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Euroleague – I feel Devotion: Bamberg, Darussafaka, Galatasaray e Milano

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Secondo appuntamento con le presentazioni dei roster di Eurolega, oggi vedremo nel dettaglio Brose Basket Bamberg, Darussafaka Dogus Istanbul, Galatasaray Odeabank Istanbul e EA7 Emporio Armani Milano, rigorosamente in ordine alfabetico dato che non ci pare corretto stabilire una gerarchia rigida tra squadre che con ogni probabilità lotteranno ad armi pari per un posto tra le migliori 8 del continente.

Brose Basket Bamberg
La strada percorsa dai campioni di Germania è quella della continuità: rimane Trinchieri in panchina dopo la scorsa esaltante stagione, che ha visto Melli e compagni sfiorare la qualificazione a degli storici playoff dopo esser stati a lungo tra le prime nel girone di ferro delle top 16. L’unico addio importante è quello di Bradley Wanamaker, combo americana volata alla corte di Blatt in Turchia e pedina chiave della scorsa stagione per la sua intensità su entrambi i lati del campo. Tuttavia bisogna ammettere che l’ex Pistoia era un ingranaggio in un sistema efficacissimo, ma come ogni singolo può essere sostituito egregiamente se chi sceglie i giocatori si chiama Andrea Trinchieri. Al suo posto sono arrivati Maodo Lo, ex collegiale e uno dei migliori prospetti tedeschi, potente fisicamente ma da sgrezzare in attacco, e Fabien Causeur, bandiera del Baskonia dall’elevatissimo q.i. cestistico. I due si aggiungono ad un reparto che con Zisis, Strelnieks, Nikolic e Staiger può dirsi variegato e soprattutto pieno di giocatori intelligenti e perciò facilmente inseribili in un sistema come quello del Bamberg. In ala è rimasto Miller, immarcabile nel campionato tedesco e a tratti anche in Eurolega, forse il miglior talento offensivo della squadra e colui che può estrarre il coniglio dal cilindro nei momenti di difficoltà. Suo cambio sarà il tiratore in rapida ascesa Heckmann, mentre il ruolo di 4 sarà ancora occupato principalmente da Niccolò Melli, rimasto nonostante le sirene del Panathinaikos. Harris gli offrirà minuti di riposo insieme a Theis, che giostrerà tra le posizioni di ala grande e centro. Il tedesco classe ’92 è migliorato tantissimo sotto la gestione Trinchieri, esaltandosi nel gioco offensivo corale e migliorando perfino la mobilità laterale, suo punto debole fino a qualche anno fa. I centri saranno Radosevic, ex Milano al momento infortunato, in grado di garantire anche pericolosità dal pop dalla media, e Veremeenko, arrivato da Reggio Emilia con le sue doti da bloccante e rimbalzista. Il giovane Kratzer e il veterano Idbihi si contenderanno i pochissimi minuti rimanenti. La squadra è sicuramente più profonda dello scorso anno, i giocatori conoscono meglio compagni e allenatore, e questo sarà il principale vantaggio per sopperire alla partenza di Wanamaker.

 

DARUSSAFAKA DOGUS ISTANBUL 

Il club turco è una delle realtà più intriganti in ambito internazionale: la squadra di Istanbul, una delle quattro che rappresenterà la città turca in EuroLega, potrà contare su importanti investimenti per dare continuità al traguardo Top 16 raggiunto l’anno scorso. Per l’ulteriore salto di qualità, la società neroverde ha deciso di affidare la panchina a David Blatt: il coach americano ha vinto la EuroLeague nel 2014/15 nella sua ultima stagione europea, al Maccabi, per poi giocarsi una Finale NBA nei Cleveland Cavaliers di LeBron James. Nonostante il traguardo raggiunto, è stato poi esonerato il campionato successivo nonostante avesse condotto i Cavs sino alla miglior percentuale di vittorie della storia della franchigia, pagando, con tutta probabilità, il poco feeling instaurato con i “senatori” del roster.

Rispetto all’anno scorso il Darussafaka si presenta ai nastri di partenza dell’annata europea con una formazione quasi del tutto rivoluzionata: il colpo è sicuramente Brad Wanamaker, guardia ex Teramo e Pistoia, che negli ultimi due anni ha trascinato il Bamberg alla conquista di due titoli tedeschi (Mvp) ed alle Top 16 della scorsa stagione (12.2 punti di media con 4 assist). La seconda firma più importante è quella di James Anderson, esterno dal cristallino talento offensivo: il prodotto di Oklahoma State può vantare un’esperienza di 5 anni in NBA ai Sacramento Kings prima di impressionare tutti l’anno scorso tra le fila dello Zalgiris Kaunas. Il reparto esterni è poi completato nelle rotazioni dal tiratore Dairis Bertans (15.5 in Eurocup a Bilbao), da Scottie Wilbekin e dal veterano Ender Arslan. Tra i volti nuovi c’è molta curiosità anche per Will Clyburn, miglior realizzatore dell’ultimo campionato israeliano con oltre 20 di media a cui aggiungeva più di 8 rimbalzi a partita: sarà lui l’ala piccola da quintetto, affiancato da un altro colpo estivo, il francese Adrian Moerman. L’ala grande, che si alternerà con Harangody, è stata protagonista di una superlativa annata al Banvit ed è chiamata al definitivo salto di qualità con i neroverdi. Importante anche il reparto lunghi vista la presenza dell’ex Real Madrid Marcus Slaughter oltre che di due pilastri turchi come Semih Erden e Furkan Aldemir, con quest’ultimo di ritorno dalla poca fortunata esperienza in NBA. Le ambizioni del Darussafaka appaiono ben chiare: l’obiettivo è centrare senza troppe pretese i play-off per poi cercare di aprirsi un varco sino alla fase finale. Se Blatt riuscirà in poco tempo ad amalgamare il vasto talento presente in squadra allora non è detto che i turchi non possano sognare in grande…

Scottie Wilbekin, Darussafaka Dogus, 2016

GALATASARAY ISTANBUL

La foltissima truppa di formazioni turche può giovare del ritorno in EuroLega del Galatasary di Ataman: i giallorossi si sono garantiti l’accesso alla manifestazione grazie allo splendido successo ottenuto l’anno scorso in Eurocup. Da cinque anni sulla panchina dell’Abdi Ipekçi Arena, il “buon” Ergin potrà contare nuovamente sull’ossatura base del roster che gli ha consentito di trionfare in Europa, impreziosita da alcuni colpi di primissimo livello: il tutto a creare un mix che può rendere il Galatasaray una delle sorprese più importanti di questa stagione.

In regia ci sarà il “rookie” Russ Smith, campione Ncaa con Louisville nel 2013 ed ex Memphis, che l’anno scorso viaggiava a 28.1 punti di media nella D-League. Al suo fianco è arrivato dalla Cina anche Justin Dentmon, in passato transitato da Milano, che ha dominato in Lituania con lo Zalgiris fino a due anni fa: per lui 16.4 di media a Kaunas accumulando 74 triple in una stagione (record poi battuto da Teodosic). Lo spot di guardia sarà affidato ancora al capitano Guler che nelle rotazioni potrà contare sulla presenza del mortifero tiratore Jon Diebler (arrivato dall’Efes) oltre che di Can Korkmaz e del confermato Goksenin Koksal. Profondissimo e di primo livello il reparto ali della formazione giallorossa dove svettano Blake Schilb (12 punti e 3.7 assist in Eurocup) e l’ex Cantù Vladimir Micov (13 pts e 2.8 ast in 32 mins): a loro si sono aggiunti l’ex Pesaro Austin Daye e l’all-around visto ultimamente al Darussafaka Emir Preldzic. Nomi importanti anche sotto le plance per completare un roster profondo e temibile su ambo i lati del campo: il fiore all’occhiello è sicuramente Tibor Pleiss, alla ricerca di riscatto dopo la cupa parentesi in D-League con Idaho, mentre dal Bayern Monaco è arrivato Deon Thompson. Ataman potrà aggiungere ulteriore solidità al reparto grazie all’ex Efes Alex Tyus, in Italia visto a Cantù e vincitore dell’EuroLega con il Maccabi due stagioni fa. Occhio quindi al nuovo Galatasaray: mercato importante e voglia di stupire per i turchi, con l’obiettivo seconda fase che sembra a portata di mano. Una volta approdati ai play-off i giallorossi potrebbero poi diventare una vera e propria mina vagante per chiunque…

Questo intendiamo per marea giallorossa

EA7 Emporio Armani Milano
Milano sarà l’unica rappresentante d’Italia nel nuovo formato Eurolega, e si presenta ai nastri di partenza notevolmente rafforzata rispetto allo scorso anno, chiuso con una precoce eliminazione ai gironi. Confermate le colonne portanti della vittoria in campionato, Simon, Kalnietis, Sanders e Gentile, degradato dal rango di capitano a vantaggio di Cinciarini. È stato rinnovato il pacchetto italiani, vera assenza per una squadra che punti a far bene in Europa e necessiti di rotazioni profonde: sono arrivati Davide Pascolo in ala grande e Awudu Abass e Simone Fontecchio e dar manforte a Cerella in ala piccola. La migliore gioventù italiana si è così accasata alla corte di Repesa, e Milano si è confermata rapace sul mercato interno al punto da lasciare briciole alle concorrenti. Tuttavia, dopo gli insuccessi degli scorsi anni, la dirigenza sa che per far strada in Europa servono giocatori di caratura internazionale, e per questo sono arrivati Miroslav Raduljica, centro con mani fatate e piedi da ballerino, e Ricky Hickman, vincitore del trofeo continentale con il Maccabi nel 2014 (18 punti in finale). Hickman garantirà difesa, esperienza e pericolosità dall’arco in un backcourt che potrà vantare anche la presenza di Zoran Dragic, proveniente dal Khimki Mosca. Il fratello del rinomato Goran è un fantastico tagliante e potrà essere efficace soprattutto se accoppiato con un lungo con la visione di gioco di Raduljica. Il capitano Cinciarini dovrà lottare per trovare spazio in un reparto così affollato. La squadra sarà improntata ad un gioco rapido e di transizione, con molti minuti di small ball con McLean o Macvan da 5. La lacuna più grave sembra proprio essere la mancanza di un’alternativa valida a Raduljica: il serbo è propenso a problemi di falli e non ha una tenuta mentale continua nè nell’arco di una partita nè tanto meno nell’intera stagione. Altra incognita è la resa di Sanders da ala grande in Eurolega: nonostante sia una forza della natura e un attaccante inarrestabile se in giornata, l’mvp delle finali 2015 è pur sempre due metri scarsi e dovrà difendere su avversari ben più alti di lui. Tuttavia, Repesa può certamente vantare un roster profondo e variegato e dovrà puntare ad entrare tra le migliori 8.

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