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Cantù ospita Avellino per allontanare la zona retrocessione

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sacripanti, cantù

Sfida molto importante quella che andrà in scena al Pianella domenica sera, visto che sia Cantù che Avellino vogliono sigillare il buon momento di forma con una vittoria. Saranno tantissimi gli ex, con Pino Sacripanti a guidare una truppa composta da Buva e Leunen in campo e da Oldoini in panchina. 

 

Qui Cantù – In attesa di scoprire a cosa porterà realmente l’ingresso in società di Gerasimenko, sia a livello di giocatori che a livello dirigenziale, l’Acqua Vitasnella scenderà in campo per smuovere una classifica che recita solo due punti. Coach Corbani avrà a disposizione tutta la squadra, ad eccezione di Marco Laganà. “Ripartiamo dalla gara di Coppa – ha detto il coach – che credo possa aiutarci a scendere in campo con la giusta aggressività nella partita di domenica. Abbiamo girato il match mettendo la pressione necessaria sugli esterni. Questa potrà essere una delle chiavi della sfida con la Scandone. Avellino ha giocatori di esperienza in tutti i ruoli ed è una formazione ben assemblata e organizzata con tante qualità. I campani hanno talento e pericolosità offensiva, ma noi potremo contare su altre armi che sono il nostro modo di correre il campo e di aggredire la gara. La Sidigas avrà delle situazioni tattiche per cercare di contrastare il nostro piano partita, però credo che anche noi ci faremo trovare pronti. Spero che sia un bello spettacolo di pallacanestro. E’ ovvio che a noi serve che sia uno spettacolo vincente perché è ora di cominciare a raccogliere dei punti e questa è una sfida fondamentale.

Qui Avellino – Sono tantissimi gli ex che militano nella Scandone, a partire da Sacripanti per finire con Buva, autore di 29 punti settimana scorsa.  La Sidigas non potrà contare su Pini, fermato da un problema alla schiena. Il ritorno per Sacripanti in Brianza sarà comunque speciale, come ha annunciato in conferenza stampa: “Per me tornare a Cantù non potrà mai essere qualcosa di normale. Sono cresciuto lì, ho giocato, ho allenato nel settore giovanile vincendo tre titoli nazionali giovanili, ho guidato la prima squadra a trent’anni. Sono stato l’allenatore di Cantù più giovane di tutta la storia della pallacanestro brianzola. Rappresenta un passaggio emotivamente forte. Io, un canturino per sfatare il tabù? Me lo auguro. Dalla palla a due, sia per i tifosi, che per me e la squadra, conterà soltanto vincere. Per farlo dovremo offrire una prestazione solida e intensa, limitando il fattore Pianella. Sarà una partita dura. Dovremmo essere tatticamente bravi a non subire il loro atletismo.”

Palla a due alle 18.15.