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Il punto sulla A: Siena e Sassari riagguntano la vetta, e si rifanno sotto Cantù, Bologna e Roma

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Il nono turno del massimo campionato volendo parafrasare un titolo stile film 007 lo possiamo intitolare come : Operazione Aggancio. Bando alle citazioni cinematografiche più o meno interessanti, il fatto saliente della giornata di campionato andata in archivio meno di 48 ore è la nuova testa della classifica venutasi a creare dopo la sconfitta di Brindisi a Bologna, e di conseguneza pugliesi raggiunti dalla Dinamo Sassari e dalla Mens Sana Siena.

La battuta d’arresto dell’Enel non deve essere vista, comunque, come una bocciatura, ma come un esame di maturità da rimandare in futuro per gli uomini Bucchi, che all’Unipol Arena hanno giocato alla pari contro una Virtus, desiderosa di riscatto dopo due ko in fila, ed hanno avuto pari possibilità rispetto ai bianconeri di portare in Puglia i due punti in classifica. Hanno approfittato subito della caduta brindisina il Banco Sardegna e la Montepaschi quasi come quando un animale feroce sente l’odore del sangue della sua preda ed immediatamente si avventa sulla propria preda.  Sia Sassari e soprattutto Siena non hanno, però, avuto vita facile nel mettere nella propria saccoccia i due punti per l’aggancio alla vetta: Sassari ha avuto la meglio su Reggio Emilia al PalaSerradimigni grazie al solito show offensivo nell’ultimo quarto da 30 punti realizzati nella frazione; mentre Siena ha dovuto penare ancor di più per espugnare le tavole del PalaDelMauro di Avellino. Nel derby biancoverde infatti un grandissimo Hackett con una incredibile sequenza di triple nel finale ha ribaltato un incontro che sembrava ormai saldamente nelle mani della formazione di coach Vitucci, a testimonianza che mai come in questa occasione le voci inerenti al trasferimento di Daniel Hackett possano essere decisivi per le sorti del campionato. Non ce ne vorranno male i tifosi senesi, ormai stanchi di tutte le voci inerenti al trasferimento del loro idolo verso i più disparati lidi europei, ma è assolutamente lapalissiano che un’eventuale cessione di Hackett possa tagliare fuori dal tavolo delle grandi la Mens Sana per questa stagione. Detto ciò Siena, vincente sei volte nelle ultime sette gare, e Sassari con le sue cinque vittorie in fila dimostrano  di essere le due squadre in questo momento della stagione ad avere una marcia in più anche considerando gli egregi risultati delle compagini nell’ultimo mese nei rispettivi impegni europei ( il duro banco di prova delle coppe è una discriminante fondamentale da tener presente  per giudicare i periodi di forma delle squadre di vertici). In questo senso un’altra squadra che sta sicuramente facendo molto bene è la Vitasnella Cantù, che con la vittoria su Caserta, mantiene la quarta posizione in classifica in compagni della prima citata Granarolo Bologna e dell’Acea Roma. Gara rocambolesca quella del Pianella (Mapooro Arena a voler essere precisi a dispetto del romanticismo connesso al nome mitico del Pianella) dove gli uomini di Sacripanti nell’ultimo quarto hanno dilapidato un importante vantaggio in doppia cifra, per poi battere una combattiva Pasta Reggia Caserta su un canestro da rimessa offensiva con poco più di due secondi da giocare dal solidissimo Cusin, ben altro giocatore rispetto a quello finito in fondo le rotazioni di coach Trincheri negli ultimi play-off. L’Acea Roma, alla terza vittoria consecutiva, invece doveva misurarsi in quel di Pesaro con la viglia di riscatto degli uomini dell’ex Dell’Agnello desiderosi di cancellare la lunga striscia consecutiva di sconfitte. La Vuelle ci ha provato fino in fondo, ma ha dovuto arrendersi sotto i colpi dello scatenato nell’ultima settimana Jimmy Baron, ed ha visto allungarsi ad otto le proprie sconfitte in fila; l’unica consolazione pesarese è quella di essere rimasta sempre a solo due punti di distanza dalla penultima in classifica Cremona. Proprio in casa Vanoli, dove un altro pesarese, coach Gresta,  ha provato un altro dispiacere,  essendo stato esonerato dopo la sconfitta interna contro l’Umana Venezia al termine di un match dai due volti. Dopo una prima metà di gara dominata da Cremona, nella seconda parte del match non c’è stata storia, invece, a favore degli uomini di coach Markovski giunto alla terza vittoria in quattro uscite dall’inizio della propria gestione. La rigenerata Venezia aggancia l’ottavo posto in classifica (l’ultimo valevole per le Final-Eight e nelle prossime settimane post natalizie si entrerà nel vivo della lotta per l’assegnazione dei posti alla kermesse milanese) le sconfitte Avellino, Reggio Emila e Varese. Quest’ultima crollata nell’ultimo quarto a Pistoia non riesce a dare continuità a propri risultati, mentre per gli uomini di Moretti al terzo successo consecutivo in casa altri due punti fondamentali nella ricorsa verso la salvezza.  Chiude il quadro della giornata la facile vittoria interna dell’EA7 Emporio Milano sulla Sutor Montegranaro in una gara scontata nei pronostici della vigilia, ed ancor più scontata nel punteggio per come si è svolta. Ora gli uomini di Banchi sono al settimo posto solitario in classifica, e non volendo scoprire l’uovo di Colombo devono cominciare a vincere in trasferta per scalare i primi posti della graduatoria.

 

Classifica dopo nove turni

Montepaschi Siena, Banco Sardegna Sassari ed Enel Brindisi 14

Granarolo Bologna, Vitasnella Cantù, Acea Roma 12

EA7 Emporio Milano 10

Cimberio Varese, Umana Venezia, Grissin Bon Reggio Emilia e Sidigas Avellino 8

Pasta Reggia Caserta, Giorgio Tesi Pistoia e Sutor Montegranaro 6

Vanoli Cremona 4

Vuelle Pesaro 2