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Euro2013: Brilla la stella di Goran Dragic. Prima sconfitta per l’Italia

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GentileL’Italia sfida i padroni di casa della Slovenia nella prima partita del gruppo F. Prima sconfitta azzurra nella spedizione, fin qui miracolosa, in Slovenia per l’Europeo 2013. La gloria di aver steso gli azzurri è tutta dei padroni di casa che hanno saputo costruire il successo grazie ad una netta supremazia a rimbalzo (44-29). Punteggio finale 84-77 con l’Italia che, per la prima volta in questa competizione, ha risentito delle pesanti assenze non riuscendo a trovare la giusta misura, soprattutto difensiva, ad una squadra che è apparsa decisamente più in gamba e che aveva dalla sua tutta la tifoseria. Ad ogni modo ancora una prova di generosità mostruosa per gli Azzurri che non smettono

di lottare fino allo scadere dei 40′ fino a quando la stella dei Suns, Goran Dragic, ha illuminato la scena chiudendo i conti. Non bastano, dunque, i 20 del solito Alessandro Gentile e 16 di capitan Datome ad equilibrare la serata poco felice di Belinelli, che ha sparacchiato dal campo (3/15) cercando più volte di sbloccarsi con penetrazioni un po’ troppo forzate anziché coinvolgere i compagni come, impeccabilmente, fatto fino ad ora.

 

La cronaca.
Nel primo quarto è Belinelli più che Cinciarini a gestire l’attacco azzurro, tanto che la guardia degli Spurs ha bene 4 assist in pochi minuti. La difesa azzurra concede davvero poco all’inizio, anche se poi Nachbar riesce a punire dall’arco e il pick and roll tra lui e Vidmar è devastante e non riusciamo a trovare mezzi per contenerlo. Quello che si più temeva, la velocità di Goran Dragic, non si è rivelata un problema eccessivo, dato che l’Italia è riuscita a gestire il ritmo abbastanza bene, concedendo solo poche accelerazioni al play dei Phoenix Suns. In questo senso il recupero di Diener è molto utile per allungare le rotazioni in difesa. L’unica nota negativa sono i due falli di Cusin, che lo costringono alla panchina. Il primo quarto termina 18-21 per l’Italia.
Il secondo quarto inizia nel segno di Zoran Dragic, che segna in ogni modo (9 punti nel quarto), risultando una spina nel fianco nella difesa azzurra, anche se il problema principale è il pick and roll, che non si riesce minimamente a contenere, soprattutto quando c’è Lakovic a giostrare il pallone. La partita scivola lentamente nelle mani dei padroni di casa, che prima sorpassano e poi si portano a +5, riuscendo a gestire il vantaggio, anche perché l’attacco azzurro vive di individualità e la circolazione di palla è pressoché nulla. In questo senso la scelta di affidare la palla sempre a Belinelli si rivela un’arma a doppio taglio, visto che il giocatore di San Antonio forza senza segnare. Un paio di bombe di Gentile tengono lì l’Italia, che chiude a -6.
Il terzo quarto inizia sulla falsariga del secondo, con l’Italia che riesce ad impattare solo dopo un antisportivo a Balzic, sul 48 pari. Dopo questa sfuriata, l’attacco azzurro si blocca definitivamente, con tante, troppe iniziative individuali. La Slovenia invece fa il suo e domina sotto i tabelloni e può volare a +10 sul 58-48. Belinelli continua ad insistere da solo contro tutti e l’Italia rimane impantanata contro la difesa slovena. Neanche l’ingresso di Diener riesce a sistemare le cose e serve la faccia tosta di Gentile per tornare a segnare. Il neo capitano dell’Olimpia segna 4 punti e riporta l’Italia in linea di galleggiamento: 60-54 all’ultimo intervallo. I nostri non danno comunque l’impressione di poter recuperare, visto che i centri non riescono a essere incisivi in difesa come nelle altre partite, visto che la coperta sembra sempre corta.
Nell’ultimo periodo le cose non cambiano, con la Slovenia che quasi ci doppia nei rimbalzi. Fa sempre fatica l’Italia in attacco e un paio di invenzioni di Gentile ci danno un po’ di ossigeno. Questo, insieme alla difesa ed ai rimbalzi di Cusin ci permette di tornare a -4, quando una tripla di transizione di Gentile si stampa sul ferro e spegne il buon momento degli Azzurri. Una tripla di Lorbek ci fa risprofondare a -9. Sei liberi ci riavvicinano fino al -3, quando mancano solo 90”. Ancora Zoran Dragic recupera un pallone nella spazzatura e segna, poi in difesa va a subire lo sfondamento di Aradori. Ancora una tripla di Goran Dragic ci fa tornare a -9 e chiude definitivamente i conti a 17” dalla fine. Alla fine è 84-77 con 22 punti per Goran Dragic e 15 per il fratello Zoran.

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Slovenia – Italia 84-77 (18-21, 27-18, 15-15, 24-23)

Slovenia: Slokar ne, Lakovic 2, Balazic 2, Joksimovic 2, Muric 3, Blazic 3, Nachbar 13, G.Dragic 22, Z.Dragic 15, Lorbek 5, Vidmar 9, Begic 8
Italia: Aradori 10, Gentile 20, Rosselli, Vitali ne, Poeta ne, Melli, Belinelli 11, Diener 5, Cusin 10, Datome 16, Magro, Cinciarini 5.

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