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Ncaa, Big East Tournament: la prima volta di Jay Wright. Nova torna regina della BigEast dopo vent’anni

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NCAA-SlideA vent’anni esatti dal trofeo alzato da Kerry Kittles e compagni, i Villanova Wildcats tornano sul trono della BigEast, coronando una stagione da 32 vinte e due perse, con cui si erano assicurati anche la regular season, e con un percorso netto di 15 vittorie consecutive, chiuso dalla sonora affermazione in finale, 69-52 contro la sorpresa Xavier.

Nova ha praticamente dominato il torneo, passando sopra Marquette nei quarti (84-49), ma soffrendo nella semifinale contro Providence, vinta in volata 63-61, sperimentando la resilienza dei Friars, guidati dalla PG sophomore Kris Dunn (22, 9 reb e 7 assist contro i Wildcats), in uscita al prossimo draft con una chiamata prevista tra la 14 e la 24. La fisicità della squadra di coach Cooley potrebbe dare fastidio a tanti al Torneo, dove i Friars partiranno da una testa di serie n°6. Troppe frecce in faretra però, per coach Wright, la più acuminata delle quali si è rivelata essere Josh Hart (15 in finale, 17.6 nel torneo), sesto uomo dell’anno nella conference e un impatto devastante in uscita dalla panchina, premiato come MVP del Torneo (prima volta per un “panchinaro” nella storia della Big East). Con la solidità dei senior Darrun Hillard (12.3ppg al Garden) e Javon Pinkston, peso specifico altissimo il suo a livello di intangibles, Villanova – blindato uno dei seed n°1 nel tabellone del Torneo Ncaa – punta a fare strada nella Big Dance, contando su un Ryan Arcidiacono, co-Mvp della conference insieme a Dunn, ma sottotono in questo torneo (4.6 di media in tre gare), e sul centro Daniel Ochefu, la cui crescita in stagione è una delle ragioni per le rinnovate ambizioni dei Cats.

I Musketeers archiviano un risultato cominque brillante, avendo fatto fuori in sequenza i rivali di Butler di Kellen Dunham e Alex Barlow in overtime nei quarti (comunque in predicato per un seed n°5 nel tabellone principale), e la quotata Georgetown in semifinale, letteralmente schiantata contro la 1-3-1 di coach Mack, che la fa sprofondare a -20, prima della disperata e inutile rimonta guidata dal freshman Isaac Copeland (15) e dal senior Jabril Trawick (19), con gli Hoyas attesi da uno spot n°5 nella selection Sunday.

Strategia che non ha successo nella finale contro Nova, con i Cats che la attaccano negli angoli e con il tiro da tre (9/23), spuntando l’arma più temuta degli avversari. Stessa sorte anche per il centro dei Musketeers Matt Stainbrook, senior bianco dai movimenti vintage, quasi “artistico” nelle sue giocate in post basso in semifinale (dove aveva spazzato via Josh Smith), ma limitato dalla difesa Wildcats, che non gli concede di prendere posizione e ricevere nel suo “sweet spot”.

In ottica Torneo arriverà un seed n° 9 per i ragazzi di Mack, in una conference che manderà al Ballo, con un probabile spot n°8, anche la St.John’s di coach Lavin e della talentuosa senior PG D’Angelo Harrison.

 

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