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NBA – Datome: “Se sapessi di non valere l’NBA, mi farei da parte”

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Dopo aver evitato il taglio nei giorni scorsi (clicca qui per saperne di più), Gigi Datome si appresta a vivere la sua seconda stagione in NBA. Le sue prospettive in quel di Detroit però non sono delle migliori: dopo la tanta panchina dello scorso anno, le cose non sono cambiate con la pre-season appena conclusa. Dalle colonne de “La Gazzetta dello Sport” l’ex Virtus Roma esprime tutto il suo disappunto ma allo stesso è sicuro di poter valere la massima lega americana: “Su sette partite quattro sono rimasto fuori. In due sono stato in campo per 8′ e mi considero non giudicabile. In una ho avuto 14′ e li ho sfruttati bene. Dopo quella gara, coach Van Gundy mi aveva promesso più spazio e invece non è stato così. Ormai ho capito che posso avere il controllo solo su certe cose: sul mio impegno e sulla mia dedizione. Per questo continuo per la mia strada,lavorando duro, perché tutto il resto non dipende da me. E allora sarebbe stupido sprecare preziose energie nervose a preoccuparmi. Sono sempre stato molto onesto ed esigente con me stesso. Se vedessi di non essere pronto per giocare qui, sarei il primo a farmi da parte. Ma non è così. Sono a posto fisicamente e in forma. Aspetto solo l’opportunità di poterlo dimostrare.”

A Datome non manca quindi la voglia di lottare e rifarebbe la scelta di Detroit anche se potesse tornare indietro: “Sono deciso ad affermarmi a ogni costo. Avevo fame quando ero a Scafati, sarebbe assurdo non averne molta di più qui, sul palcoscenico più importante del mondo. I problemi della vita sono altri e mi ritengo una persona fortunata. Voglio però evitare una seconda stagione come la prima. Non so se altre franchigie nella Nba mi vogliono. Se alcune squadre mi avevano corteggiato prima di venire a Detroit, spero che questo interesse ci sia ancora. Sono arrivato ai Pistons con un contratto importante, due anni garantiti, che mi dava fiducia. Da allora sono successe cose imprevedibili: il gm, Joe Dumars è andato via, Josh Smith, uno che in carriera aveva sempre fatto l’ala grande, ha giocato spesso da ala piccola. E c’è stato pure il mio infortunio nel precampionato dell’anno scorso. Se tornassi indietro, senza avere a disposizione questi elementi, rifarei la stessa scelta.”