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Home Serie A A2 – Montano e l’amore per la Effe: “Per me conta solo la Fortitudo, io vengo dopo”.

A2 – Montano e l’amore per la Effe: “Per me conta solo la Fortitudo, io vengo dopo”.

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Montano (Napoli)

Nonostante la sconfitta nell’amichevole contro la Princeton University per 87-93, in casa Fortitudo Bologna c’è comunque da essere soddisfatti. In primis per la stoica presenza dei circa 2.500 tifosi accorsi al PalaDozza e, in secondo luogo, per i 12.000 euro raccolti in favore delle popolazioni colpite dal sisma.

In una lunga intervista rilasciata a Il Corriere dello Sport – Stadio, Matteo Montano fa il punto della situazione partendo innanzitutto dal match : “Abbiamo giocato molto bene per quasi 30′ sia in attacco, sia in difesa. Poi è calata un po’ la concentrazione, soprattutto perché non abbiamo ancora la tenuta fisica per reggere certi ritmi per tutta la partita. Ora pensiamo a lavorare per diventare fisicamente più pronti e mentalmente più duri degli avversari. In realtà non sono certo al cento per cento e sento di dover migliorare ancora tanto, a cominciare dalla difesa che, anche nella prossima stagione, sarà il nostro marchio di fabbrica. Mentre in attacco dovrò evitare di forzare prendendo i migliori tiri possibili. È una questione di concentrazione: nei momenti chiave della partita, preso dall’euforia del nostro sistema di gioco, che prevede un forte pressing e ritmi molto alti, ogni tanto mi faccio prendere la mano. Ci sto lavorando. Per questo i 17 punti contro Princeton vanno in secondo piano: mi dispiace troppo per la sconfitta della squadra”.

Un commento sui due americani: “Mi hanno impressionato già in allenamento. Knox è chiaramente diverso da Daniel, mentre Roberts mette già meglio la palla e gioca meglio pick and roll di Flowers che era più un tiratore”.

È l’anno della definitiva consacrazione per Matteo Montano che in estate è stato cercato da club anche di Serie A come Torino, Capo d’Orlando e Pesaro: “È vero, c’era stato qualche contatto, nonostante avessi già il contratto con la Fortitudo, che però è sempre stata la mia priorità. Queste voci non mi hanno mai interessato. Per me conta la Fortitudo, io vengo dopo. Non mi aspetto niente se non cercare di migliorare il risultato della scorsa stagione, riportando l’Aquila in Serie A”.

Il mio ruolo? “Io e il coach siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Abbiamo parlato prima del raduno: so che il coach dovrà fare le sue valutazioni, ma credo che mi utilizzerà come sesto uomo, un ruolo che mi piace e che avrei dovuto ricoprire con continuità anche l’anno scorso, se non ci fossero stati tanti infortuni. Non mi interessa partire in quintetto: i minuti importanti sono quelli finali”.

Infine, un commento sui 2.500 tifosi presenti al PalaDozza per l’amichevole: “Vedere tanta gente per un’amichevole il 26 agosto è stato incredibile: qualcuno è tornato dal mare per vederci. Sapremo ripagare tanto amore nei nostri confronti”.