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NBA PlayOffs – Denver fuori, Curry trascina i Warriors al II turno

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GOLDEN STATE WARRIORS-DENVER NUGGETS 92-88 (4-2 nella serie)
Golden State ribalta il pronostico e porta a casa la serie contro Denver aggiudicandosi gara6 per 92 a 88. Occasione sprecata invece per i Nuggets che si arrendono nonostante fossero la testa di serie numero 3 e confermano di mal digerire il I turno play-off (9 eliminazioni su 10 apparizioni consecutive).

Per coach Karl solo 8 uomini in rotazione, il migliore dei quali è senz’altro Iguodala (24 punti, 9 rimbalzi e 6 assists), seguito da Lawson (17 ma con 7/21 al tiro). Dall’altra parte è un dominio assoluto di Stephen Curry. Il numero 30 in maglia Warriors ha segnato in positivo la serie: dopo aver viaggiato a quasi 25 di media nelle prime 5 gare, infila altri 22 punti (4/6 da tre nella sola terza frazione) ai quali accompagna 8 deliziosi assists, preziosi per mettere in ritmo i compagni. Sotto le plance invece ha sfoderato una magnifica prestazione un sorprendente Bogut, prezioso sia in attacco (14 punti) che in difesa (21 rimbalzi e 4 stoppate). Ma la vera sorpresa è Dray Green, il rookie realizza infatti una doppia da 16 punti e 10 rimbalzi.

L’inizio è ad appannaggio di Denver che tocca anche il +11 (23-34 al 17′) ma nel terzo quarto si scatena Curry che a suon di triple e assists ribalta l’inerzia e porta i suoi a condurre (63-53 al 32′). I Warriors sembrano dominare in lungo e in largo, soprattutto dopo che un canestro di Thompson regala il +18 ad inizio quarto periodo (80-62 al 39′). Ma Denver è dura a morire e approfittando della maggiore rilassatezza degli avversari si riporta sotto grazie ad una tripla di Iguodala a 4′ dalla fine (82-78). A questo puntio risale in cattedra ancora Curry che con uno splendido canestro in penetrazione ristabilisce le distanze sull’88 a 79 a 120″ dalla sirena. Sembra finita qui, ma Golden State va in difficoltà sul pressing degli ospiti che con continui raddoppi portano a diverse palle perse (ben 4 in un solo minuto di gioco) e ad alcuni timeout chiamati nei momenti di difficoltà. I turnover avversari permettono ai Nuggets di riavvicinarsi fino all’87-90 a 1′ dal termine. Gli Warriors non segnano, Faried subisce fallo, ma sbaglia il primo e porta Denver solo a -2. Un’altra palla persa (di Thompson questa volta) sembra capovolgere completamente le sorti dell’incontro ma Chandler sbaglia per due volte a pochi centimetri dal canestro e fa terminare qui l’avventura dei Nuggets per questa stagione.

Le chiavi della partita sono state i tanti tiri, anche aperti, sbagliati da Denver che ha tirato con 34.7% dal campo e il 25% da 3 e anche i liberi  alla fine si sono rivelati decisivi (13/21 per i ragazzi di coach Karl, mentre Golden State ha tirato con il 95% dalla lunetta con un solo errore su 24 tentativi). Alla squadra del Colorado è mancata la solita concentrazione in difesa, dove molto spesso gli avversari trovavano facili conclusioni, ma sopratutto è mancata un po’ di tranquillità in attacco, dove molto spesso si è cercata la soluzione personale senza aver costruito nulla precedentemente. D’altro canto gli Warriors, nonostante l’assenza di Lee, hanno trovato in Curry e Bogut due elementi imprescindibili, anche se hanno mostrato diversi cali di concentrazione (4 perse in un minuto non si vedono tutti i giorni) che di sicuro devono eliminare se vogliono battere gli Spurs. In questo senso sarà importante vedere se l’entusiasmo della squadra di Oakland basterà per competere contro le vecchie volpi di coach Popovich.

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