6 punti realizzati con 0/4 da 3, e soffre maledettamente in difesa la verve di uno scatenato Scott. Quando non è in campo, Cantù paga a caro dazio l’assenza di un giocatore con le sue stesse, o quantomeno simili, caratteristiche. Out!

4 su 5 al tiro da 2 punti, 1 su 1 da 3 e 1 su 1 al tiro libero, per Durand Scott nel solo terzo quarto di gioco. Potrebbe sembrare un normale tabellino finale di partita, ma in realtà è lo score con cui la guardia con passaporto giamaicano, azzanna la partita al rientro dagli spogliatoi, trascinando l’Enel al break decisivo con cui spezza la flebile resistenza canturina. Sguscia da ogni parte, si insinua nella difesa ospite, e batte regolarmente i propri avversari con ogni tipo di esecuzione e parabola. Impressiona per forza fisica, risulta l’MVP della partita con 20 punti, 7/12 al tiro, in 28 minuti. Black power!

3 le vittorie consecutive per Brindisi e 3 le sconfitte di fila per Cantù. Questi i due volti della stessa medaglia, che raccontano a tutto tondo il diverso stato di forma delle due squadre. Dopo un Gennaio funesto, che è costato l’esclusione dalle F8, l’Enel si è rialzata battendo prima Sassari e poi Trento, rilanciandosi con forza e veemenza. D’altro canto l’Acqua Vitasnella cambiando molto, ha perso anche la propria identità, in realtà mai pienamente trovata in questa stagione travagliata dal punto di vista prima societario e poi cestistico. Differenti punti di vista!

2 nuovi innesti per Cantù: Michal Ignerski e Domen Lorbek. Ultimi ritocchi per un vero e proprio restyling effettuato dal patron Gerasimenko. Il polacco ex Sassari e Roma ha firmato un contratto non garantito e nei prossimi giorni la società deciderà se tesserarlo o meno, verificando le proprie condizioni (non ha disputato partite ufficiali in questa stagione) nel corso degli allenamenti. L’ala slovena ex Treviso e Avellino invece sarà subito a disposizione di coach Bazarevich e potrà dare una grossa mano per la volata finale. “Venghino signori venghino”

1 prima doppia cifra a tabellino per Nemanja Milosevic in campionato. Il montenegrino realizza 10 punti, scalando la singola cifra di realizzazione, di cui aveva ormai fatto l’abbonamento in questa stagione. Dapprima ai margini del gruppo e delle rotazioni, da quando è andato via Kadji è tornato a disposizione di coach Bucchi, ergendosi a idolo del pubblico. Non lesina una briciola di energia, talvolta anche esagerando in voglia di fare e dimostrare. Rimane in campo per 14 minuti, tirando con 3/4 da 2, 0/3 da 3 e 4/5 ai liberi, catturando anche 2 rimbalzi, acclamato dal PalaPentassuglia al coro: “Milo, Milo!”. La prima volta non si scorda mai!

0 giocatori non entrati nel corso della gara. Visto anche il punteggio, con la vittoria ormai ben salda nelle mani dei brindisini, i due coach hanno deciso di svuotare le panchine, dando spazio ai ragazzi che di solito assistono seduti alle gesta dei propri compagni. Bucchi regala un emozionante esordio in Lega A al giovane classe ’98 Stefano Fusco, dando spazio infine anche ai più navigati Cardillo e Marzaioli. Bazarevich invece chiama in causa la guardia ’97 Luca Cesana per 5 minuti e il play del ’96 Ruben Zugno sul finale di gara. Giovani rampanti!