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Do You Remember?: Pace Mannion e la sua lunga carriera di canestri

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Il giocatore che abbiamo scelto per il Do You Remember? di oggi è un’atleta americano che ha militato nei nostri campionati italiani di basket dalla fine degli anni ottanta fino agli inizi del nuovo millennio con qualche breve intermezzo in altri lidi mondiali, ma che ha legato il suo nome in particolare con una piazza in Italia. Il nome del giocatore è Pace Mannion, e la piazza alla quale ci riferiamo è Cantù. Mannion nasce a Salt Lake City il 22 Settembre del 1960,

ed inizia la sua carriera cestistica proprio con il college della sua città con gli Utah Utes nel 1979. Guardia dall’altezza (201 cm) sicuramente importante per il ruolo che ricopre, e dal fisico asciutto poco muscolato si fa subito notare all’università per le sue ottime doti al tiro. La sua annata migliore tra gli Utes è l’ultima, quando nella stagione 82/83 viaggia a quasi 15 punti di media dal campo con quasi il 50% al tiro dal campo, e queste buone prestazioni gli valgono una chiamata dal Nba. Nel draft, infatti, del 1983 verrà scelto al secondo giro con il numero 43 dai Golden State Warriors, con i quali farà il debutto tra i pro americani nella successiva stagione 83/84. La sua prima stagione ai Warriors non sarà esaltante come d’altronde tutta la sua carriera nel Nba, e terminerà la sua unica annata a Golden State con 2,1 punti di media in 57 partite. Nei due anni successivi tornerà nella sua Utah con i Jazz, e nella stagione 85/86 avrà i suoi migliori numeri tra i pro americani con 4,5 punti di media con quasi il 52% al tiro da due. Nelle stagioni successive sarà prima con i Nets (86/87 con 3,6 punti di media in 23 partite), poi ai Bucks (87/88 3,5 punti di media in 35 partite), prima di confezionare 10 presenze all’inizio della stagione 1989 tra Hawks e Pistons e chiudere così la sua esperienza con la Nba. Infatti nella stagione 1989/90 arriva in Italia alla Vismara Cantù con Bouie Roosevelt a chiudere la coppia degli americani canturini, e con il capitano l’eterno Pierluigi Marzorati. Il biondo dai baffoni da sceriffo cattivo, e dagli occhi azzurri da serafino , subito si fa notare nella nostra lega per le sue doti di realizzatore (19,6 punti di media con il 40% da tre) nella Vismara che chiuderà la stagione 89/90 al terzo posto in regular season e perdendo la semifinale play-off in due gare contro i rivali della Ranger Varese. Nella stagione 90/91 Pace si toglierà la sua più grande soddisfazione con la maglia di Cantù vincendo la Coppa Korac nella finalissima contro il Real Madrid riuscendo a battere di misura al termine di due gara spettacolari ed emozionanti i madrileni prima sul proprio parquet (71-73 finale in Spagna con canestro decisivo di Pace in entrata a tre secondi dal termine) e poi al Pianella (95-93 finale con liberi decisivi della voce di sky Davide Pessina) per il tripudio del popolo canturino. In quella stagione la squadra allenata da Frates in campionato si fermerà ai quarti di finale battuta in gara tre dalla Virtus Bologna, ma i numeri di Mannion in campionato saranno ancora migliori rispetto la stagione precedente con 22,3 punti con il 58,2 % da due. Mannion nelle successive due stagione con la casacca della Clear Cantù continuerà a fare caterve di canestri (91/92 21,5 punti con il 60% da due, 92/93 23,2 punti con il 62%), ma alla fine dei due anni i brianzoli vedranno fermarsi il suo cammino sempre dalla Virtus Bologna: nel 91/92 perdendo gara tre dei quarti al PalaDozza per 73-72, e nel 92/93 arrendendosi in gara 2 delle semifinali contro i bianconeri futuri campioni d’Italia. Pace l’anno successivo, seguendo il suo coach Frates, approderà proprio nella squadra che ha perso la finale scudetto contro la Virtus cioè la Benetton Treviso. L’esperienza di Mannion nella Marca sarà fallimentare, infatti il grande tiratore apprezzato a Cantù diventerà con i tutti verdi trevigiani la pallidissima copia di se stesso (12,5 punti in 15 gare), e sarà sostituito metà stagione da Rafa Addison. Dopo un anno di “divorzio” dall’Italia tornerà in serie A2 alla JuveCaserta nel 1995/96, dove con i suoi 35 anni d’età farà da chioccia nel giovane gruppo bianconero, tra le cui fila realizzerà 19 punti di media, invece, il team bianconero vedrà fermata la sua corsa nelle semifinali play-off per la promozione contro Rimini al termine di un’incedibile serie play-off dove nelle cinque gare vincerà sempre la squadra in trasferta. Nella stagione successiva sarà sempre in A2 con la Cfm Reggio Emilia con compagni di squadra tra gli altri il compianto Mike Mitchell ed il giovane Gianluca Basile. Con i suoi 17,7 punti in partita Mannion sarà uno dei protagonisti della promozione dei reggiani nel massimo campionato, raggiunta al termine della finale play-off contro la Dinamica Gorizia con la vittoria interna di gara4 per 87-75. Dopo un’esperienza nel paese del Sol Levante, nel Marzo del 1998 arriverà nella Marche alla Faber Fabriano, con la quale arriverà alla semifinale promozione persa contro la Genertel Trieste e produrrà quasi 16 punti di media in 15 gare. Le ottime prestazioni gli varranno la riconferma per la stagione successiva con i fabrianesi (11,6 punti di media nella stagione), ma anche in questo caso i marchigiani vedranno fermata la loro corsa ai play-off in semifinale perdendo gara 5 in quel di Avellino contro la De Vizia. Nella stagione 2000/01 a quarant’anni d’età suonati per Pace ci sarà la soddisfazione di tornare nel massimo campionato di serie, quando in 12 presenze di campionato con la Cordivari Roseto realizzerà circa 3 punti di media a partita. Quella in Abruzzo non sarà la sua ultima esperienza in Italia, infatti sarà nelle leghe minori prima alla Virtus Siena poi nel 2003, quando chiederà la sua carriera in Sicilia a Cefalù. Terminare la carriera ad un’età ,così avanzata, dimostra come per Pace sia stato sempre un piacere confrontarsi con nuove realtà, campionati ed avversari ai quali non ha mai risparmiato i propri ciuff nella retina.