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Ncaa, region East : gli Spartans alle final four dopo un finale all’OT contro Louisville

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 NCAA-SlideNel terzo incontro delle Elite Eight sono gli Spartans di Michigan St. ad avere la meglio, solo dopo un tempo supplementare, sui Louisville Cardinals diventando i campioni, con il seed #7, della East region.

L’inizio di partita vede molti errori realizzativi degli Spartans che partono con un poco convincente 0/4 dal campo salvo poi trovare due triple di Trice (17 punti) che permettono a Michigan di restare a contatto. Per Louisville super partenza del solito Montrezl Harrell (16 punti) che mette in mostra tutto il suo repertorio offensivo spaziando dai jumper dalla media distanza a conclusioni giocando in post. La difesa aggressiva porta a tanti palloni persi (8 nel primo tempo) per gli Spartans che non riescono a impostare come dovrebbero la loro manovra offensiva permettendo a Luoisville un mini parziale di 7-0 verso la fine del primo tempo salvo poi vedere Michigan tornare a contatto grazie , ancora una volta, al tiro pesante. Per i Cards arriva però il momento di Rozier (13 punti) e Blackshear (28 punti) che, grazie all’aiuto di Harrell (6/7 al tiro per 12 e 4 assist, nel primo tempo) , portano alla pausa Lousiville in vantaggio sul 32-40.
Nel secondo tempo continua la difesa aggressiva dei Cards che fa aumentare ancora di più il computo delle palle perse degli Spartans (10 a fine partita) che riescono però, grazie ad una gestione di esperienza del senior Trice, a servire nel pitturato i lunghi che iniziano a caricare di falli la difesa di Lousiville. Complice un Harrell in affanno, che non trova continuità in attacco e paga cm e kg in difesa, gli Spartans riescono a portarsi in parità, sul 51 a 51 a metà del secondo tempo di gioco mettendo, nelle due azioni successive, la testa avanti di 6 punti grazie alle due triple di Trice e Forbes (14 punti, entra do dalla panchina). I Cardinals però non si danno per vinti e, guidati da un Bleackshear in serata di grazia (28 punti) riescono nel sorpasso a meno di un minuto dalla fine (63-64). 
Il finale non è adatto ai deboli di cuore con Clark (5 punti) di Michigan St. che prima realizza prima il canestro del sorpasso e sull’azione successiva strappa il rimbalzo offensivo a Mathiang (4 punti e 7 rimbalzi) che è costretto a fargli fallo. Dalla linea della carità Clark fa 0/2 e Louisville si ritrova in mano il pallone della vittoria. La responsabilità dell’ultimo tiro se la prende Rozier (13 punti e 8 rimbalzi) che sbaglia il jumper ma, per fortuna di Louisville, Mathiang si fa perdonare strappando il rimbalzo offensivo e ottenendo il fallo. Il lungo dei Cardinals fa solo 1/2 e i tempi regolamentari finiscono sul 65-65.
L’overtime si apre nel modo migliore per gli Spartans visto che Forbes inaugura gli ultimi 5 minuti di gioco segnando subito una tripla ma il solito Bleackshear grazie a giocate di altissima intensità su tutte due le metà campo permette a Louisville di rimanere a contatto. La partita si decide solo a 1’ dalla fine dove Dawson (9 punti), con un ottimo tap-in, porta Michigan sul +4; l’errore dei Cardinals sul possesso seguente è determinate e, dopo un fallo sistematico, gli Spartans riescono a scrivere il +6 finale dalla lunetta. 76 – 70 e Michigan per la nona volta alle final four.
 
Marzo è il mese di Coach Izzo e, Michigan St., ha fornito una prova di grande livello. Non ha perso la concentrazione aggiustando la partita nella ripresa grazie ad un gioco di squadra studiato alla perfezione. La validità di questo sistema di gioco e del feeling tra allenatore e giocaotori è lampante quando, ad inizio OT, Michigan perde entrambi i due lunghi Schilling e Costello ma riesce a non subire nel pitturato e sfruttare il quintetto più basso per essere più rapida e dinamica in campo.
Louisivllle, come si è visto frequentemente durante la regular season, si affida alle sue tre stelle : Rozier, Harrell e Blackshear che hanno messo a refero ben 57 su 70 punti. Blackshear mette a tabellino numeri da star dando anche effort, sia offensivo che difensivo, che giova a tutta la squadra mentre Rozier trova una cattiva serata al tiro (6/23) ma aiuta comunque la squadra, soprattutto in fase difensiva (8 rimbalzi e 4 palle rubate). Harrell invece, dopo un primo tempo da 6/7 al tiro (12 punti), nel secondo tempo non è assolutamente un fattore: chiuderà con 16 punti (grazie a 4 tiri liberi) senza neanche una realizzazione dal campo (6/12).
 
 
Michigan sarà, con il suo seed n.7, la squadra che ad Indianapolis avrà il seed più basso e se la vedrà, sabato, contro i Duke Blue Devils della leggenda Krzyzewski sul campo che sarà il palcoscenico della finalissima di lunedì sera. Gli Spartans affronteranno certamente una squadra superiore ma, grazie alla sua ottima organizzazione di gioco e la maggior esperienza dei suoi giocatori, sognare non costa niente.