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Home Serie A Caso-Hackett – Proli alza la voce: “E’ scappato, atteggiamento ingiustificabile. Dai nostri referti non è inidoneo all’attività agonistica”

Caso-Hackett – Proli alza la voce: “E’ scappato, atteggiamento ingiustificabile. Dai nostri referti non è inidoneo all’attività agonistica”

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daniel hackett, milano

Al caso Daniel Hackett scoppiato in questi giorni, mancava solo la voce della terza parte chiamata in causa seppur indirittamente, ovvero la squadra che detiene il cartellino del giocatore, l’Olimpia Milano. A parlare e rendere nota la posizione del club, è stato il presidente Livio Proli che dalle pagine della “Gazzetta dello Sport” ha fatto intendere a chiare lettere la posizione della società sulla vicenda che ha animato e surriscaldato gli animi di tutti gli addetti ai lavori.

 

Ecco le parole del presidente dell’Olimpia: “Dagli esami medici noi abbiamo riscontrato delle patologie croniche che il giocatore ha sempre avuto, legate alla discopatia e all’infiammazione del tendine d’Achille. I nostri referti evidenziano dei problemi che impongono trattamenti specifici in allenamento ma non dicono che il giocatore è inidoneo all’attività agonistica. Se poi l’atleta riferisce di una situazione degenerativa del quadro clinico va rispettato, ma diventa impossibile se uno prende e scappa. Deve rientrare e spiegare le proprie ragioni come si fa tra persone civili. 

Mi auguro che il giocatore torni dove deve essere, ovvero in Nazionale. Se ci sono stati degli equivoci tra i medici è bene chiarirli guardandosi tutti negli occhi ed è per questo che Daniel deve tornare nel ritiro azzurro. E’ scappato e questo atteggiamento è inaccettabile e non trova alcuna giustificazione. Il club lo invita a tornare sui suoi passi, e glielo abbiamo anche detto, in una situazione come questa, diventa difficile gestire.

Se dovesse arrivare una squalifica, il nostro primo problema sarebbe rimettere mano al portafogli e tornare sul mercato a caccia di un playmaker di primo livello che possa sostitirlo soprattutto in Eurolega, vista la difficoltà del nostro girone. Al momento non voglio pensare ad altro se non a far fronte ad una situazione inaspettata di cui avremmo fatto volentire a meno. Sono convinto che la situazione si possa ricomporre. Se Daniel non si ripresenta in Nazionale sa benissimo che così facendo mette in crisi il club in cui lavoro e questo non può non avere delle conseguenze. Ma non sono riflessioni da fare adesso: eventualmente le farò con lui a quattr’occhi.”