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Capo d’Orlando detta legge a Bologna: sbancata la Unipol Arena 64-76

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Reyer - Capo d'Orlando: Simas JasaitisUna Betaland Capo d’Orlando ai limiti della perfezione si impone per 64-76 ai danni della Obiettivo Lavoro Bologna, e porta a casa due punti preziosissimi aggiungendo così un altro mattoncino per raggiungere l’obiettivo stagionale della salvezza.

A poco serve la rimonta che Bologna fa partire a cavallo tra il terzo e l’ultimo quarto: l’esperienza dei veterani ed il talento dei giovani in maglia bianco e azzurra permettono a Griccioli ed al suo staff di dormire sonni tranquilli, grazie ad un dominio in lungo e in largo sin dalle prime battute di gioco.

Eppure l’assenza di Bowers (fuori per circa un mese), andatasi a sommare a quella di Stojanovic (per lui ci vorrà qualche settimana in più) sembrava poter spianare la strada per una facile vittoria dei padroni di casa che, seppur privi della stella Allan Ray, potevano vantare una lunga imbattibilità casalinga (ultima sconfitta a Dicembre 2014 contro Milano) oltre che più centimetri e peso sotto canestro.

Il punto di forza ed il fulcro dell’attacco delle Vu nere si conferma infatti Pittman, che chiuderà con 15 punti e 9 rimbalzi ma soprattutto 11 falli subiti, segno di qualche sofferenza della difesa orlandina che, in più occasioni, è costretta a fermare il gioco per fermare la furia dell’ex Heat e Hawks. Falli che limitano Oriakhi, il quale giocherà in totale soltanto 10 minuti, e Metreveli, che ne giocherà qualcuno in più ma che dovrà abbandonare il campo per aver commesso il quinto.

La stazza e la presenza di Pittman, però, non bastano a risolvere i problemi in attacco di Bologna: Odom (0/7 dal campo), Williams e Fontecchio sparacchiano dal campo e la Virtus riuscirà ad infilare la prima tripla soltanto a terzo quarto inoltrato. Bene, quindi, per l’Upea, che nei primi due quarti si affida alla classe di Jasaitis (18 punti con 4/6 da tre), si affida al duo Basile assistman e Nicevic realizzatore quando servono due punti facili e poi trova, specie nel secondo tempo, ottimi spunti con le folate offensive di Perl e Laquintana, entrambi classe ’95 ed entrambi decisivi nel momento più difficile, con la Virtus tornata sotto di 4 lunghezze, e con Ilievski un po’ in debito d’ossigeno.

Un mix che si rivela deleterio ed impossibile da contrastare per Giorgio Valli, parso leggermente preoccupato dalla prestazione fornita dai suoi.

Per Bologna restano da salvare, oltre Pittman, i discreti minuti giocati da Penny Williams quando chiamato a prendersi un po’ di responsabilità e l’impatto di Vitali, uomo chiave della rimonta; bocciati Mazzola e Fontecchio: poca incisività in attacco, tanti tiri forzati ed alcuni errori banali da distanza ravvicinata.

Capo d’Orlando torna a casa con grande consapevolezza nei propri mezzi e nelle proprie risorse, a dimostrazione di quanto affermato nella conferenza stampa pre-partita sia da Griccioli che dal gm Sindoni; il gruppo, alla luce di questa vittoria, potrebbe restare questo, soprattutto se la società continuerà a porre fiducia in Metreveli (oggi più positivo dell’esordio) e avrà ancora il coraggio di schierare un giovanissimo come Vujicevic, classe ’96 croato, che oggi si è ben fatto valere in campo ed ha anche segnato un buzzer beater a fine secondo quarto.

In Sicilia torna quindi il sole dopo la beffa subita 7 giorni fa a Venezia; oggi, con quei 2 punti, la Betaland sarebbe meritatamente in testa alla classifica e nessuno avrebbe potuto ribattere.

BasketItaly.it MVP: Zoltan Perl. 12 punti, 4/7 da due, 1/1 da tre, 7 rimbalzi, 3 assist, 23 di valutazione. Quel che più sorprende è il suo carattere e il suo modo di giocare, come se fosse un veterano che naviga in Serie A da 10 anni. Perl invece ha 20 anni, è alla sua terza partita in un campionato di alto livello, ed ha davanti un futuro roseo. La vittoria della Betaland è in gran parte merito suo, perchè i canestri importanti nei minuti di buio arrivano proprio dalle sue mani. E Stojanovic, ’97 croato ancora fermo ai box, dovrebbe essere il suo titolare…

Obiettivo Lavoro Bologna – Betaland Capo d’Orlando 64-76 (12-20; 23-38; 43-54)

Bologna: Pittman 15, Fabiani n.e., Vitali 10, Cuccarolo, Gaddy 12, Williams 13, Fontecchio 6, Mazzola 6, Oxilia, Graziani n.e., Odom 1, Ray n.e.. Coach: Valli

Capo d’Orlando: Basile 2, Ilievski 8, Laquintana 11, Perl 12, Nicevic 15, Jasaitis 18, Vujicevic 2, Munastra n.e., Metreveli 4, Oriakhi 4. Coach: Griccioli

Tiri da 2: Bologna 19/49 (38%), Capo d’Orlando 22/40 (55%)

Tiri da 3: Bologna 4/18 (22%), Capo d’Orlando 5/16 (31%)

Tiri liberi: Bologna 14/26 (53%), Capo d’Orlando 17/23 (73%)

Rimbalzi: Bologna 46 (26 dif., 20 off.), Capo d’Orlando 35 (29 dif., 6 off.)

Assist: Bologna 12, Capo d’Orlando 18.