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Brindisi canta sulle note di Rino Gaetano, Caserta vive lo spauracchio di Dario Argento: countdown!

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New Basket Brindisi 2013-2014

La settima giornata di campionato ha registrato un impresa storica che di certo i protagonisti non dimenticheranno per molto tempo. L’Enel Brindisi infatti ,espugando il Palamaggiò di Caserta e approfittando delle sconfitte di Bologna e Siena, è in cima alla classifica di Lega A essendosi scrollata di dosso tutte le altre contendenti con cui condivideva il primato. Per la Pasta Reggia Caserta invece, dopo il buon inizio di stagione, è buio pesto in virtù delle cinque sconfitte consecutive rimediate. Riviviamo insieme le mille emozioni del match nel classico Countdown targato BasketItaly!

10 come le dita delle mani che i supporters brindisini alzano al cielo al suono della sirena finale. Che si trovassero nello spicchio riservato ai tifosi ospiti o seduti sul proprio divano di casa, la gioia per la sesta vittoria conseguita in sette match disputati, è scattata all’unisono anche a distanza di 400km. Abbracci e batti cinque (o meglio dieci) sono stati la colonna sonora finale di un incontro vissuto al cardiopalma. E al termine dei 40′, le mani rivolte al cielo, perchè mai come in questo momento: “il cielo è sempre più blu (bianco-blù)!”

9 il voto ad uno stratosferico DelRoy James, MVP del match. Reduce dall’esperienza della scorsa annata in LegaDue con la casacca del Ferentino e arrivato in estate dopo un lungo corteggiamento del GM Giuliani, si candida seriamente ad essere una delle migliori rivelazioni di questo campionato. Atleticità e fisicità pazzesca per il giocatore nato in Guyana, che chiude l’incontro in doppia-doppia con 17 punti + 14 rimbalzi e distribuendo inoltre 2 assist, con la ciliegina sulla torta di 2 stoppate rifilate per una valutazione complessiva pari a 28. Un nome, una garanzia: DelRoy infatti nella sua lingua vuol dire “The King”.

8 come i punti messi a segno da Chris Roberts. La guardia nativa di Forth Worth sembra essere il vero barometro della Juve Caserta, viste le sue altalenanti prestazioni. Il giocatore USA aveva infatto trascinato la propria squadra nelle prime partite stagionali, incantando il pubblico a suon di grandi giocate e numeri di alta scuola. Il suo scout parla chiaro: nelle prime 3 partite una media di 18 punti, mentre nelle ultime 4 una media di 5.75 pt. Solo problemi fisici e scarsa condizione o le difese avranno preso le giuste contromisure? Rimandato. 

7 i minuti iniziali del terzo quarto, in cui l’Enel rientrando dagli spogliatoi con la giusta cattiveria agonistica, rifila un’energica sterzata all’incontro scavando un break 13-2 annichilendo la squadra campana. Il terzo periodo si concluderà con il parziale di 11-22, risultando poi decisivo per le sorti della sfida. Benedetto intervallo.

Folarin Campbell Brindisi6 come il sesto uomo in campo per definizione: Folarin Campbell. Coach Bucchi ha speso parole al miele per lui, definendolo uomo chiave per la propria sagacia tattica e non solo. Entra dalla panchina a partita in corso, ma pare sempre più il leader silenzioso della squadra, tanto che nei momenti cruciali del match è presente sul parquet e tutti i palloni passano dalle sue mani. Il tabellino personale recita: 16 punti in 29 min frutto del 60% da 2 (3/5) e 100% da 3 (3/3), recuperando 3 palloni (e perdendone 2) e smazzolando 2 assist. Il saggio Folarin!

5 come le sconfitte consecutive di Caserta in contro altare alle 5 vittorie consecutive di Brindisi. Buio pesto per la squadra di coach Molin dopo l’ennesima sconfitta patìta, che apre così scenari e riflessioni degne del più famoso film di Dario Argento: “profondo rosso, o meglio, sprofondo bianco-nero!”. Dalle bizze del play Hannah, più sregolatezza che genio, ai problemi sotto canestro per via della mancanza di un vero intimidatore d’area, il clima non è certamente dei più sereni. Domenica prossima contro Montegranaro è uno scontro salvezza dalla valenza di 4 punti: vietato continuare a perdere.

4 i punti di scarto in virtù del risultato finale di 65-69. Volata anche sul +13 a 6′ dal termine, la truppa di coach Bucchi ha improvvisamente staccato la spina nei minuti finali dell’incontro, permettendo a Caserta di rientrare miracolosamente in partita e rischiando addirittura il colpaccio. Sul -2 a 30 secondi dall’ultima sirena infatti Stephon Hannah ha avuto tra le mani la tripla del clamoroso vantaggio, terminata però sul ferro. Non è finita finchè la sirena finale non suona!

3 come le palle perse da Ron Lewis, che dopo i segnali di ripresa nelle ultime apparizioni, compie un passo indietro a livello di prestazione. Grande la fiducia dimostatagli da Bucchi, che lo tiene in campo per 28 minuti in cui realizza 2 punti frutto di un 2/2 nella gita alla lunetta e restando a secco dal campo (0/3 complessivo). A piccole dosi.

2 i punti realizzati da Carleton Scott, impiegato con il lumicino da coach Molin che lo chiama in causa per soli 6 minuti. Difficilmente spiegabile la scelta, finanche visto il calo di rendimento patìto dai bianconeri nel secondo tempo, l’ala USA potrebbe essere ai ferri corti con lo staff tecnico. Sul filo d’un rasoio…

1 come un giocatore solo in doppia cifra per Caserta: trattasi di Jeff Brooks, che aggredisce il ferro avversario come un avvoltoio nei primi 20′ per poi soffrire man mano le contromisure tattiche contrappostegli dalla difesa pugliese. 20 i punti siglati in 34 minuti, catturando inoltre 4 rimbalzi e smistando 2 assist per una valutazione di Lega pari a 21. Partendo da Jesi, passando per Cantù fino ad arrivare a Caserta.. sicurezza Jeff!

0 come i momenti di tensione vissuti al palazzetto fra le due tifoserie. Non dovrebbe essere normalmente rimarcato nel contesto di una giornata di sport, ma visto l’assetto predisposto accuratamente per il derby del sud, con le forze dell’ordine in tenuta antisommossa e i pullman brindisini scortati dal casello autostradale, è già una notizia! Grande calore e passione da entrambe le tifoserie e sfottò sugli spalti a livello di cori, ma estrema tranquillità a partita terminata al di fuori del Palamaggiò. Questo è lo sport che vogliamo, questo è il basket!