fbpx
Home Serie A Caserta-Roma, parlano coach Calvani e il neo acquisto Faisal Aden

Caserta-Roma, parlano coach Calvani e il neo acquisto Faisal Aden

0

Difficile trasferta per l’Acea Virtus Roma, che domani alle ore 18.15 sarà impegnata in trasferta al PalaMaggiò contro la JuveCaserta di coach Pino Sacripanti.

I bianconeri vengono da due ko consecutivi contro Biella e Montegranaro e vorranno riscattare la sconfitta maturata nella partita di andata. La Virtus vuole riprendere la marcia verso l’obiettivo playoff dopo le due sconfitte contro Reggio Emilia e Milano. La squadra si è allenata regolarmente durante tutta la settimana. Capitan Gigi Datome ha recuperato dalla botta al ginocchio subita in Coppa Italia ed è a disposizione per la gara di domani, per la quale è stato convocato anche il nuovo acquisto Faisal Aden, tesserato venerdì scorso.

Queste le parole di coach Calvani alla vigilia: «Caserta vive un momento particolare, i giocatori campani stanno affrontando questa situazione dimostrando attaccamento alla maglia. Ci attende una partita difficile, contro un avversario che da filo da torcere a tutti, su un campo non facile e in una partita storicamente delicata che arriva dopo l’impegno di Milano. Aden? Si mette in scia della squadra per capire di cosa abbiamo bisogno dopo sei mesi di lavoro alle spalle. E’ un giocatore simile a Dagunduro e crediamo che possa essere l’elemento giusto in questo senso».

Questo il commento in conferenza stampa di Faisal Aden: «Vengo a Roma per dimostrare il mio valore. Ho sfruttato gli impegni con la nazionale somala, con la quale ho messo a segno il record di punti segnati (59), per dimostrare di essere fisicamente integro e di aver recuperato completamente dal mio infortunio. Sono stato fuori otto mesi: è stata dura, ma ho lavorato molto intensamente per tornare quello di prima. Questa esperienza mi è servita a livello personale per conoscere meglio me stesso e il mio corpo. So fare canestro, posso togliere pressione alle altre guardie, ma il mio obiettivo è accontentare l’allenatore in quello di prima. Questa esperienza mi è servita a livello personale per conoscere meglio me stesso e il mio corpo. So fare canestro, posso togliere pressione alle altre guardie, ma il mio obiettivo è accontentare l’allenatore in quello che mi chiede e aiutare a tenere alto il livello del ritmo partita e del gioco».