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Avellino-Varese: Per lo sloveno Lakovic c’è subito la capolista

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Domani sera per la seconda giornata del massimo campionato italiano di basket la Sidigas Avellino ospiterà la capolista Cimberio Varese. La settimana trascorsa in Irpina è stata un’altra sette giorni movimentata e di novità dopo il pesante stop subito a Montegranaro nel secondo scontro diretto consecutivo perso dopo quello casalingo contro Pesaro. I brutti stop, oltre, alla posizione di classifica sempre più delicata (irpini terz’ultimi con due lunghezze di vantaggio sulle cenerentole Biella e Pesaro) hanno 

indotto in settimana la dirigenza biancoverde ad operare l’ennesimo sforzo sul mercato nel tentativo di dare la svolta alla squadra in questa stagione. Lo sforzo ha il nome e le sembianze di Jaka Lavokic, il fortissimo regista sloveno ex Barca e Panathinaikos è arrivato in Irpinia lo scorso Mercoledì via Turchia dal Galatasaray Istanbul. A fare posto a Lakovic è stato il deludente Dwight Hardy, che non ha confermato il rendimento fatto vedere la scorsa stagione in Legadue a Pistoia, dopo la lunga vicenda per ottenere il passaporto congolese per il tesseramento in maglia Scandone. Oltre ad Hardy, potrebbero essere altri giocatori a lasciare Avellino, ed in questo senso saranno monitorate le prestazioni di Dragovic e Shakur, anche se per quest’ultimo sembra che quella di domani sera sarà l’ultima recita in maglia biancoverde. Intanto il giocatore sloveno al suo arrivo in Irpinia ha dichiarato di essere stato conquistato dal progetto della società e di essere l’uomo giusto con la sua esperienza per dare alla squadra la leadership in campo.

Un diverso spirito ed atteggiamento vorrà vedere nella sua prima uscita casalinga, rispetto alla debacle di Montegranaro, coach Pancotto, che nella consueta conferenza stampa della vigilia è stato molto chiaro nell’affermare cosa si aspetta nella gara di domani contro Varese: “Affrontiamo la prima in classifica, che ha perso solo 2 partite fino ad ora. Ciò vuol dire bravura da parte di chi l’ha preparata, oltre a forza e fiducia. Ci troveremo di fronte una squadra che è brava, soprattutto, a trovare tutti i tiri in mezzo al campo, sia sui 28 metri, che a difesa schierata, senza dare punti di riferimento. La loro forza deve essere, per noi, un motivo per crescere. Abbiamo la necessità e la volontà di concentrarsi sugli obiettivi e non sui problemi. C’è grossa voglia di fare, e di fare bene: abbiamo fatto un altro cambiamento per dare maggiore energia alla squadra e adesso dobbiamo svilupparla. L’arrivo di Lakovic ha questo senso: ringrazio la società per lo sforzo di darci un giocatore che ci porta cultura e mentalità negli allenamenti e a cui voglio dare la squadra in mano, nonostante ci voglia tempo. Non mi illudo che due allenamenti cambiano quanto fatto in sei mesi, ma abbiamo voglia di allenarci con credibilità”.

Sulla sponda varesina, invece, il morale e le aspettative sono di tutt’altro tipo vista la posizione in classifica da prima della classe, ed il completo recupero di Ere e Banks che domani saranno entrambi della partita, mentre l’oriundo Bruno Cerella sarà a referto. Tutte buone notizie per coach Frank Vitucci, che domani sarà alla prima gara da ex al PaladelMauro dopo le splendide ultime due annate alla guida della Scandone, dove la sua squadra nonostante gli evidenti problemi societari e serie di infortuni da guinness dei primati ha sempre sciorinato un ottimo basket in campo aperto e buttato il cuore oltre l’ostacolo nei momenti più drammatici sportivamente parlando. Non è un mistero che in estate i tifosi irpini hanno rimpianto e tutt’ora rimpiangono la decisione di Vitucci di volare verso altri lidi Dal punto di vista tecnico la squadra varesina basa la sua forza, oltre sull’essere un gruppo molto collaudato nel gioco ed affiato  nelle teste dei suoi interpreti, sull’asse play-pivot composto dalla coppia Mike Green-Dunston. Per Lakovic, quindi, subito un avversario duro nel suo esordio italiano, mentre Linton Johnson a dispetto del lungo più forte della prima parte del campionato dovrà dimostrare di essere quel pivot sempre apprezzato ad Avellino per la sua aggressività in difesa ed a rimbalzo, oltre per la sua capacità di chiudere i giochi a due con i compagni.

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