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Avellino-Milano in Countdown: 10 alla partenza sprint della Scandone, bene Anosike, cresce Harper, si salva Gentile

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Frank Vitucci, Cimberio Varese

Avellino si aggiudica l’ultimo posticipo della quarta giornata della Beko Serie A battendo Milano per 73 a 63 (clicca qui per rivivere il match). Questo è in countdown Sidigas-EA7.

10 il voto alla partenza sprint di Avellino. Gli irpini approfittano della rottura prolungata in attaco di Milano per portarsi sul 20 a 3 dopo cinque minuti di gioco. Grazie ad una buona circolazione di palla la Sidigas costruisce tiri aperti e le percentuali ne beneficiano. Forse nei primi 20′ la migliore Scandone dell’ultimo lustro.

9 i rimbalzi raccolti da Anosike e da Harper. L’ex Pesaro si rivela fondamentale nel gioco dei campani che soffrono terribilmente quando è “panchinato” con 4 falli nel terzo quarto. Alla fine conclude con 13 punti e 9 rimbalzi. L’ex Nba, invece, nonostante vada ancora a corrente alternata come dimostra il 6/15 dal campo, mostra segni di miglioramento e referta 12 preziosi punti.

8 è la valutazione di Daniele Cavaliero. Il suo contributo va oltre i 10 punti e 4 assist finali. Parte dalla panchina ma resta tanti minuti in campo dimostrando come forse il vero regista di questa Scandone sia lui. A tratti, infatti, pare sopraffare in quanto a leadership, anche Sundiata Gaines.

7 i punti di Adam Hanga. L’ungherese veniva dai 18 punti contro Pesaro e l’inizio del match contro Milano sembrava regalare una nuova grande performance. Invece, il buon Hanga cala vistosamente alla distanza soprattutto in termini di realizzazione. Contribuisce comunque con 3 assist e 9 rimbalzi.

6 è il voto ad Alessandro Gentile. Il capitano Olimpia scrive 21 punti con 7/12 da due e 1/5 da tre eni momenti peggiori, quelli in cui Milano sembrava ormai annichilita, è lui a prendere per mano i suoi e a guidare la lenta riscossa che regala un finale incredibilmente incerto.

alessandro gentile, tiro, milano

5 gli assist di tutta Milano contro i 18 (!) smazzati dalla Sidigas. In fondo la differenza tra la due compagini è tutta qui. I campioni in carica si affidano per lunghi tratti agli uno contro uno piuttosto che al gioco di squadra. Il problema che, oltre a Gentile e Brooks nel finale, c’è poco altro.

4 i punti di Melli. Offensivamente l’ex reggiano fa poco ma a rimbalzo la sua presenza si sente come dimostrano le 12 carambole raccolte. Quasi sufficiente.

3 le stoppate di James. Il lungo milanese, dopo l’avvio shock dei suoi prova a suonare la carica e all’inizio sembra anche riuscirci riuscendo a frenare nel pitturato le iniziative dei bianco verdi. Cala alla distanza ma comunque molto del compagno di reparto Samules.

2 le vittorie consecutive di Avellino che sfrutta al meglio il doppio turno casalingo. Gli uomini di Vitucci con quattro punti riescono a “sistemare” una classifica preoccupante dopo le sconfitte patite in avvio contro Venezia e Cantù.

1 è il numero di sconfitte stagionali di Milano in campionato. I meneghini abbandonano così la vetta della classifica lasciando ora Sassari da sola in vetta per la prima volta nella sua storia.

0 i punti di Cadougan, Trasolini e Cortese. Se si eccettuano Cavaliero e Lechthaler con 10 e 4 punti punti a testa rispettivamente, la panchina di Avellino offre veramente poco. In particolare preoccupano le condizioni dei due stranieri che sembrano ancora due corpi estranei al gioco avellinese.

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