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Cantù cerca risposte contro una Caserta a caccia di uno scalpo illustre

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Acerrime rivali del basket italiano anni ’80, Caserta e Cantù si affrontano Domenica  al PalaMaggiò per la prima volta in stagione, nella decima giornata di campionato, sfida cui arrivano con umore e classifica diversi. La Juve dello storico ex coach canturino Pino Sacripanti (4-5 il record finora), pur con una situazione difficile sul piano societario, arriva all’appuntamento caricata da due convincenti vittorie, in casa contro Bologna e sul campo della Scavolini, inframmezzate dalla preventivabile sconfitta in trasferta contro Siena. La chebolletta di coach Trinchieri (6-3) attraversa invece un periodo complicato, falcidiata dagli infortuni e in serie aperta di tre sconfitte tra Serie A e Eurolega. Se l’eliminazione da quest’ultima competizione era in qualche modo già messa in conto (ma la mancanza di cinismo e lucidità nei finali di partita in volata è un dato preoccupante), il K.O. interno contro la Mens Sana potrebbe aver lasciato qualche strascico a livello mentale, non tanto per la classifica, quanto per la gerarchia virtuale del campionato, che ha visto i senesi segnare un punto importante dopo due mesi di stagione.

La squadra di Trinchieri scenderà in Campania senza Smith e Scekic e dovrà rinunciare anche a Pietro Aradori, fermo per il problema all’adduttore, la cui assenza a Mosca ha esposto la attuale carenza di punti nelle mani dei biancoblu. L’attacco canturino avrà bisogno del Markoishvili ispirato del primo quarto contro il Khimki e del miglior Jonathan Tabu (11,8ppg con 3,9 assist e 4,6 rimbalzi), con capitan Mazzarino (48,5% dai 6,75) nel terzetto iniziale di esterni, mentre da Maarty Leunen ci si aspetta un passo avanti nello score personale, oltre all’abituale contributo in termini di playmaking e lavoro difensivo.

Cantù deve anche ricostruire il proprio pick’n’roll per coinvolgere i due lunghi, Tyus (9,1 con 4,3 rimbalzi a sera) e Cusin (6,4 più  4,2r e 1,7 stoppate), la cui esecuzione è divenuta poco redditizia nelle ultime uscite. Atteso ad uno squillo Jeff Brooks (8,6 con 5 rimbalzi, miglior biancoblu nella specialità), rimasto sospeso nel limbo tra gli spot di 3 e 4 nelle ultime poco brillanti prestazioni, con l’opzione Abass da ala piccola in caso di necessità, dopo il positivo battesimo europeo a Mosca.

Caserta, dopo aver rilasciato Chatman e Wise, conta su un rotazione ristretta di fatto a 7 giocatori. La coppia di guardie partenti è formata dagli italiani Giuliano Maresca e Stefano Gentile, che viaggiano rispettivamente a 6,3 e 6,5 punti a sera, firmandone ben 32 in coppia Domenica scorsa a Pesaro, con 5/8 combinato da tre. Proprio il tiro pesante è il segreto di Pulcinella della Juve, che tira fin qui solo il 29% in stagione, media tra il discreto 35,5% nelle 4 vittorie (8/19 nel successo all’Adriatic Arena) ed uno scarso 24% nelle 5 sconfitte. Cantù peraltro si è  ritrovata scottata dalle ultime due avversarie di Eurolega presentatesi con basse percentuali stagionali dal perimetro, ma letali poi sul campo, con il 50% (11/22) del Pana a Desio e addirittura il 62,5% (10/16) del Khimki Giovedì sera.

In ala piccola Sacripanti schiera il lituano di 2 metri Jonusas Zygimantas (8,9 con 4,1 rimbalzi), con l’opzione Mordente (9,1 con il 32% da tre in 25’) dalla panchina per dare versatilità al reparto esterni. Controllo del pitturato affidato al settepiedi nigeriano Jeleel Akindele, miglior realizzatore e rimbalzista dei bianconeri con 12,1 punti e 8,7 palloni recuperati sotto le plance, affiancato dal giovane serbo di 2,08 Stevan Jelovac (11,3 con 6,6 rimbalzi) con cui forma una rispettabilissima coppia di torri. Dalla panchina uno degli ex di giornata Andrea Michelori (sull’altro fronte Kudlacek ha giocato a Caserta la scorsa stagione) contribuisce con 4,9 punti e 4,2 rimbalzi in 16’ sul parquet.

Sulla carta una partita che veda alzarsi il punteggio ed il numero dei possessi dovrebbe favorire gli ospiti, ma le condizioni rimaneggiate in cui si presentano lascia aperta più di una chance per la Juve, davanti ad un PalaMaggiò presumibilmente caldo e caricato dal’appello ai tifosi del presidente Gervasio. Nei 46 precedenti tra le due formazioni guida Cantù 28-18, ma Caserta si è imposta 13 volte in 22 incontri casalinghi.

Le due squadre sono accomunate dalla ricerca di una nuova point-guard: Cantù è alla finestra per il prodotto di Florida State ed ex Maccabi Rishon  Derwin Kitchen (in uscita dal Panathinaikos con l’arrivo di Kapono) per allungare le rotazioni, mentre Caserta sta cercando di chiudere con Veroli per il rookie da Florida Erving Walker, che con il club laziale viaggia a quasi 15 punti di media con il 42% da tre e 2,8 assist in Legadue. Entrambe le trattative dovrebbero definirsi, in un senso o nell’altro, la prossima settimana.

Stefano Mocerino

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