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Brindisi, Bucchi risponde a muso duro alle critiche: “Basta menzogne, questa è la verità”

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Piero Bucchi Brindisi

Che l’atmosfera in casa Enel Brindisi non fosse delle più serene e rilassanti, era ormai cosa nota a tutti. Il momento è certamente molto delicato, con la squadra in piena crisi d’identità e risultati, risucchiata in classifica dopo i 3 K.O. consecutivi, delineando un quadro di cinque sconfitte nelle ultime sei partite. L’ambiente si è così surriscaldato, indicando diversi fattori come cause scatentanti dell’opaca stagione finora intrapresa dalla squadra di coach Bucchi. Proprio l’allenatore brindisino, quest’oggi in conferenza stampa, ha risposto a muso duro alle critiche piovutegli nell’ultima settimana. Il coach ha infatti controbattuto in particolar modo all’articolo del giornalista e caporedattore della redazione brindisina della Gazzetta del Mezzogiorno, Arnaldo Travaglini, pubblicato nei giorni scorsi. Successivamente non ha dato modo, ai giornalisti presenti in sala stampa, di esporre le consuete domande che dovrebbero rappresentare la parte fondamentale di una conferenza stampa pre-partita indetta dalla società. Un vero e proprio monologo.

Queste le parole di Piero Bucchi: “Innanzitutto ci tengo a ringraziare pubblicamente i tifosi per la pacifica e festosa invasione, manifestataci Martedì nel corso dell’allenamento pomeridiano. Sono stati molto affettuosi e ci ha fatto davvero piacere. La squadra ha lavorato duro. Zerini ha avuto una piccola distorsione alla caviglia, ma non dovrebbe essere nulla di grave. Anosike continua a lavorare ma ovviamente, essendo fermo dall’11 Novembre, data della sua ultima partita ufficiale, non sappiamo quale contributo ci possa dare. Lo scopriremo Domenica in campo. E’ un ragazzo comunque molto intelligente, dall’elevata comprensione della pallacanestro e si è inserito velocemente con facilità negli schemi offensivi”.

Da questo momento, prendendo spunto dall’articolo del giornalista indicato, risponde a tono: “Non è vero che ho forzato Banks nel giocare Domenica. Non l’ho mai fatto in tutta la mia carriera. Il dottor Palaia aveva dato il via libera, e poi lo stesso giocatore (che si è allenato sia Venerdì che Sabato) ha voluto aiutare i propri compagni. Ha dato il 200% e lo ringrazio. Sente ancora dolore e vedremo se potrà essere della partita Domenica.

Inoltre – continua Bucchi – non ho mai offeso nessuno, usando la parola “palle” al termine dello scorso match. Mi riferivo solo agli attributi che la squadra deve tirare fuori per uscire da questo momento. Ciò non vuol dire che i miei ragazzi non ne hanno. A chi mi accusa di rivoluzione a fine di ogni stagione, rispondo che io di certo non mi diverto. A Turner è stata presentata un’offerta nel corso della scorsa annata, ma lui l’ha disattesa per poi propendere verso la proposta più remunerativa di Cremona. James, così come Pullen, Denmon o Gibson hanno sempre migliorato il proprio contratto dopo l’esperienza a Brindisi. Ciò dimostra la qualità del nostro lavoro, dandoci soddisfazione. Mays ora prende quanto tutto il nostro reparto lunghi messo insieme. E’ normale ed è il classico gioco del mercato e del professionismo. Menomale che ho insistito molto, ma dico molto molto, per tenere Zerini.

Infine parliamo di settore giovanile. Mi accusano di non tenerne conto e di averlo messo in secondo piano. Dico solo che la società non me ne ha mai parlato, e io, non essendo invadente, non ho mai messo bocca. Ho disputato 8 anni nelle giovanili Virtus Bologna, di cui 6 con Messina, per poi andare a Rimini, uno dei settori giovani più floridi, da cui sono usciti fior di giocatori, tra cui uno su tutti, Carlton Myers. Basta dire cose non veritiere sul mio conto”.