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Draft prospects : Emmanuel Mudiay, l’oggetto misterioso del prossimo draft

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Torna l’appuntamento del lunedì con la rubrica “draft prospects” targata Basketitaly.it. Nell’ultima uscita abbiamo parlato di D’Angelo Russel in forza a Ohio State e, oggi il focus sarà su Emmanuel Mudiay: l’oggetto misterioso del draft.

CHI E’. Emmanuel Mudiay nasce il 5 marzo del 1996 a Kinshasa, Zaire (oggi Repubblica Democratica del Congo), da Jean-Paul Mudiay e Therese Kabeya. Emmanuel nasce in uno dei periodi storici più difficili sia per il Congo che per tutta l’Africa e, infatti,  nel novembre dello stesso anno scoppia la prima guerra del Congo che porterà alla deposizione del dittatore Mobutu. Dopo qualche anno Emmanuel, durante la seconda guerra del Congo (1998-2003), perderà il padre Jean-Paul e la situazione diventerà sempre più critica per tutta la famiglia che si troverà in una situazione di totale indigenza. La madre Theresa cerca in tutti i modi di portare avanti la famiglia e grazie ad una bancarella

adibita fuori casa dove vende caffè e ortaggi e, grazie agli aiuti dei parenti, riesce a fornire ai suoi tre figli l’essenziale per crescere.

La svolta arriva nel 2001 dove la famiglia Mudiay riesce ad ottenere l’asilo politico dagli USA e fuggire definitivamente dal teatro di quella sanguinosa guerra stabilendosi a Dallas (Texas).

Nel 2010 Emmanuel diventa uno studente della Arlington Grace Prep e, nel suo anno da freshman, gioca a fianco di  : Jamal Branch (attualmente senior alla St. John’s) e Isaiah Austin (talento di Baylor University che per colpa della sindrome di Marfan ha dovuto lasciare la pallacanestro proprio prima dello scorso draft). I due compagni hanno sicuramente inciso nel percorso di crescita del ragazzo; Emmanuel ha infatti raccontato un aneddoto riguardo al suo rapporto  con il compagno Branch : ”Jamal mi ha ucciso in allenamento per il primo mese e mezzo, ogni giorno. Ma allo stesso tempo mi diceva cosa dovevo fare per migliorarmi”. Sotto la saggia guida dei coach Chris Hall prima e di Ray Forsett poi, l’Arlington Grace Prep conquista due titoli statali  , entrambi contro la Westbury Christian. Emmanuel fa sul serio fin dal primo anno : durante la prima delle due finali, nel suo anno da freshman, il giovane esterno congolese realizza 16 punti (di cui 14 nel secondo tempo) portando la sua squadra al successo nonostante Isaiah Austin e Branch non scesero in campo. Nel suo anno da junior Emmanuel segue coach Ray Forsett alla Prime Prep HS e in due anni arrivano ottimi risultati chiudendo con un record di 67-7 e con circa 16 punti, 6 rimbalzi e 4 assist di media a partita. Alla fine del suo ultimo anno di highschool, Mudiay, è uno dei giocatori più forti dell’intero panorama e, infatti, viene posizionato al quinto posto del recruiting ESPN (secondo nella posizione di esterno alle spalle di Tyus Jones). Puntuali,nella primavera 2014, arrivano le convocazioni ai vari tornei quali : McDonald’s All America, Jordan Classic e Nike Hoops Summit dove mette a referto in media nelle tre gare 18 punti, 5 assist e 2 rimbalzi in circa 24 minuti di media sul parquet.

 

Come è ovvio, i migliori college, gli fanno una corte sfrenata e arrivano le offerte di Baylor, Kentucky, Kansas, Oklahoma State e SMU. A questo punto arriva già la prima sorpresa : Emmanuel sceglie la Southern Methodist University (SMU), un piccolo ateneo Texano. Le ragioni di questa scelta per certi aspetti controversi sono molteplici. Innanzitutto alla SMU gioca e studia (per diventare procuratore sportivo) il fratello Jean-Michael e, inoltre, l’ateneo si trova a Dallas la “città natale” di Emmanuel. Il fattore che ha però più influenzato la scelta di Mudiay è stato il fatto che la SMU è allenata dalla leggenda Larry Brown, campione NBA nel 2004 con i Pistons e NCAA nel 1988 con Kansas, universalmente riconosciuto come un’icona cestistica. Mudiay conferma la tendenza che, oltre al blasone dell’università in sé, sono gli allenatori ad essere un cardine fondamentale per attirare i giovani più promettenti.

A questo punto SMU sembra essere pronta ad iniziare una stagione NCAA sotto i riflettori ma arriva una notizia che sconvolgerà i piani di coach Larry Brown radicalmente : Mudiay salterà l’anno di college per andare a giocare all’estero e il 22 luglio 2014 l’esterno congolese firma un contratto annuale a 1,2 MLN di dollari con i Guangdong Southern Tigers che militano nella CBA (Chinese Basketball Association). I motivi che hanno portato Emmanuel a questa scelta radicale sono, a detta sia del giovane che di coach Larry Brown, di natura prettamente economica e, vedendo il background del ragazzo, è tranquillamente credibile e giustificabile. Va comunque detto che, oltre all’aspetto economico, dietro alla scelta ci potrebbero essere motivazioni “accademiche”. Mudiay ha infatti frequentato per 2 anni la Prime Prep fondata nel 2012 dall’Hall Of Famer NFL Deion Sanders, che è stata indagata dalla NCAA per problemi di standard accademici e di corsi ritenuti non validi. Tra l’altro i compagni di squadra di Emmanuel alla Prime Prep, Shepherd e Mickey, sono stati dichiarati non eleggibili dalla NCAA salvo poi riottenere la loro eleggibilità dopo un ricorso. Mudiay correva quindi il rischio concreto di restare per tutta la stagione 2014/2015 ai boxe e per lui sarebbe stata una perdita troppo importante, sopratutto in sede di draft.

In Cina Mudiay, per un infortunio alla caviglia avvenuto lo scorso novembre, ha disputato solo 10 partite di regular season. Emmanuel è poi tornato in campo solo a marzo disputando gara 3 e 4 delle semifinali CBA contro i Beijing Ducks che, guidati da Stephon Marbury, hanno passato il turno vincendo gara 4 in overtime. In 12 partite disputate (tra cui 2 di playoff ) Mudiay ha messo a referto 18 punti, 6 rimbalzi, 5 assist e 1.6 palle rubate di media a partita. 

PROFILO TECNICO. Emmanuel Mudiay è uno dei prospetti con più potenziale in tutto il draft e con attributi fisici già da NBA. La combo guard (196 cm per 91 kg) fa delle sue doti fisiche e realizzative l’arma principale del suo gioco. La sua capacità di battere il proprio avversario per poi concludere al ferro è incredibile ed è forse il migliore in questo aspetto in tutto il draft. Le doti fisiche e tecniche di Mudiay vengono a galla soprattutto quando ha campo aperto dove, grazie a velocità e rapidità conditi con un ottimo ball handling , diventa infermabile. Se da un lato è un incredibile realizzatore dal palleggio, non si può dire altrettanto sull’affidabilità del suo tiro. I problemi riguardanti la sua percentuale realizzativa al tiro derivano sia dalla meccanica sia dalle scelte di tiro che talvolta sono errate. Qui sorge un altro aspetto che caratterizza in negativo il giocatore, il decision making, visto che spesso incappa in decisioni azzardate e errate ; più volte infatti si intestardisce cercando a tutti i costi la realizzazione nonostante i compagni siano liberi. Ciò non significa che non abbia abilità di passaggio, anzi a più riprese si sono visti assist notevoli, ma che debba senza dubbio interpretare meglio il gioco. Va comunque considerato che il ragazzo è appena 19enne e saranno il tempo e l’esperienza a dargli la possibilità di migliorare questo aspetto. Il vero punto debole di Mudiay, sul quale dovrà lavorare molto, è il tiro dalla lunga distanza (circa 32% di realizzazioni in Cina). 

A parere di chi scrive e, tralasciando il seppur importante aspetto economico, un anno alla corte di Larry Brown avrebbe certamente giovato al giocatore che avrebbe avuto la possibilità di migliorare sotto vari aspetti. Oltretutto la partecipazione ad torneo agguerrito come la March Madness avrebbe sicuramente fatto crescere, soprattuto dal punto di vista mentale, Emmanuel.

 

MOCK DRAFT BASKETITALY.IT. Il talento di Mudiay è indiscutibile ma restano però grandissimi punti interrogativi visto che, nonostante gli ottimi numeri messi a referto, il campionato cinese rimane comunque un metro di giudizio poco attendibile; senza dubbio se avesse giocato la stagione NCAA si sarebbe potuto avere un quadro più chiaro oltre che la possibilità di fare dei confronti con gli altri giocatori che faranno parte del draft. Questo aspetto lo rende certamente l’oggetto più misterioso del draft. Nonostante tutto, Mudiay, mal che vada non dovrebbe ottenere una chiamata inferiore alla quinta. Un prospetto simile farebbe comodo a pressoché tutte le squadre che rientreranno nella lottery viste le sue caratteristiche fisiche già da NBA e una possibilità di crescita sconfinata. 

Nel prossimo appuntamento con “draft prospects” verrà analizzato Myles Turner, centro, dei Texas Longhorns

Photo:
Mudiay playing in highschool 2014-06-19 14-58” by User:LolispinOwn work. Licensed under CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons.

1° foto in alto a sinistra : kentuckysporstradio.com ; 2° foto nel corpo centrale a destra : ukrecruiting.bloginky.com

 

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