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Avellino vince il derby, e ritorna in corsa per i play-off insieme ai cugini

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La Sidigas Avellino sbanca il PalaMaggiò di Caserta, e conquista il derby campano di ritorno, restituendo alla compagine bianconera di casa lo scherzetto della vittoria a domicilio del turno di andata. La Juve, quindi, vede fermarsi a tre le proprie vittorie consecutive in classifica, e vede arrestarsi la sua corsa play-off all’inseguimento di Venezia. Proprio il ko della formazione di coach Mazzon sul campo dei campioni d’Italia in carica ha riportato in gioco per un posto nel prossimo post season, anche, la Sidigas.

Ora gli irpini hanno due punti in meno di Caserta, e quattro da recuperare a Venezia (NDR sconfitta al Taliercio all’andata dagli irpini) che sarà la prossima avversaria al PaladelMauro nel penultimo turno di regular season. La sconfitta come detto in precedenza ha interrotto la scalata in classifica della Juve, ma i ragazzi bianconeri matematica alla mano possono ancora sperare nella qualificazione ai play-off vincendo gli ultimi due turni con la concomitante doppia sconfitta di Venezia, cosa peraltro nella quale deve sperare la stessa Avellino per centrare l’impresa ottavo posto.

La gara pronti e via ha visto il veemente inizio dei casertani con un 5-0 al 1’ tutto di marca lituana con Jonusas, peccato che il giocatore baltico abbia concluso praticamente lì la sua partita dopo la bella fiammata iniziale (tripla + canestro in entrata). Ad inizio gara Avellino ha fatto  fatica a carburare (9-4 al 3’), ma trascinata da un eccezionale Lakovic (13 punti con tre triple nella prima frazione) ha chiuso la prima frazione sul massimo vantaggio +6 (17-23 al 20’). Il secondo quarto di gioco invece è stato tutto per i bianconeri di casa, che con una difesa eccellente (6 appena i punti concessi agli irpini), ed i punti di uno scatenato Jelovac in attacco sono arrivati all’intervallo in vantaggio di 4 lunghezze (33-29 al 20’). Al rientro dagli spogliatoi la musica non cambia Caserta comanda nel punteggio, ed Avellino insegue (42-38 al 23’) a corta distanza. Il terzo quarto potrebbe essere quello decisivo per spaccare la partita per i bianconeri (49-42 al 26’), ma Avellino nonostante faccia una fatica tremenda al tiro con i suoi esterni Richardson e Dean riesce a rimanere in scia grazie ad uno strepitoso Ivanov nella terza frazione (12 punti nella terza frazione con anche due triple certamente non specialità di casa Ivanov). All’epilogo del terzo quarto Caserta, comunque, grazie ad una delle solite triple da otto metri sulla sirena di Stefano Gentile ha un confortante vantaggio di 7 punti (59-52 al 30’). Nel quarto finale, invece, cambiano gli scenari dell’incontro: la Juve cala in maniera vistosa in termini di energie e forze fisiche, la Sidigas con le sue rotazioni enormemente maggiori in uomini ed in qualità ne approfitta piazzando un break di 3-13 (62-65 al 35’). Michelori da sotto riporta i suoi sul -1 (64-65 al 36’), ma ancora super Ivanov con quattro punti in fila apre un nuovo break di 0-9 che dà il primo vantaggio in doppia cifra ai lupi (64-74 al 38’). Qualche fischio di troppo della terna arbitrale sulla difesa aggressiva a tutto campo ordinata da coach Sacripanti fa saltare i nervi al tecnico, che sul 66-74 subisce un doppio tecnico e viene espulso. La Sidigas è quasi perfetta ad amministrare la propria lunga gita in lunetta (5/6) e così sul 64-79 con poco meno di due minuti da giocare possono scivolare i titoli di coda sulla vittoria meritata di Avellino, ma il solito plauso va a Caserta che ha messo sul rettangolo di gioco come suo solito tutto quello poteva.

Dal punto di vista dei singoli la palma del migliore in campo va a Kaloyan Ivanov, che avendo sentito del ritorno in Italia del fratello gemello a Varese avrà voluto dimostrare di essere lui il più bravo in famiglia, ma battute a parte il pivot bulgaro oltre ai soliti 12 rimbalzi, ha spaiato le carte in tavola della difesa casertana con i suoi punti (20) e le sue triple (3/4 da tre) proprio quando i suoi compagni facevano una fatica mostruosa a trovare la via del canestro. Inutile sottolineare come sia stato ancora una volta decisivo Jaka Lakovic in regia (26 punti 9 falli subiti e 3 assist), ma da sottolineare anche la prestazione tattica di Jimmy Lee Hunter, che ha segnato solo 4 punti ma è stato prezioso sia in difesa su Gentile, sia in regia quando coach Pancotto ha scelto di sostituire tra fine terzo quarto ed inizio quarto finale Lakovic, per farlo rifiatare, con lui e non con lo sbiadito Spinelli visto nel secondo quarto. Per Caserta il migliore è stato Jelovac (24 punti 9 falli subiti e 4 palle recuperate), insieme a Stefano Gentile (16 punti e 3 assist) fino a quando il giovane play è riuscito ad essere lucido in difesa, ma il figlio di Nando è stato anche lui vittima del vistoso calo fisico dei bianconeri nel quarto finale, dove neanche i veterani Mordente e Michelori con la loro esperienza e saggezza sono riusciti a fare da guida ai compagni di squadra.

Juve Caserta-Sidigas Avellino 75-85 (17-23, 33-29, 59-52)

Caserta: Jelovac 24, Gentile 16, Michelori 10, Mavraides 8, Mordente 6, Maresca 6, Jonusas 5

Avellino: Lakovic 26, Ivanov 20, Richardson 14, Dean 11, L. Johnson 10, Hunter 4

Mvp: Kaloyan Ivanov