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Cinciarini parla del suo futuro: “Rimarrei a Reggio tutta la vita, ma…”

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andrea cinciarini, reggio emilia

Dopo la festa per il secondo posto, Andrea Cinciarini ha provato a fare il punto sulla sua situazione a Il Resto del Carlino, non riuscendo però ad allontanare i dubbi sul suo futuro. Il giocatore ha ancora un anno di contratto a Reggio e per essere liberato servono circa 100mila euro. Le sirene di Milano si fanno sempre più insistenti e tutti i play nostrani vengono indicati come possibili sostituti del Cincia, da Stefano Gentile a Luca Vitali.

Il play della Nazionale, però vuole del tempo per riflettere. “Io ho un altro anno di accordo con Reggio; dunque tra qualche giorno, non appena tornato da una breve vacanza, parlerò con la dirigenza per capire che tipo di margini e condizioni ci sono per proseguire il rapporto. Inoltre nelle mie decisioni conteranno anche fattori umani e tecnici. Sono venuto a Reggio in un momento non facilissimo della mia carriera, sapendo che la società era molto ambiziosa. E direi che i risultati si sono visti. Inoltre ho apprezzato enormemente le parole del nostro patron, Stefano Landi, sul fatto che si vuole continuare su questa strada, cercando di migliorarsi ulteriormente. Prima della sfida con Venezia dissi che avrei voluto la finale scudetto e l’Eurolega. Al primo obiettivo ci siamo arrivati, il secondo è sfumato in extremis. Se dovessi tener conto dell’aspetto emotivo, per il bene che voglio alla società e alla città, e per l’incredibile passione con cui è ricambiato, firmerei a vita, ma…”

C’è un ma. “Parlando di questo con Kaukenas lui mi ha detto che, a 29 anni, ho il diritto di pensare a cosa voglio per la mia carriera. Per questo mi prendo alcuni giorni di relax e riflessioni insieme a mia moglie Alessia. Non abbiamo nemmeno scelto la destinazione. Partiamo con la macchina e andremo dove ci porta il vento.”

Gara7. “Quando ripenso a gara7 ho fitte di dolore enormi. Sabato sera, in piazza Prampolini, mi si leggeva sul viso il fatto che avrei voluto essere lì per ben altra ragione, non per celebrare un 2° posto. Io non accetto le sconfìtte, proprio non ci riesco. Anche perchè mai avrei immaginato di perdere la finale. Ero sicuro che avremmo vinto, invece occorre rendere merito a Sassari. Nell’ultima partita è stata, probabilmente, l’unica occasione in cui ha giocato meglio di noi. Sono stati molto bravi a recuperare il 21-4 del primo quarto e noi avremmo dovuto gestire meglio il vantaggio. Ci restano i complimenti, ma non contano nulla.”