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Home NBA Che festa al Three-Point contest di Foot Locker. Beli: “Repeat? Non ne abbiamo parlato, ma l’obiettivo è quello”

Che festa al Three-Point contest di Foot Locker. Beli: “Repeat? Non ne abbiamo parlato, ma l’obiettivo è quello”

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Si è svolta oggi a Milano la tappa italiana del Foot Locker Three-Point Contest, il concorso che mette in palio la possibilità di giocarsi il titolo europeo a Madrid tra poco più di una settimana.

Ad avere la meglio è stato Alessio Meroni, che un piccolo premio lo ha già ricevuto, andando a ricevere i complimenti di Marco Belinelli ed avendo la possibilità di tenere il mano il prezioso Larry O’Brien Trophy del campione NBA. La sfida non è stata affatto semplice, anche perché effettuare 25 tiri in 45 secondi prevede una rapidità non comune, tanto che solo in pochissimi hanno sporcato l’ultimo carrello.

Qui la nostra gallery dell’evento.

Come abbiamo annunciato, a fare da padrino all’evento c’era Marco Belinelli, che si è concesso per un’intervista.  

Chi temeresti in una sfida al tiro da 3?

È difficile da dire, ma penso che Kevin Durant sarebbe un avversario molto ostico e mi piacerebbe confrontarmi con lui. Anche Ray Allen, per la tipologia di competizione, sarebbe uno dei migliori. 

Ti è arrivato il tuo Lerry O’Brien Trophy, quello per uso personale? Che gli hai fatto fare?

Mi è arrivato stamattina e ce l’avrò fino a domenica. Mi dispiace non averlo portato a San Giovanni in Persiceto e a Bologna, ma purtroppo sono pieno di impegni. Poi ogni volta che lo vedo mi sembra più bello.

Hai fatto la tua migliore stagione per percentuale da 3 in NBA, quando ha contato il lavoro individuale e quanto il sistema di Popoivich, che esalta le qualità dei singoli?

Tutti e due, l’allenamento mi ha aiutato tanto quest’anno, anche se giocare in un sistema come quello di San Antonio rende le cose più semplici. Noi giochiamo molto bene di squadra, ci passiamo la palla per produrre un tiro facile e questo aiuta le percentuali.

Quest’estate sui social abbiamo visto che hai messo massa muscolare e che ti sei allenato in post, direttive di Popovich?

No, mi alleno sempre molto per diventare un giocatore completo e non essere etichettato come tiratore e basta. Spesso mi trovo a giocare play o andare dentro in penetrazione. Quest’anno ho messo su 4kg di muscoli, ma abbiamo anche lavorato per la velocità dei piedi.

Una domanda sulla manifestazione, chi vincerà il contest di Madrid potrebbe giocarsela durante l’All Star Game o è troppo grande la differenza?

È difficile da dire, sono due competizioni diverse ed in una sei di fronte a moltissime persone in un contesto completamente diverso. Poi anche chi vincerà qua ha di sicuro delle qualità, perché comunque sei da solo contro tutti.

Il repeat non è mai riuscito a San Antonio, ne avete mai parlato?

No tra di noi no, ma sappiamo tutti che l’obiettivo è quello, anche perché ogni anno ci vogliamo migliorare. 

 

Ringraziamo Marco Belinelli per la disponibilità e Foot Locker, sia per averci concesso questo spazio che per la bella iniziativa in giro per l’Europa.