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Cantù ancora senza i suoi tifosi, in Laguna contro l’arrembante Reyer

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Inizia in trasferta il girone di ritorno della chebolletta Cantù, ospite domani al Taliercio della Umana Reyer Venezia in quella che sarà la quarta trasferta consecutiva senza il sostegno dei propri tifosi, caso unico – e francamente paradossale – nello sport italiano, considerato ciò che si vede negli stadi del principale passatempo nazionale (quello che si gioca con i piedi, per intenderci). Partita insidiosa, quella che attende coach Trinchieri e i suoi, in striscia positiva da 5 partite, contro una squadra a propria volta reduce da 4 successi negli ultimi 5 impegni, tra cui le vittorie di misura contro Siena e sul campo di Varese (pur limitata da assenze importanti) Domenica scorsa.

La formazione di coach Mazzon, fallito l’obiettivo Final 8 soprattutto a causa dell’avvio di stagione zoppicante, si caratterizza per un terzetto di esterni molto atletico, con il piccolo ma razzente Keydren Clark (che l’anno score espugnò quasi da solo il Pianella con una prestazione stellare al tiro) nel ruolo di point-guard titolare (13.3ppg, 40% 3-pt FG, 2.0 apg), affiancato da Alvin Young (12.4ppg, 35.9% 3-pt FG) e Yakhouba Diawara (12.2ppg, 4.3 rpg), in grado di occupare i due spot di ala piccola e grande, a seconda delle necessità tattiche. Coppia di lunghi formata dal polacco Szymon Szewczyk (10.2ppg, 5.3rpg), reduce dalla prova “monstre” di Varese con 27 punti, 8/11 dal campo, 14 rimbalzi e 5 recuperi, e il centro italiano classe ’87 Daniele Magro, nello starting five dopo il rilascio del deludente Eric Williams. Panchina interessante quella dei lagunari, con i due mostri sacri del basket nazionale, Massimo Bulleri (9.5ppg) e Denis Marconato (indimenticato ex di giornata, nelle ultime due stagioni a Cantù) ad iniettare esperienza e classe con la loro conoscenza enciclopedica del gioco, mentre Tim Bowers (4.6ppg in 17’ abbondanti) cambia gli esterni, scontando però un calo statistico rilevante rispetto alle stagioni precedenti. Settore guardie arricchito dal recente arrivo (da Pesaro) di Denis Clemente (ancora inutilizzato però), a coprire la temporanea assenza di Zoroski. Attenzione alla versatilità di Guido Rosselli, ala da 5.4ppg con 4.3 rpg e 2.1 apg, mentre Jiri Hubalek, arrivato a fine Dicembre, allunga le rotazioni dei lunghi dopo l’infortunio di Fantoni.

Cantù si presenta all’appuntamento al completo, contando sul potenziale offensivo in crescita quanto a continuità di rendimento, che la vede 6^ per punti segnati (79.3), seconda per percentuale sia da due (55.9%) che da tre (39.7%) e 1^ dalla lunetta (78.8%). La chebolletta vanta inoltre una difesa statisticamente efficace, 2^ per punti concessi (68.9)  e per percentuale da due (42.4%), prima nella difesa sul perimetro da tre (30.3%), seconda per stoppate rifilate (3.5). Il rischio potrebbe risiedere allora in un avvio di gara con poca concentrazione, come accaduto contro Bologna, errore pericoloso contro un attacco come quello veneto che può esplodere se in giornata di grazia.

Ne è consapevole coach Trinchieri, che vede nel folletto Clark e in Szymon Szewczyk, assente all’andata, gli avversari da tenere d’occhio: “E’ chiaro che il nostro inizio di girone di ritorno è decisamente complicato. L’ottimo momento di forma dell’Umana è infatti attestato dalle 4 vittorie della Reyer nelle ultime 5 partite, arrivate sconfiggendo formazioni come Siena e Varese ed espugnando un campo difficile come quello di Caserta. Noi però – prosegue il coach – vogliamo continuare il nostro momento positivo. Per farlo dovremo essere bravi a leggere i loro tatticismi e i loro cambi di difese cercando di limitare le folate di Clark e l’impatto sotto canestro di un giocatore di grande concretezza come Szewczyk

Gli fa eco dall’altra parte, citando l’ottimo momento di Cantù, coach Mazzon: “Andiamo ad incontrare un’altra delle squadre che in questi anni sta facendo molto bene nella pallacanestro italiana e ha dato lustro al nostro basket con la partecipazione all’Eurolega e con la nomina a capo allenatore della Grecia per coach Trinchieri. E’ una squadra solidissima che rispettiamo e consideriamo una delle vere pretendenti allo scudetto. Da parte nostra i ragazzi hanno fatto un gran lavoro, in particolare lo staff medico, per recuperare gli infortunati e questo si vede con i recuperi di Szewczyk, Bowers e Clark. Aver vinto 4 delle ultime 5 partite ci fa vedere le cose in modo più positivo ma ci dà anche la consapevolezza che la nostra riuscita passa attraverso una grandissima concentrazione come quella avuta per esempio a Varese nell’ultimo quarto quando i tiri non entravano ma si é continuato a giocare con grande lucidità. Rispetto alla gara d’andata alcune cose saranno diverse perché è innegabile che stiamo recuperando dei giocatori che alla prima di campionato ci mancavano. D’altro canto però Cantù è in un ottimo momento come confermano le recenti vittorie tra le quali anche quella a Milano. Chi metterà qualcosa in più a livello fisico, di volontà e di intensità sarà la squadra che vincerà”.

I precedenti assoluti sono 67, con Cantù vittoriosa in 51 occasioni, mentre in Laguna i biancoblu sono usciti con il referto rosa in 19 dei 32 incontri disputati. All’andata alla NGC Arena finì 81-61 per i brianzoli, ma si trattava di una Reyer ben diversa dall’attuale.

Palla a due alle 20 (diretta RaiSport 1) agli ordini dei signori Cerebuch, Aronne e Bettini.

Stefano Mocerino

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