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Cantù, a Pesaro per scacciare i fantasmi del passo falso in Europa

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Assorbita con fatica e con qualche polemica su alcune discutibili scelte arbitrali la bruciante sconfitta in terra slovena, la Cantù targata chebolletta cerca di rifarsi in campionato, dove l’attende la trasferta all’Adriatic Arena contro la Scavolini Pesaro di Giampiero Ticchi. I marchigiani, 2-5 il record finora, sono in serie aperta di 4 sconfitte consecutive, l’ultima con un netto 72-55 sul campo dell’Enel Brindisi. Dopo la grande stagione disputata lo scorso anno, culminata con le semifinali playoff conquistate proprio a spese dei brianzoli, il sodalizio biancorosso ha attraversato una profonda crisi societaria, mettendo insieme un roster quasi interamente rinnovato al ribasso.

Principali trascinatori dell’attacco guidato da Daniele Cavaliero (11,4 punti con 3,6 assist e 4,4 rimbalzi) sono le due ali Usa Antwain Barbour e Lamont Mack. Il primo, ala piccola di 1,94 uscito da Kentucky nel 2004, fattura 13,3 punti a sera, con il 37% dai 6,75 e 4,6 rimbalzi conquistati, mentre Mack, prodotto recente di UNC Charlotte, ala grande di 2,01 per 104kg scrive 12,3 punti a sera con 4,9 rimbalzi ed un interessante 44.9% (13/29) dal perimetro. Fino a due settimane fa divideva il ruolo con Valerio Amoroso, rilasciato con comune accordo dalla società, dopo conflitti di spogliatoio che il giocatore si porta appresso ovunque vada dopo Teramo. A fianco di Cavaliero giostra Reggie Hamilton combo-guard di 1,80 uscito quest’anno da Oakland University, che produce 8,3 ppg, ma con un misero 16,7% dal perimetro.

Spot di centro occupato dall’ex Virtus Roma Andrea Crosariol, 210cm di notevole ingombro quanto scarsa tecnica, che viaggia a 9,4 e 5,6 rimbalzi di media, col 77%  al tiro, frutto principalmente di lay-up e schiacciate (due delle poche soluzioni disponibili) e il 46% ai liberi. Dalla panchina a cambiare i lunghi escono Sylvere Bryan, giocatore di quantità con lunga militanza italiana, che garantisce 13′ a 4,7 punti e 4 rimbalzi e capitan Flamini, fin qui solo 1 punto e 2 rimbalzi in 19′ di impiego medio.

Per il cambio degli esterni Ticchi, perso lo sfortunato Andrea Traini, una delle novità positive di questo avvio di stagione, per la rottura del crociato anteriore patita contro Sassari, si affida a Denis Clemente, frizzante combo-guard portoricana di 1,85 uscito da Kansas State 2 anni fa (16,6 ppg più 4,2 assist nell’anno da senior), liberatosi dopo l’esclusione di Napoli in Legadue, dove aveva iniziato la stagione.

Cantù arriva all’appuntamento conscia di trovarsi di fronte ad una vittoria obbligata, per rilanciare la propria corsa in campionato, ora che la prospettiva europea si è fatta oltremodo difficile. Trinchieri sa che i suoi, in serie A, hanno molti meno problemi in area di quelli denunciati in Eurolega, con Tyus e Cusin (ex di giornata: lo scorso anno 7,7 punti, 5,1 rimbalzi e 1,3 stoppate con la Vuelle) e può contare sulla profondità del roster ed i tanti punti nelle mani per avere ragione di un’avversaria fermatasi sotto i 60 punti nelle ultime due giornate.

Ci sarà bisogno della faccia cattiva in difesa, visto che i marchigiani, all’ultima esibizione casalinga, pur nella sconfitta contro una squadra run and gun come Sassari, hanno messo a referto 90 punti, 86 dei quali firmati da un quintetto con gente che sa metterla. In attacco i biancoblu contano sull’asse AradoriMarkoishvili (35 punti combinati a Lubiana) per ingrassare lo score, sperando di ritrovare un Tabu ai livelli consueti, oscurato nelle penetrazioni dai lunghi sloveni e di scarsa vena al tiro (2/8 totale) ed il Leunen del secondo tempo contro l’Olimpija (dopo che Trinchieri lo aveva pesantemente apostrofato nella prima metà). Atteso al riscatto anche Jeff Brooks, fuori partita mentalmente Giovedì in Eurolega. Nel frattempo le antenne dei tifosi sono sintonizzate sul mercato, in attesa del nuovo play che integrerà un Tabu che, parole del suo coach, si è guadagnato sul campo i galloni di titolare, quanto meno fino al rientro di Smith.

A proposito di Trinchieri, così il guru canturino presenta l’avversaria: La Scavolini sarà sicuramente animata da un forte desiderio di riscatto e vorrà conquistare un successo liberatorio di fronte al proprio pubblico per uscire da un momento difficile. Ovvio dunque che cercherà di mettere in campo sin dall’inizio una grande aggressività. Il nostro compito sarà quello di continuare a eseguire ciò che abbiamo preparato, evitando di far prendere troppa fiducia ai padroni di casa. Sarà inoltre fondamentale – continua il coach – tenere difensivamente gli 1vs1, aspetto in cui abbiamo mostrato le meggiori difficoltà Giovedì a Lubiana”

I precedenti sul campo della Scavolini dicono 31-21 per i biancorossi, mentre Cantù è avanti nel bilancio complessivo 56-50. Lo scontro in campo neutro in semifinale di Coppa Italia dello scorso anno vide imporsi l’allora Bennet 71-64

Palla a due alle ore 18.15 (diretta in Lombardia su Tele7laghi, per i pochi fortunati tifosi biancoblu che la ricevono…) agli ordini dei signori Begnis, Pozzana e Bettini

Stefano Mocerino

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