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Preolimpico Torino: Sudore, sangue e lacrime Italia – domata la Croazia 67 a 60

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Coach Ettore Messina Hackett Italia

L’Italia chiude in testa il proprio gironcino, attendendo ora la seconda classificata dell’altro gruppo, presumibilmente il Messico.

Partita nervosa quella del Pala Alpitour, ma da Torino emergono più di una notizia positiva: in primis una difesa di squadra particolarmente continua che concede appena 60 punti a una squadra talentuosa come la Croazia. Ed ecco che la mano di Ettore Messina appare evidente: Bargnani nel secondo quarto piazza una doppia stoppata in difesa, Hackett è su

tutte le linee di passaggio, Gallinari ruba una palla in un momento cruciale dell’incontro, Belinelli e Gentile riducono al minimo le loro amnesie difensive e Melli garantisce la sua consueta dedizione.

Una mano che è chiara anche negli schemi da rimessa laterale, che più di una volta hanno portato al canestro in momenti difficili.

Importanti inoltre i 15 rimbalzi offensivi, che hanno fornito seconde occasioni in una giornata molto difficile balisticamente parlando, associato alle sole 6 palle perse.

Altra nota lieta la prestazione di Daniel Hackett, autore della migliore partita in canotta azzurra, condita da 12 punti, 8 rimbalzi e 2 rubate. Non sarà mai un playmaker canonico, ma ha garantito ordine in attacco e determinazione in difesa.

Quanto di meno buono visto in questa serata viene sostanzialmente dalla metà campo offensiva. L’Italia chiude il primo tempo con un preoccupante 13/39 dal campo. Le motivazioni risiedono in una scarsa vena dall’arco, che di conseguenza ha reso più intasato il pitturato, e una circolazione di palla non ottimale, data la già citata assenza di un play puro. L’Italia comunque si può aggrappare alla capacità di creare assist illuminanti estemporanei e dall’avere in squadra l’uomo della sirena, Marco Belinelli, topscorer per gli azzurri con 19 punti a referto.

Gallinari e Datome hanno sfornato una prestazione ondivaga, ma hanno risposto presente nel quarto periodo; Bargnani ha sofferto la scelta di coach Petrovic di andare spesso con il quintetto corto, non riuscendo ad avere continuità sul parquet; Gentile ha visto il suo minutaggio ridursi a causa dei due falli spesi in poco tempo e dalla scarsa vena di serata (1/8).

I parziali del match sono stati 21-23, 33-35, 54-47, 67-60, segno di un incontro giocato a folate e in cui le difese hanno prevalso sugli attacchi. Miglior marcatore Bogdanovic con 26 punti, positivo anche Saric con 11 punti e 10 rimbalzi; in ombra la stella dei Magic Hezonja, solo 7 punti a referto per lui.

Ora due giorni di riposo per programmare al meglio la semifinale di venerdì sera contro presumibilmente il Messico, avversario da rispettare ma che non può di certo essere paragonato per spessore e retaggio né agli azzurri né alla Croazia o alla Grecia.

 

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