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Cantù ritrova il passo in campionato, ma perde Jerry Smith

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Ritrova vittoria e fiducia la chebolletta battendo senza troppe difficoltà la Sidigas Avellino di coach Valli 79-67. Prova difensiva di grande concentrazione per gli uomini di Trinchieri, che tolgono fin dall’inizio agli avversari l’arma più temuta, il tiro dal perimetro (4/16) contenendo l’inventiva di Shakur (9 e 4 assist, ma 1/9 dal campo) e le doti di realizzatore di un Richardson (14 ma 2/6 da tre) che sistema le sue cifre solo nel garbage time finale. I bianco blu limitano le palle perse (12) e ritornano a muovere la palla (23 assist su 28 canestri), vincendo la battaglia anche sotto le plance (34-27).

 

Perso Jerry Smth (nella foto) per infortunio (frattura del quinto metatarso, previsti almeno 3 mesi di stop), Trinchieri ritrova un Tabu che occhieggia alla tripla doppia (9 con 7 assist e addirittura 11 rimbalzi) ed un Leunen (16 con 4/6 dall’arco, 4 rimbalzi e 5 assist) letale da tre e regista neppure troppo occulto dell’attacco a difesa schierata. Il biondo ex-Oregon mette anche la museruola al giovane Radovic, che mette comunque in mostra lampi della sua eccellente tecnica chiudendo in doppia doppia (11 e 10rimbalzi). Dentro aree più sgombre del solito rinasce anche Alex Tyus (17 con 7/10 e 5 rimbalzi), che si muove a proprio agio tra i buchi della difesa biancoverde, dominando contro Johnson e Ebi (solo 3 rimbalzi in due).

Cantù parte con l’idea di difendere il perimetro, Shakur e Mavraides (13 e 5 assist) rispondono attaccando dal palleggio, alla ricerca dello scarico buono. Nel ritmo frenetico si fa male Smith e Tabu pesca due falli precoci. Si segna poco, 6-8 esterno dopo 5’. Valli si mette a zona, ma Cantù la attacca bene, con Leunen alla linea di tiro libero che smista palloni e segna in proprio. Tyus e Markoishvili (8 e 5 assist), lanciano il parziale di 13-2 che chiude la prima frazione sul 19-10 interno.

L’impatto di Tyus continua in avvio di secondo quarto. Tabu si fa valere a rimbalzo e lancia la transizione, propiziata anche dai recuperi di una difesa attenta, fino al +11 dopo 3’. Senza Leunen però, l’attacco biancoblu contro la difesa schierata è molto meno fluido, con Brooks meno efficace del solito dal post basso e Avellino ne approfitta con la fiammata di Radovic fino al –2, prima che la tripla del rientrato Maarty mandi tutti al riposo sul 33-28.

Ripresa che si apre all’insegna di un Tabu autorevole e aggressivo. Tempo pochi minuti e l’attacco canturino prende fuoco con Markoishvili e Leunen dall’arco per il vantaggio in doppia cifra. La reazione avellinese è affidata ancora a Radovic, ma la difesa di Trinchieri forza la palla ferma in mano ai lunghi avversari, non competenti all’uso. Con la regia di Leunen la chebolletta muove bene la palla, la tripla dell’ex-Oregon e quella di Mazzarino scrivono il +17, 61-44 dell’ultimo intervallo.

Quarto periodo di piena bagarre e parecchio nervosismo. La Sidigas paga con due tecnici a breve distanza (a Ebi e Radovic) ed il match si protrae fino alla fine con il comodo vantaggio interno. Il tempo per Richardson di sistemare le cifre, pur nella partita dove ha inciso meno finora  e si arriva alla sirena sul 79-67. Cantù compie la sua missione, ritrovando fiducia e concentrazione, soprattutto difensiva, ma perde per strada Smith nel momento più delicato per il giocatore. Arrigoni sarà già al lavoro nelle prossime ore per un sostituto visti i probabili tempi lunghi del rientro, mentre l’attualità già incombe con l’Eurolega e lo scontro di Giovedì con il Fenerbahce. Per Avellino una sconfitta preventivata, in attesa dell’indispensabile arrivo di un nuovo esterno e degli impegni interni con Biella e Brindisi che seguiranno la trasferta sarda di Domenica prossima.

 

chebolletta Cantù-Sidigas Avellino 79-67 (19-10, 33-28, 61-44)

chebolletta Cantù: Abass, Scekic 2, Smith, Markoishvili 8 Leunen 16 Mazzarino 12 Casella, Brooks 2, Tyus 17, Tabu 9, Aradori 10, Cusin 3 all.Trinchieri

Sidigas Avellino: Biligha 2 Richardson 14, Spinelli, Mavraides 13, Crow, Dragovic 11 Shakur 9, Johnson 10, Ebi 6, Warren ne, Ronconi ne, Salafia ne. all.Valli

Stefano Mocerino

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