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Euro2013: svanisce il sogno Mondiale, l’Italia perde contro la Serbia

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Italia

Gli Azzurri perdono con la Serbia e dicono addio al sogno Mondiale, riportati alla realtà da una Serbia che allunga il primo quarto e poi non si volta più indietro.

Nonostante uno straordinario Datome da 19 punti con 4/6 da 3. Tutti i limiti della Nazionale si mostrano in questa partita, dalla mancanza di un’alternativa al penetra e scarica, alla poca profondità di una panchina che non è mai riuscita a dare il contributo sperato. Oltre questo gli avversari hanno trovato un insperato 50% da 3, trovando anche le triple per togliere le castagne dal fuoco. A questo si aggiunga la qualità di un Krstic che sotto canestro ha dominato e il -12 finale è spiegato. Rimane la remotissima ipotesi di una Wild Card per i Mondiali in Spagna, ma difficilmente la Federazione spenderà i 500mila dollari necessari per partecipare alla rassegna iridata.

 

La cronaca. L’Italia parte malissimo nel primo quarto, con il solo Datome che regala due triple prima di chiedere il cambio. La Nazionale è ancora più stanca di ieri e la Serbia fa quello che vuole in attacco, tirando con l’80% da 2 e il 60% da 3. Pianigiani prova ad allungare le rotazioni inserendo Vitali da #4, ma non sortisce gli effetti sperati. Il fatto che gli avversari possano appoggiarsi a Krstic e Bjelica nel pitturato permette di trovare facili conclusioni e infatti sono i primi in doppia cifra. Il primo quarto finisce 27-11, con la Serbia letteralmente padrona del campo.
L’Italia è in rottura prolungata e serve una penetrazione di Gentile per rompere l’incantesimo, ma la distanza rimane di 16 punti. La difesa azzurra concede meno e riesce a limitare anche i rimbalzi concessi alla squadra di Ivkovic. Un paio di ingenuità dei giovani serbi ci permettono di andare in lunetta e ricucire leggermente lo strappo. Non riusciamo comunque ad essere sciolti in attacco e molto spesso perdiamo palloni banali, anche perché facciamo fatica a rimanere in piedi. L’Italia torna sotto ma diversi fischi piuttosto rivedibili, ci ricacciano a -14, differenza su cui si chiude il quarto sul 41-27.
Dopo due minuti nel terzo quarto Belinelli finalmente si sblocca e realizza il primo canestro dal campo dopo 7 errori. L’Italia con il cuore ritorna a -9 dopo due ottime difese ed un’altra tripla di Belinelli. Ivkovic chiama timeout per rompere il momento degli Azzurri. Un paio di invenzioni di Nedovic ci ricacciano a -13. È ancora durissima, ma l’Italia dimostra di poter stare lì. Finisce il terzo quarto sul 55-44, con l’Italia che deve buttare il cuore oltre l’ostacolo.
Datome tiene da solo in piedi l’Italia, con 5 punti in un amen. L’Italia comunque non riesce ad avvicinarsi di più perché nonostante le buone difese, fa davvero fatica a segnare. Datome sembra l’unico ad averne e sopratutto in difesa fa la differenza, prima limitando Bjelica e poi costringendolo a due falli in attacco, che portando la Serbia in bonus dopo 5′. La Serbia trova un paio di triple e ci ricaccia a -16, lasciando davvero un lumicino alle speranze azzurre. Difficile pensare di rientrare e infatti nonostante il tentativo fatto con il fallo sistematico, la Serbia vince 76-64, con le speranze azzurre spente sul ferro di una tripla di Gentile.