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Repesa sorpreso dalla sua ex squadra: la capolista Zagabria cade al PalaTiziano

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Acea Roma, Jordan Morgan schiacciata

Nella gara dei ritorni di Repesa, Ukic e Gordic, la Virtus Roma ha la grande opportunità per approfittare della sconfitta di Saragozza, avvenuta nel pomeriggio italiano per mano di Volgograd, ed allungare sui diretti rivali.

Grande grinta in avvio per gli uomini di Dalmonte, mostrata senza freni inibitori da Bobby Jones, in occasione dei fischi e contatti d’apertura. Roma prende da subito posizione sotto i tabelloni e riesce a strappare nel primo quarto un notevole 12-6 nei rimbalzi, vanificando i centimetri in più dei croati, individuati da Dalmonte come una delle chiavi tattiche alla vigilia della gara. Gli extra possessi sono il fattore che guida Roma al +7 dei primi dieci minuti (19-12). Zagabria rimane aggrappata alla partita grazie all’iniziale 40% dalla distanza, destinato a crescere nei minuti successivi, complici le mani calde di Tomas. Nel secondo quarto il mini parziale di 8-2 riporta gli ospiti ad una sola lunghezza di deficit. Per i capitolini sale in cattedra Brandon Triche, in versione assistman e ladro di palloni (il suo bottino al termine del primo tempo recita 4 assistenze e 5 rubate), coadiuvato dal miglior Melvin Ejim della stagione, eccellente in fase realizzativa ed a rimbalzo. Il parziale centrale del secondo periodo consente a Roma di guidare in doppia cifra, prima di concludere la frazione avanti di otto (39-31).

Dopo la pausa lunga, la Virtus cala fisiologicamente, permettendo alla banda di Repesa di risalire progressivamente la china, con un Zubcic autore nel quarto di 8 punti (top scorer e migliore dei suoi). L’ombra della differenza tecnica tra le due squadre per la prima aleggia sul campo. I croati acquistano fiducia e possesso dopo possesso conquistano il pitturato. Il punteggio viene fissato, con un periodo ancora da giocare, sul 53-50 in favore degli ospiti dal layup di Bilan. Il quarto decisivo si apre con la prima concreta sortita della panchina di Roma, fino a quel momento relativamente assente dal pallottoliere. L’Acea torna a mostrare, con il traguardo che incombe, la freschezza della prima frazione, ma viene punita da qualche errore d troppo commesso da un De Zeeuw in grande difficoltà, ironia della sorte nella serata del rilancio di Jordan Morgan. I centottanta secondi finali iniziano con un canestro dall’altissimo quoziente di difficolta, siglato dal veterano Lorenzo D’Ercole. Nel successivo giro d’orologio, il Cedevita non segna più: Bobby Jones cerca e trova l’uno contro uno difensivo con Pilepic, al quale strappa il pallone, costringendo sugli sviluppi Gordic a mandarlo in lunetta. Il 2/2 porta i ragazzi di Dalmonte sul 70-64. Nel finale il migliore in campo, Jordan Morgan, sciupa qualche occasione di troppo per chiudere virtualmente i giochi, ma la compagine croata non ne approfitta. Finisce sul 73-66 con la tripla fallita da D’Ercole, concessa da un Cedevita che non opta per il fallo.

MVP Basketitaly: Jordan Morgan – L’impresa viene dal cuore trafitto dell’area ospite e dalle mani dell’ex Michigan. Fa registrare il proprio massimo stagionale di punti (17), conditi dai 12 rimbalzi che gli regalano la non frequente doppia-doppia. Copre abbondantemente con la propria prestazione le falle di Maxime De Zeeuw, in attesa di scoprire quello che sarà il suo utilizzo alternato con Ndudi Ebi. Dispiace non poter premiare Kyle Gibson, l’uomo degli interminabili errori dall’arco contro Saragozza. Dalmonte può essere soddisfatto della prestazione dei due suoi uomini maggiormente criticati, oltre che da un Triche in formato europeo, per la prima volta con le sembianze del playmaker.

Ragazzo, ci conosciamo già? – Oltre ai ritorni da copertina, ce n’è stato uno passato ai più inosservato, quello di Lovro Mazalin. Giunto a Roma lo scorso dicembre per l’Adidas Next Generation, giocato con il Cedevita Junior, è tornato nella capitale per scendere in campo con i più grandi. Il suo utilizzo è stato limitato, a causa di qualche problema fisico, nonostante fosse partito nel quintetto titolare, ma i minuti giocati ne hanno confermato lo spessore. In pochi si sono accorti di avere di fronte un classe ’97 e non può che prenderlo come un complimento. Da tenere sotto osservazione per la prossima sfida di coppa, che vedrà i croati nuovamente opposti a Roma.

Lo studiato del giorno: Melvin Ejim – Oggi il nostro scouting avanzato aveva come oggetto il canadese. Per larghi tratti della gara è stato l’MVP, peccato per l’utilizzo con il contagocce nella seconda frazione, poi ci ha pensato lo straripante Morgan a strappargli via lo scettro. Dei giocatori analizzati fino a questo momento si è dimostrato il più duttile. La mappa mostra come sempre i punti nei quali ha preso palla (passaggio, rimbalzo, rubata e rimessa), da notare la presenza nel pitturato. I suoi tagli sono stati illuminati dai passaggi perfetti di Brandon Triche, ma molti di quei puntini sono rimbalzi offensivi preziosi, alcuni dei quali strappati letteralmente dalle mani avversarie. A differenza di due settimane fa, il suo contributo è stato più che tangibile.

 

Virtus Roma - Melvin Ejim