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NBA – Belinelli: una certezza. Gli Spurs battono i Clippers

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Tutte in campo le squadre degli Italiani nella notte NBA, solo uno l’azzurro sul parquet; protagonista anche nell’ultimo turno ancora una volta il re del tiro dalla lunga distanza Marco Belinelli.

LA Clippers – SA Spurs 103 – 113
Ancora assenze importanti per Popovich che continua a fare a meno di Parker e Leonard ma scopre un Mills da 25 punti 5 rimbalzi e 5 assist, per Belinelli partenza in quintetto, grande sforzo difensivo su Paul e come al solito mano calda, per lui 20 punti col 50% al tiro, dimostrandosi sempre di più una delle soluzioni offensive preferite dei Texani. Partita equilibrata che ha visto il primo quarto ad appannagio dei padroni di casa, il già citato Mills in compagnia di Duncan (19+13 alla fine) però suonavano la carica, costrigendo Griffin e soci a salutare la testa della gara, per non riuscire più a ritrovarla nel resto dell’incontro, inutile la grande prova del n°32 dei Clippers, che chiude con 35 punti e 12 rimbalzi, così come le 18 carambole di Jordan e le sue 6 stoppate; nonostante la gara rimanga aperta sino all’ultimo minuto, i canestri di Mills tengono lontani la squadra di coach Rivers.
San Antonio sempre seconda nella Western Conference, Clippers quarti

Detroit Pistons – Charlotte Bobcats 108 – 96
Niente spazio per Datome, che a questo punto prima della chiusura del mercato NBA spera in una trade che possa dargli un po’ di spazio sul parquet, dato che il cambio in panchina, per ora non ha modificato ne il record negativo, ne la permanenza in campo dell’azzurro.
Drummond conferma l’ottima prova al rising star dell’All star game, tirando giù 22 rimbalzi e segnando 16 punti, ma Jefferson (gran periodo il suo) con i suoi 32 punti e 12 rimbalzi, conditi da 7 assist si aggiudica il titolo di MVP della gara; tanti i problemi in difesa dei Pistons, che non trovano un modo di bloccare lo stesso Jefferson che dal pitturato violenta la difesa di Detroit, spesso anche colpevole di lasciare spazio alle incrusioni di Walker. Inutili  i 24 di Jennings e le doppie doppie di Smith e Monroe, dato che la panchina dei Pistons alla fine della gara produrrà appena 13 punti.
I Bobcats allungano di due gare proprio sui Pistons nella corsa ai playoff della Eastern Conference, con Charlotte all’ottavo posto e Detroit ad inseguire.

Denver Nuggets – Phoenix Suns 107 – 112
Prosegue la striscia negativa di Denver che orfana di Gallinari, McGee, Lawson e Robinson riesce comunque a tener testa ai Suns di un Gerald Green da 36 punti ed un Gorand Dragic da 14 assist; gara a strappi, i Suns costruiscono nel primo quarto il break che permette loro di controllare la partita, 21-7 a metà del primo quarto, con i Nuggets capaci di riportarsi sotto grazie al secondo quintetto guidato da un ottimo Fournier (25 pt per lui), ma costretti col tempo ad accusare i colpi, nonostante il sorpasso targato Chandler nella seconda frazione.
E’ sempre Fournier il protagonista nel terzo periodo per i padroni di casa, aiutato da un ottimo Arthur, nel quarto quarto Dragic e Green sembrano incalanare la gara verso l’Arizona, ma Chandler e Faried riportano il naso avanti; il + 5 a 50 secondi dal termine fa sorridere i compagni di squadra di Gallinari, ma Frye prima e Morris dopo portano la gara al supplementare.
Diventa una gara di tiro libero e a fare la differenza è l’errore dalla lunga distanza di Hickson che consegna la vittoria a Green e soci.
Suns al sesto posto ad Ovest in vantaggio di una gara su Golden State, Denver invece sprofonda e vede i playoff come un miraggio distante 8 gare.

Memphis Grizzlies – NY Knics 98 – 93
Ancora niente parquet per Bargnani, ma la presenza o meno del Mago non fa variare i risultati della squadra della grande Mela; terza sconfitta di fila, questa volta per mano di Memphis, trascinta da Conley e che manda a segno tutti i giocatori scesi sul parquet; inutili i 22 di Melo.
Poca lucidità in attacco per NY, che dopo un primo break iniziale inizia a subire la maggiore capacità di ragionare dei Grizzlies, che vedono grazie a Miller (19 alla fine) la doppia cifra di vantaggio già nel secondo quarto; seconda frazione che vede Anthony e soci andare sotto anche di 16 lunghezze prima che lo stesso Melo fosse in grado di chiudere la prima metà di gara sul 50-37. Al ritorno sul parquet Chandler e Prigioni riaprivano la gara portando gli ospiti sino al -3 diventato poi -1 grazie a Felton, con Conley e Calathes a cercare di rintuzzare gli attacchi.
Smith ed Anthony non solo completano la rimonta ma costruiscono con Chandler un parziale che permette ai Knics di trovare anche le 7 lunghezze di vantaggio, prima che Conley aiutato dalle triple di Miller, restituisse la cortesia portando il punteggio finale sul 98-93.
Knicks ad Est lontani 4 gare dai PlayOff, Grizzlies ad Ovest a -2 dal’ultimo posto utile.

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