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Home Serie A Bodiroga ospite del countdown di Acea-Enel. Ebi è energia pura, Pullen-Denmon assenti ingiustificati

Bodiroga ospite del countdown di Acea-Enel. Ebi è energia pura, Pullen-Denmon assenti ingiustificati

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Torna il countdown targato Basketitaly, facendo il punto questa volta sul match andato in scena ieri al PalaTiziano tra l’Acea Roma e l’Enel Brindisi, conclusosi con il punteggio di 80-58. Andiamo a rivivere la partita attraverso le statistiche e curiosità più interessanti.

 

10.. x 2 e si ottengono i punti realizzati da Ndudi Ebi. Il pivot nigeriano vede biancoazzurro e s’infiamma! Fenomenale prestazione per lui, entrando dalla panchina, da 20 punti con 9/12 dal campo in 19 minuti arricchita da 4 rimbalzi, 5 falli subiti e una stoppata. Corre, schiaccia, salta, recupera: è praticamente ovunque. Come direbbe un famoso spot dell’Enel.. guerriero!

9 come i rimbalzi offensivi catturati per James Mays, che sommati ai 5 difensivi fanno 14 in totale timbrando così l’ennesima doppia doppia stagionale in virtù dei 17 punti messi a segno. Il pivot centrafricano è l’unico baluardo della truppa brindisina, ultimo ad ammainare la bandiera lottando contro tutti e tutti sotto le plance. La valutazione di Lega pari a 33, migliore in assoluto nella gara, non giunge per caso. Totem!

8 gli assist smazzati da Rok Stipcevic. Il play croato si mette nelle vesti di direttore d’orchestra dirigendo in modo impeccabile il suo gruppo. Roma le suona sin dal primo minuto e lui si concede anche lo sfizio di mettersi in proprio mettendo a segno 18 punti con 6/10 al tiro. A tutto Rok!

7 soli punti realizzati da Brindisi nel primo quarto a fronte dei 23 di marca locale. Ormai il dato è pressochè inconfutabile: i ragazzi di coach Bucchi latitano nell’approccio alla partita, faticando enormemente a incanalarsi nei giusti binari. Spesso, nel corso della stagione, il divario accumulato è stato pian piano annullato nell’arco della gara, ma ciò non può accadere sempre per la condizione fisica e mentale. Quando si è costretti a inseguire sin dai primi minuti il fiato si accorcia e la lucidità cala inevitabilmente. Bucchi,abbiamo un problema!

6 le palle perse da Delroy James. La fin troppa generosità del giocatore con passaporto guyano lo porta talvolta a pasticciare nel ball handling perdendo sanguinosi palloni, ma Delroy è sicuramente l’ultimo ad arrendersi, mettendoci corpo e anima per cercare di dare la scossa ai suoi. Ciò non avviene ma flirta con la doppia doppia dati i suoi 12 punti e 9 rimbalzi. Barcollo ma non mollo!

5 come le vittorie nelle ultime sei giornate per la Virtus. Da quando è terminata l’avventura europea in Eurocup, la squadra di coach Dalmonte ha cambiato decisamente marcia mettendo il piede sull’acceleratore. L’unica sconfitta porta la firma della scorsa trasferta a Milano ma per il resto il ruolino di marcia è impeccabile. Forma smagliante!

Acea Roma, Ramel Curry saluta i tifosi

4 su 5 da 3 per Ramel Curry. D’accordo, non sarà certamente il Curry più famoso, ma giunto un mese fa a Roma la guarda newyorkese ha impressionato tutti per la sua classe cristallina, frutto di una proprietà di palleggio e un rilascio di tiro da far brillare gli occhi. Sempre utile alla propria squadra, raccoglie anche silenziosamente 7 rimbalzi mettendo il punto esclamativo alla sua prova da 17 punti con 6/9 al tiro. Non solo Steph!

3 come le giornate al termine della regular season. Dopo le due sconfitte consecutive lontano da casa, l’Enel è ancora saldamente al sesto posto ma le serve una vittoria per blindare i playoff senza ricorrere alla calcolatrice per calcoli scervellotici. Roma è aggrappata al treno delle inseguitrici per un posto nelle prime 8 e attualmente è nel gruppone di 3 squadre che inseguono a due punti di distanza Bologna e la vincente dello scontro di questa sera tra Cantù-Cremona, coinquilini al 7-8° posto. Rush finale!

2 come la valutazione totale della squadra brindisina. Il dato parla da sè con l’Enel che probabilmente è rimasta affascinata dalle bellezze della capitale, timbrando il badge al PalaTiziano per poi rimanere ingolfata in mezzo alla folla di Via Condotti. Roma d’altro canto chiude con una valutazione pari a 88 e ogni paragone o motivo di confronto pare semplicemente superfluo. Yin e yang!

1 presenza a bordo campo da Hall of Fame. Come ospite d’onore ieri in prima fila al PalaTiziano era presente DejanBodiroga, campione serbo che ha terminato la sua gloriosa carriera a Roma nel 2007 dopo due stagioni in canotta giallorossa. Il pubblico romano ma non solo, gli tributa una meritatissima standing ovation per un giocatore che ha fatto la storia del basket europeo. Chapeau!

0 come i punti che segna il tabellino fino a metà del terzo quarto per il duo Pullen-Denmon. I due principali terminali offensivi del roster brindisino steccano clamorosamente il match, rimanendo con la testa negli spogliatoi. Il play ex Barca sonnecchia per tutta la partita, segnando il suo primo canestro a un minuto dalla fine che gli vale l’1/8 dal campo. Indisponente nell’atteggiamento del corpo, fa venire i capelli bianchi a tutti i supporters biancoazzurri. Denmon non entra mai in ritmo litigando con il ferro e con le sue scarse precentuali, muovendo il suo tabellino prettamente dalla lunetta (5 dei suoi 9 pt). Lo 0/10 da 3 equamente distribuito tra i due rappresenta la pietra tombale per le speranze di rimonta dei suoi. Assenti ingiustificati!