fbpx
Home NBA Ora tocca a Rose…

Ora tocca a Rose…

0

rose-jordan Prima scelta assoluta nel draft 2008. Matricola dell’anno e grande carriera davanti. Star dei Bulls e successivamente MVP della regular season 2010-2011 a soli 23 anni. Poi l’infortunio che ha cambiato letteralmente la sua avventura in NBA. Ora è di nuovo un momento decisivo per la carriera di Derrick Rose: da giocatore apprezzato e amato a centro delle critiche di tutti. In un articolo proveniente da ESPN Chicago ripercorriamo la storia di questa giovane star NBA.

La percezione è la realtà. Può cambiare in un battito di ciglia o con regolarità nel tempo.
Nel caso di Derrick Rose, il cambiamento nella percezione pubblica della star dei Chicago Bulls è stato drastico. Quattro anni fa si alzò in piedi al Cox Pavilion di Las Vegas nel primo giorno di preparazione del training camp del team americano come se dovesse prepararsi per il mondiale. Il 21enne era sorpreso del fatto che Lebron James e Cris Bosh non avessero firmato con i Bulls nel periodo di offseason, anche se in fondo non sembrava curarsene così tanto. Era determinato a mostrare al mondo che avrebbe potuto condurre la sua squadra al titolo. “Io voglio essere quel ragazzo“, dichiarò Rose a ESPNChicago.com in quell’occasione. “Voglio essere la ragione per cui i Bulls tornino ad essere ciò che erano 10, 12 anni fa o qualcosa del genere“. Credeva in sé stesso e nei suoi compagni. Era convinto che i Chicago sarebbero venuti fuori come un tutt’uno, una grande squadra senza la preoccupazione che il team avrebbe potuto fare meglio in presenza di uno come James. Lui e James avevano messaggiato per un breve periodo, e per Rose fu abbastanza. Lui considerava la sua squadra e la sua città il miglior prodotto da vendere e la miglior causa da sposare.
“Se qualcuno mi conoscesse, specialmente nel mio privato, capirebbe che non mi piace stare in pubblico o essere al centro dell’attenzione come adesso”, diceva. “Fosse per me la considererei una stupidaggine, ma lui ha preso la sua decisione”.
Rose era da lodare per questo atteggiamento da ‘noi contro tutti‘. Quattro anni dopo il playmaker americano venne stroncato dai tutti quei tifosi che prima lo amavano. Lui che prima era universalmente amato a casa sua, si è ritrovato al centro delle critiche generale.
Come può l’atleta più popolare della sua città aver perso il beneficio del dubbio a casa sua?
Ci sono diversi fattori che possono aver inciso, ma quello di maggior peso è sicuramente l’infortunio. Una lesione del legamento crociato anteriore del suo ginocchio sinistro ai playoff del 2012 portò dall’eccitazione alla massima frustrazione i tifosi dei Bulls quando realizzarono che avrebbe passato l’intera stagione 2012-2013 in panchina, dal momento che si aspettavano di rivederlo sul parquet per la seconda parte di stagione. Tra l’infortunio al legamento crociato anteriore del suo ginocchio sinistro e la lesione al menisco del ginocchio destro che lo ha tenuto fuori circa una decina di partite nell’ultima stagione, Rose, il suo staff e i Chicago sono stati tormentati dai passi falsi. Lo staff ha tenuto la sua star più importante nel massimo riserbo possibile nei periodi di riabilitazione. Invece però di guadagnare punti dalla maggior parte dei suoi tifosi per il suo comportamento, Rose è stato messo sotto accusa ancora una volta. I tempi sono cambiati per lui e per la Lega. Per riottenere la fiducia nei suoi tifosi deve giocare e tornare a rendere ad alti livelli. Ma ce n’è di strada da fare per Rose e i Bulls. Per quanto riguarda il reclutamento, i giocatori vogliono essere ricercati. Vogliono sentire cosa le star NBA hanno da dire sulle loro squadre. Rose non ha giocato molto negli ultimi tre anni, ma i giocatori hanno ancora rispetto del suo gioco e di ciò che realizzato finora. Lui è ancora una star e vogliono rivederlo ai massimi livelli. Più Rose mostra pubblicamente di voler ancora far parte di questo mondo, più inizierà a riottenere la fiducia dei suoi fans.
Rose non può farci nulla in merito al suo infortunio. Succede a quasi tutti i giocatori allo stesso punto della carriera, e Rose ha avuto molto meno fortuna di tanti altri. Il suo contratto non gli richiede di cercare altri giocatori, gli è solo richiesto di dare il massimo sul parquet. Dal momento che non è stato in grado di farlo per la maggior parte delle ultime tre stagioni, Rose deve prendersi la responsabilità di trovare altri modi di aiutare i suoi compagni.
È la stessa persona che era prima – timido, introverso, ma non più lo stesso giocatore. Nessuno sa se tornerà a somigliare al vecchio Rose quando tornerà a calcare il campo in questa stagione, e nessuno sa se il suo fisico lo assisterà quando tornerà. Il solo modo per riottenere la fiducia dei tifosi è tornare a giocare – e giocare ad alti livelli per lunghi periodi di tempo. Non vuole reclutare altri giocatori, ma vuole tornare seriamente a vincere. È anche importante che capisca di voler essere ancora il giocatore in grado di portare il titolo nella sua città. “Mi fa sentire un po’ meglio che realmente credono e hanno fiducia in me per le decisioni che hanno preso”, dichiarò Rose in quel giorno di luglio del 2010, per quanto riguarda la fiducia che lo staff dei Bulls gli aveva dato.” Significa molto per me. Un piccolo ragazzo proveniente dal South Side di Chicago è riuscito ad arrivare a giocare nella sua propria squadra. Questo dimostra che solo il duro lavoro e la dedizione ripagano sempre”. Rose non ha mai voluto lasciare Chicago. Ma ora una porzione di Chicago sembra voler voltargli le spalle.
Tocca a Rose a prendere le decisioni per cambiare il verso alle cose, ancora una volta.