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Cantù si ferma ad un passo dal traguardo: la Virtus la condanna al terzo posto

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Si chiude con una sconfitta bruciante la regular season di Cantù, beffata sul filo di lana, 66 a 65, dalla Virtus Bologna al termine di una partita condotta senza sosta dalla fine del 1° quarto in poi. La Bennet getta al vento la vittoria – e con essa il secondo posto in classifica – negli ultimi due minuti, quando l’attacco biancoblu si ferma di colpo sul +9, mentre Bologna trova le risorse emotive e le giocate decisive dei propri go-to guys per ribaltare l’esito del match con un parziale di 10 a 0. E’ la tripla di Viktor Sanikidze, lasciato colpevolmente solo a 24” dal termine, a regalare alla Virtus il +1 finale, visto che nell’azione successiva, dopo il time-out di Trinchieri, Perkins congela il pallone per poi andare a sfondare su Poeta con poco meno di 4” sul cronometro.

A rendere, se possibile, ancora più amara la sconfitta, l’ultima preghiera di Cinciarini, che aveva recuperato palla sulla rimessa in attacco di Bologna, viene rifiutata dal ferro sulla sirena.

E dire che per Cantù le cose si erano messe davvero bene: i padroni di casa provano per primi ad allungare, con un Gigli molto attivo a rimbalzo d’attacco e Sanikidze e Douglas-Roberts, aggressivo dal palleggio contro Basile, a confezionare il 10-2 con cui la V nera si porta sul 17-11. Gli ospiti però non si scompongono ed è capitan Mazzarino a dare il segnale, con due canestri di pura tecnica in avvicinamento, prima della tripla che batte la sirena del primo quarto per il sorpasso Bennet sul 20-19.

Nel frattempo Trinchieri ha mandato in campo anche Manu Markoishvili, in teoria a referto solo per onor di firma. Ed è proprio il georgiano, schierato ancora da 4 al posto di Leunen, ad incendiare l’attacco dei suoi ad inizio 2° quarto, con due triple ed un assist che manda a schiacciare Marconato. Cantù ha un’altra faccia in difesa e non è più disposta a concedere nulla sotto il proprio tabellone. Anzi, adesso è lei a fare la voce grossa con le guardie molto mobili ed attive a rimbalzo d’attacco, portandosi sul +7 dopo 3’.

Appare chiaro che Finelli non può fare a meno della coppia GigliSanikidze, il cui rientro in campo risolleva la Canadian Solar. I bolognesi sigillano la propria area, mentre Cantù,  nel frattempo tornata ad un più classico quintetto con due lunghi, smarrisce la mano da tre ed il match si riporta in equilibrio, scalfito nel finale da due giocate di un ottimo Markoishvili. Il primo tempo dice 34-29 per Cantù, che  prevale a rimbalzo (18 rimbalzi di cui 6 offensivi contro i 13 degli avversari). Bologna sfrutta bene le penetrazioni degli esterni, trovando punti e falli (solo 4/11 dalla lunetta, però, nei primi 20’) che la tengono in partita.

Nel terzo quarto, come nel più classico dei copioni, il nemico per eccellenza del pubblico virtussino, al secolo Gianluca Basile, entra prepotentemente in scena: la guardia pugliese piazza un 3/3 da oltre l’arco e, coadiuvato ancora da Markoishvili, porge il +10 sul 49-39. Se Bologna rimane attaccata alla partita lo deve alla coppia KoponenDouglas (14 punti dei 16 punti di squadra nel periodo), che nel frangente trova anche la misura dal perimetro, statistica fin lì deficitaria per la V nera. Finale ancora per Cantù, con Leunen che trova la prima tripla personale e un ottimo Marconato per il +9 del 30’.

Cantù sembra avere le chiavi tattiche della partita in mano, quando si accende Peppe Poeta, che infiamma la Unipol Arena con la tripla del –4, sul 50-54. La squadra di Trinchieri paga qualcosa a livello fisico, trovandosi presto in bonus, ma mostra grande forza mentale, e guidata da un redivivo Leunen (5 punti consecutivi per lui) si trova avanti di 9 (56-65) a 3’ dalla fine. Da qui in poi Cantù non segnerà più, con un Perkins confusionario e accentratore, mentre ancora Poeta (9 punti per lui nel quarto di coda) prima trova Gigli a centro area, poi segna in step-back con un piede sull’arco, apparecchiando la tavola per la beffa finale.

Cantù mastica amaro e dovrà rimboccarsi le maniche già nei quarti, che la vedranno opposta a quella Scavolini contro cui ha perso due volte in stagione regolare, mentre la Virtus misurerà contro Sassari le proprie ambizioni di semifinale.

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