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Cantù-Avellino, la sala stampa

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stefano sacripanti, cantùQueste le parole con cui coach Sacripanti ha commentato la vittoria della sua Acqua Vitasnella contro la Sidigas Avellino: “Questa sera ho tanti motivi per essere contento, anche se abbiamo fatto fatica a portare a casa questo successo. La chiave per leggere la partita è molto semplice: abbiamo bisogno di migliorare molto in difesa, nelle collaborazioni, nell’uno contro uno, su come passare sui blocchi e come aiutarci. Non a caso siamo riusciti a prendere un vantaggio nel secondo e nel quarto periodo quando abbiamo subito 13 e 8 punti mentre nel secondo, quando la Scandone ha segnato 24 punti, noi abbiamo anche attaccato peggio”.

Credo sia stata una bella vittoria – ha aggiunto l’allenatore canturino – perché, mentre procede il processo di formazione e “culturizzazione” difensiva della squadra, era importante portare a casa dei punti, arrivati questa sera contro una formazione di ottimo livello come la Sidigas”.

Adesso – ha concluso coach Sacripanti – non possiamo fermarci: nella pre-stagione abbiamo cercato di conoscere le caratteristiche dei giocatori e di costruire un gioco di squadra in attacco. Ora stiamo sviscerando pian piano le varie problematiche, di cui la più grossa è senza dubbio la difesa. Questa sera Avellino ha segnato però 65 punti, di cui 20 sui liberi e 10 approfittando di nostri errori offensivi e di passaggi sbagliati. Alla fine possiamo dire perciò di aver subito 30 punti a difesa schierata, e questo mi sembra un ottimo segnale da parte della mia formazione”.

Vitucci AvellinoCoach Vitucci in precedenza avava così commentato il match del Pianella: “Sapevamo che quella di questa sera sarebbe stata una partita molto difficile. Abbiamo giocato abbastanza alla pari, ma abbiamo subito troppo in due momenti importanti, nel secondo quarto e poi a fine gara. Nell’ultimo periodo è uscita un po’ di stanchezza fisica e mentale: in queste situazioni dobbiamo crescere nell’eseguire le situazioni con attenzione e non lasciarci prendere dalla volontà di strafare”.

Nel secondo tempo – ha continuato l’allenatore della Sidigas – abbiamo lavorato molto a rimbalzo, sicuramente meglio rispetto alle prime due frazioni in cui abbiamo avuto più difficoltà. Anche dal punto di vista della difesa è stata tutto sommato una buona partita, soprattutto nel secondo tempo. Per quanto riguarda le azioni offensive, invece, dobbiamo rendere più concreti i nostri meccanismi, soprattutto nelle giocate in cui c’è bisogno di più scaltrezza. Ora l’obiettivo è quello di raggiungere il prima possibile un’identità di squadra ben definita”.

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