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Cantù, ad Atene per cercare l’impresa

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Secondo appuntamento della stagione europea per la Mapooro Cantù, impegnata Giovedì sera in trasferta sul campo del Panathinaikos Atene. Nonostante la crisi economica e la riduzione del budget, il parquet dell’Oaka resta uno dei più ardui da espugnare e la squadra di Argiris Pedoulakis (sostituto in panchina del ‘mago’ Obradovic) ha già fatto tremare il Real Madrid, che ha inseguito a lungo prima di imporsi 85-78 nella prima giornata.

Punta di diamante dei Verdi – nomen omen – il giocatore più talentuoso, quel Dimitris Diamantidis rimasto nonostante tutto nella squadra che lo ha lanciato. Point guard di 1 e 96, grande visione di gioco oltre ai molti punti nelle mani (11,1p e 4,8 ass nella scorsa EL), è più che mai la fonte primaria del gioco greco (13 punti e 6 assist il suo loosing effort nell’esordio stagionale a Madrid).

Unico superstite assieme a lui della vecchia guardia è Kostas Tsartsaris, una vita sui parquet europei, all’undicesima stagione con il club. Il roccioso lungo di 2 e 09, che può giostrare nelle due posizioni interne, ha prodotto 10 punti con 6 rimbalzi e 2 assist nella prima giornata, risultando molto efficace in coppia con Sofoklis Schortsanitis. Il mastodontico centro, anche ex di giornata, ha fatto ritorno in Grecia dopo l’esperienza in chiaroscuro al Maccabi, approdando però sulla sponda opposta rispetto all’Olympiakos che lo aveva lanciato. Per lui esordio da 23 con 9/9 dal campo, ma 1 solo rimbalzo e 6 perse in 19 minuti scarsi di gioco. E da Tel Aviv è passato anche Stephan Lasme, ala/centro di 203cm, 6,5 punti e 6,3 rimbalzi nell’EL 2009/10, specialista difensivo assente però in Spagna. Con lui dalla panchina esce Hilton Armstrong (solo 6 minuti e -6 di valutazione a Madrid), un passato da gregario NBA prima dell’esordio europeo lo scorso anno in Francia all’Asvel (11p e 7r di media).

Nell’insieme il reparto appare meno solido rispetto al recente passato, stante la partenza, destinazione Fenerbahce, di Mike Batiste e dei due nazionali Vougioukas e Kaimakoglou, approdati al Kazan, motivo per cui i bigmen di Trinchieri possono certamente competere sotto le plance. Cantù potrebbe però scontare la probabile e perdurante assenza di Scekic, soprattutto in fatto di intelligenza cestistica ed esperienza europea. Da rivedere l’approccio di Alex Tyus, che ha patito la maggior stazza di Aaron Baynes contro Lubiana e si ritroverà un avversario di ancora maggiore tonnellaggio contro cui provare a far valere il proprio superiore atletismo, mentre da Cusin i biancoblu si aspettano maggior durezza, soprattutto mentale.

Il reparto esterni del Pana si annuncia altrettanto interessante. A dividere con Diamantidis i minuti da playmaker (ma spesso in campo insieme al greco a Madrid) c’è Roko Ukic, ex enfant prodige europeo, le cui doti fisiche e di grande penetratore possono risultare piuttosto fastidiose per le due PG canturine, Smith e Tabu, sotto taglia rispetto alla coppia greca, mentre è da verificare la disponibilità di Mazzarino, assente in campionato. In questo senso Markoishvili potrebbe essere chiamato a compiti difensivi ‘speciali’ nel corso della serata. Il pacchetto guardie è arricchito dagli Usa Derwin Kitchen e Michael Bramos: il primo, combo guard di 191cm prodotto di Florida State, viene dall’anno da rookie europeo al Maccabi Rishon (stagione da 15 di media con il 40% da tre), mentre Bramos, più solido fisicamente (1e96 per 98kg) e utilizzato anche da numero 3, ha chiuso l’ultimo dei due anni al Gran Canaria ad oltre 9 punti e quasi 3 rimbalzi di media in Liga ACB. Intreressante il suo potenziale match-up con Aradori, atteso anche ad una maggiore condivisione in attacco, rispetto agli ostinati isolamenti in post basso visti contro Lubiana.

In ala piccola ritroviamo Jonas Maciulis, alla ricerca del rilancio definitivo dopo il grave infortunio al ginocchio in maglia Milano due stagioni fa, e l’MVP della Liga ACB Andy Panko (18,6 punti e 5,1 rimbalzi con il Gipuzcoa San Sebastian l’anno scorso) che può occupare entrambi gli spot di ala. All’esordio in Eurolega il 34enne bianco americano di 2 e 05 per 104kg ha inchiostrato 10 punti con 4 rimbalzi e altrettanti assist, una prestazione ‘alla Leunen‘, con cui potrebbe ingaggiare un duello di ‘cervelli’, posto che il canturino trovi riscatto dopo le due ultime opache prestazioni (solo 2 tiri presi dal campo nella sconfitta di Sassari).

Cantù dovrà anche migliorare le povere percentuali di tiro del match contro Lubiana (43,9% da due e 25% da tre) e trattare meglio la palla (domenica in Serie A ben 21 perse), con una maggiore circolazione per costruire buoni tiri.

Sarà la nona sfida in assoluto tra le due squadre, ma l’ultima risale addirittura al lontano 1994. Arbitri dell’incontro lo spagnolo Bulto, insieme a Herceg (Croazia) e Shemmesh (Israele)

Stefano Mocerino

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