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[Video] EL: l’Olimpia sfida il Maccabi e sogna le F4!

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alessandro gentile, milano

È iniziato oggi il conto alla rovescia per la sfida tra l’EA7 Emporio Armani e il Maccabi Tel Aviv, che accenderà i riflettori dei playoff di Eurolega sulla città meneghina per la prima volta dopo 17 anni.

La squadra di Banchi arriva a questo appuntamento sulle ali dell’entusiasmo per un secondo posto raggiunto in un girone davvero difficile nelle Top16. Diverso il discorso per il Maccabi, che è arrivato dietro le corazzate CSKA e Real, ma ha faticato anche con squadre inferiori, sopratutto in trasferta.

L’ambiente a Milano è carico e la società giustamente stuzzica l’entusiasmo dei tifosi facendo rivivere il mito delle Scarpette Rosse e andando a pescare filmati d’archivio sulle splendide vittorie nelle Finali dell’allora Coppa Campioni quando la Tracer di D’Antoni e McAdoo sconfiggeva il Maccabi per ben due anni di fila. Il presente però oggi parla di una squadra nuova che ha stupito tutti, ma che potrebbe pagare a livello di esperienza a questi livelli: solo Moss, Langford e CJ Wallace hanno disputato dei playoff di Eurolega. Diverso il discorso per il Maccabi, che ha uno zoccolo duro da diversi anni, che ha sempre conseguito i playoff. 
Le due squadre hanno una costruzione simile, con il gioco principalmente improntato sugli esterni, anche se quelli dell’EA7 possono contare su un discreto vantaggio fisico. Hackett, Moss e il recuperato Langford dovranno confermarsi sui loro livelli, sopratutto in difesa contro una squadra ordinata e magistralmente orchestrata da Hickman e Rice. Da non sottovalutare la qualità di passatore di Ingles, capace di mettere insieme 3.1 assist nelle Top16. In questo senso la pressione sulla palla dovrà essere tale da evitare che si concedano tiri facili da dietro l’arco, con il Maccabi che ha viaggiato con il 40% da 3 nelle Top16. La mobilità dei #4 milanesi dovrebbe aiutare in questo senso, visto che sia Melli che Kangur possono tenere senza problemi fuori dall’arco i pariruolo israeliani, veri frombolieri della squadra. Discorso a parte meritano i centri dei “gialli” con Schortsanitis e Tyus che possono sembrare la minaccia più consistente, considerando anche la scarsa continuità dei lunghi meneghini. Big Sofo ha sicuramente le carte in regola per essere considerato il pericolo principale dentro il pitturato, sia per il pick and roll sia per le ricezioni profonde che riesce a trovare, ma andando a leggere con attenzione le statistiche delle Top16 ci accorgiamo che dei due centri è quello che gioca meno: 14 minuti contro i 19 di Tyus. I problemi di falli (3.2 a partita) e le tante palle perse (1.8) spingeranno sicuramente coach Banchi a toglierlo dalla partita immediatamente: raddoppio in post in difesa ed in attacco farlo uscire dal pitturato, con Samuels che ha dimostrato di avere un ottimo tiro dalla media non battezzabile. Discorso diverso per Tyus, che con il suo atletismo potrebbe mettere in difficoltà il centro giamaicano. L’ex Cantù viaggia con l‘81.7% (!!!) da 2 e potrebbe essere l’arma in più di coach Blatt. La prima idea per limitarlo è inserire Lawal, ma il centro milanese dovrà essere in una di quelle sue serate in cui è davvero dominante, altrimenti pagherà sicuramente dazio contro un giocatore molto costante.
In attacco non ci saranno troppe variazioni su quanto fin qui visto, con gli esterni che avranno la possibilità di creare dall’uno contro uno e con Langford pronto a guidare l’attacco contro la sua ex squadra. Decisivo sarà Jerrels dalla panchina, che in più di un’occasione ha spaccato la partita con le sue penetrazioni e le sue triple da distanza siderale. L’assenza di Gentile, sopratutto di questo Gentile, toglierà una freccia dall’arco di Banchi, ma il ritorno di Lanford metterà una pezza in questo senso. Il miglior marcatore delle Top16 con 18.8 punti di media dovrà caricarsi la squadra sulle spalle, come ha spesso fatto in questa stagione e provare a puntare a quel titolo di MVP che sembra davvero alla sua portata, a coronamento di una stagione fin qui perfetta.

La sfida comincia mercoledì 16 alle 20.45, con la replica venerdì 18, prima di andare in Israele. Per l’EA7 sarà decisivo mantenere il fattore campo per evitare di arrivare con l’acqua alla gola alla Nokia Arena, dove il fattore campo si farà sentire.