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Il punto sulla Nazionale. Lunghi

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Concludiamo il percorso sui possibili convocati della Nazionale (le prime due parti riguardavano play, guardie ed ali) andando a parlare dei centri e cercando di tirare le somme su quanto scritto in questo lungo editoriale.

Centri: la presenza di Bargnani risulterà decisiva sia per le sorti della Nazionale, sia per un riscatto del giocatore, che arriva dalla sua peggior stagione Nba. Le doti offensive del Mago sono note a tutti, quello che gli è sempre mancato sono la tempistica per i rimbalzi e una difesa di livello. Questi due aspetti carenti del suo gioco vengono fatti dipendere dalla sua poca cattiveria agonistica. D’altro canto sarebbe impossibile pensare di poter rinunciare ad un giocatore di 2.13 metri che sa attaccare il canestro, sia in post che da lontano e che possiede delle mani morbidissime. Inoltre il feeling con Pianigiani è cosa nota, tanto che durante il lockout si è vociferato più volte di un suo approdo nella squadra senese, anche se l’operazione si è rivelata infattibile a causa dei costi dell’assicurazione richiesti. Nel caso il giocatore dei Raptors decida, come sembra, di andare in Slovenia, sarà compito del c.t. recuperarlo psicologicamente dopo la stagione fallimentare e trovargli compagni di reparto che possano sopperire alle sue lacune. L’ideale sarebbero giocatori che possono anche coesistere con Bargagni, nel caso si voglia provarlo per diversi minuti da 4. I nomi che vengono subito in mente sono Cusin e Gigli, già portati alle qualificazioni dell’estate scorsa. Il lungo di Cantù sta disputando una discreta stagione, in contesto più competitivo rispetto a quelli in cui era abituato. Il suo problema principale sono i falli, che spesso lo costringono ad uscire dalla partita anticipatamente. Soprattutto quando porta i blocchi dovrebbe compiere un gesto più pulito, senza allargare troppo le gambe, come spesso gli capita. Il Cuso è comunque un grande intimidatore difensivo, con una buona propensione al rimbalzo, anche se deve migliorare in attacco, dove dall’alto dei suoi 211 cm, dovrebbe risultare più efficace nelle vicinanze del ferro. Discorso diverso per Angelo Gigli, che sta disputando un’ottima stagione alla Virtus Bologna, dimostrandosi un giocatore su cui fare sicuro affidamento. Ottimo attaccante in post, viaggia con 63.8% da 2, merito anche di un piazzato affidabile. Non ha più la mobilità di qualche anno fa, ma ha ancora un buon tempismo per le stoppate e i pick and roll con Poeta sono sempre garanzia di successo. A meno di sorprese i tre giocatori saranno convocati. Difficile pensare ad una convocazione di Chiotti che non sta trovando tanto spazio a Milano, anche perché impegnerebbe il posto di passaportato promesso a Travis Diener. Cervi risulta troppo acerbo per una competizione continentale, anche se lo spazio nella Sperimentale non dovrebbe toglierglielo nessuno.

 

Conclusa la carrellata dei ruoli, ipotizziamo di sostituirci al c.t. Pianigiani e di scegliere noi i 12 (ovviamente contando sulla disponibilità di tutti) da portare in Slovenia. Ecco l’elenco:

Diener – Cinciarini
Belinelli – Hackett – Aradori
Datome – Mancinelli (k)
Gallinari – Melli
Bargnani – Cusin – Gigli

Un quintetto iniziale possibile potrebbe essere questo: Diener – Aradori – Datome – Gallinari – Cusin. Il quintetto partirebbe equilibrato, senza troppe prime donne e con diversi giocatori importanti che possono uscire dalla panchina, senza quindi perdere qualità nel corso della partita. La soluzione si è già vista in Lituania nel 2011 e potrebbe essere riproposta anche quest’estate, considerando anche il livello più alto del roster. Un 12 simile permetterebbe anche una certa intercambiabilità tra i ruoli, offrendo diverse soluzioni tattiche (da un quintettone con Hackett – Belinelli – Gallinari – Bargnani – Cusin, ad un quintetto piccolo e da corsa con Diener – Hackett – Belinelli – Datome – Gallinari) ed un certo equilibrio.

Vedremo ad agosto se ci avremo visto giusto.

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